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HOME > La Nota della Settimana > N° 29/2011

IN VIA BRIANTEA, AL POSTO DEL VECCHIO ORATORIO, TROVERÀ SEDE “LA GIRANDOLA”


 

Ancora una volta è stata rinviata la discussione sulla mozione per il testamento biologico, all’ordine del giorno della seduta del consiglio comunale dello scorso 20 luglio. Il consigliere Claudio Gargantini (Gruppo misto), che l’aveva presentata il 1° marzo, ha chiesto di “rinviarla alla prossima seduta” in quanto “sapendo cosa sta accadendo a livello nazionale, con la legge (sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento - Dat) che deve ritornare al Senato, mi sembra corretto aspettare la conclusione dell’iter parlamentare per poi decidere cosa fare.”

Una decisione che potrebbe preludere al riconoscimento dell’esclusiva competenza del Parlamento in materia e quindi al successivo ritiro della mozione.


 

Tra i molti punti in esame, soffermiamo la nostra attenzione su quelli riguardanti i servizi all’infanzia e ai minori. Dapprima è stato approvato il Regolamento del Comitato di gestione degli asili nido, un servizio che riguarda i bimbi da zero a tre anni e che interessa circa 110 utenti. L’assessore Magistrelli ha premesso che con questo regolamento “si va a creare un nuovo organismo di partecipazione e consultazione, che serve per avere un punto di vista diverso all’interno degli asili da quello strettamente gestionale. È stato un lavoro che ha richiesto un tempo di gestazione lungo e che prenderà avvio con il prossimo anno scolastico.”

Significativa una sottolineatura fatta dal dirigente del settore. “Il Comitato - ha affermato il dottor Cazzaniga – avrà anche la funzione di coadiuvare gli uffici comunali nella compilazione della graduatoria delle liste di iscrizione. In questi ultimi anni abbiamo grosse difficoltà nel svolgere questo compito perché la famiglia sta cambiando. Ci sono situazioni variegate, di difficile lettura, e quindi l’ausilio di un rappresentante eletto dalle famiglie sarà molto utile.” Il Comitato avrà funzioni consultive e sarà un organo elettivo che avrà al suo interno anche i rappresentanti delle cooperative che gestiscono i nidi convenzionati. All’assemblea che lo nominerà potranno partecipare tutte le famiglie degli utenti degli asili nido comunali e convenzionati.

Un regolamento che ha trovato sostanzialmente tutti d’accordo (14 favorevoli e 5 astenuti), ma con alcune sollecitazioni all’amministrazione comunale per favorire una maggiore partecipazione dei genitori e per coinvolgere anche gli asili nidi non convenzionati presenti sul nostro territorio. Il consigliere Daniele Cassamagnaghi (Il Naviglio) - in tema di partecipazione, forte della sua esperienza di docente - ha osservato che “finché non sono toccati personalmente è difficile coinvolgere i genitori. Sta un po’ alla sensibilità individuale, che non è molto spiccata.” Mentre l’assessore, alla richiesta di Gargantini di istituire anche una Consulta per l’infanzia, ha risposto che “in linea di principio ci può stare, ma stiamo attenti a non moltiplicare tutto. C’è già la Conferenza permanente della scuola, che riguarda i ragazzi dai 3 ai 13 anni. Parliamone, ma non è una cosa che farei domattina.”

Il Sindaco, Eugenio Comincini, a conclusione del dibattito su questo punto, ha annunciato che a settembre sarà presentato, in collaborazione con un’associazione, un progetto per costruire una città a misura di bambini.


 

Sono state poi approvate, con 13 voti favorevoli e 5 astenuti, le linee di indirizzo per la concessione in diritto di superficie di un’area di proprietà comunale, compresa tra le vie Borsellino e Calvino, per la realizzazione di una nuova scuola dell’infanzia paritaria con tre sezioni. Il Comune intende metterne a bando la realizzazione, convenzionandola con un soggetto privato. La concessione in diritto di superficie avrà la durata di 40 anni, per un corrispettivo di 265.000,00 euro, e un costo previsto per la realizzazione della struttura, in classe energetica B e con la massima facilità ed economicità nella manutenzione, di 1.275.000,00 euro. Allo scadere della convenzione il tutto diventerà di proprietà comunale.

Di indubbio rilievo il riconoscimento che è venuto dal consigliere Fabrizio De Luigi (Pdl): “Sono colpito positivamente – ha detto l’esponente di minoranza – dalle politiche scolastiche di questa maggioranza, perché sta interpretando in modo intelligente il principio della sussidiarietà, che di solito è sventolato dal centrodestra, e lo sta dimostrando nei fatti.” In precedenza c’era stata anche un apprezzamento di un altro consigliere del Pdl, Gianluigi Frigerio, sul modello partecipativo messo in atto dalla giunta comunale in ambito scolastico.

De Luigi, subito dopo, ha però anche manifestato le sue “perplessità su alcuni punti della bozza di convenzione in esame: ci sono troppe rigidità ed è un po’ soffocante”. Dello stesso parere il collega di partito Mario Oriani: “tante norme inutili, perché era sufficiente chiedere il requisito della parità.”

Singolare, a nostro parere, che a difendere i contenuti della bozza sia stato il dirigente di settore. “Qui non siamo in presenza di un privato – ha sostenuto Cazzaniga – che costruisce una scuola su un suo terreno, ma abbiamo un Comune che investe risorse proprie per la sua realizzazione e che vuole ampliare l’offerta formativa per i suoi cittadini. Per questo chiede di svolgere funzioni di controllo che non andranno minimamente a inficiare le scelte educative ed economiche del gestore; inoltre chiede agevolazioni per i suoi cittadini (priorità nelle liste di iscrizione; fasce di reddito … ) per dare a tutti la possibilità, qualora lo volessero, di scegliere questa scuola. Il Comune interverrà poi anche per l’assistenza all’handicap e per il trasporto pubblico degli utenti.”

Oriani ha ribattuto che se l’amministrazione comunale, da una parte manifesta “un’apertura verso una scuola paritaria”, dall’altra rende evidente, rispetto a noi, “una visione culturale diversa. Ci possono stare alcune regolamentazioni, ma altre che sono previste nella bozza di convenzione sono inutili perché saranno poi difficilmente applicabili.”

Il Sindaco si è detto convinto che “più ogni organizzazione, statale o non, ha le strutture adeguate per poter esprimere al meglio la propria offerta formativa, maggiore è la concorrenza positiva che si genera sul territorio, consentendo così alle famiglie del nostro Comune di fare una scelta adeguata.”


 

La seduta dello scorso 20 luglio è stata importante anche per l’approvazione (15 favorevoli e 3 astenuti) dello schema di convenzione per l’attuazione di un intervento in via Briantea, sull’area dell’ex Oratorio femminile, a cura della Cooperativa Comin - previsto dal “Piano dei Servizi”, approvato con il recente PGT – e denominato “La Girandola”. Lo slogan che contraddistingue questa proposta è che “un bimbo accolto oggi sarà un adulto migliore domani”

Il Primo cittadino si è detto «molto lieto di poter presentare questo intervento, perché si tratta della prima attuazione del PGT, perché si tratta di un progetto estremamente ricco dal punto di vista sociale e dice di quindi dell’attenzione dell’amministrazione comunale verso alcune tipologie di intervento e di servizi, perché si tratta di un’iniziativa che vede coinvolti una cooperativa, la Comin (che opera in Milano, promuovendo interventi rivolti ai minori e famiglie) e una comunità di famiglie (che già è presente alla cascina Nibai, sperimentando l’affido di minori). L’intervento prevede la realizzazione di una comunità educativa per minori, una comunità di famiglie accoglienti minori in stato di disagio e housing sociale in favore di adulti in situazioni di fragilità.» Sull’area interessata sorgerà una nuova costruzione di circa 3.500 metricubi in bioedilizia.

Un progetto apprezzato da tutti i consiglieri, ma anche in questo caso sono emerse alcune importanti distinzioni. Il consigliere Danile Cassamagnaghi ha osservato che, nella bozza di convenzione presentata, “ci sono controlli eccessivi. Se diamo fiducia a questa cooperativa perché poi la controlliamo così?” Ancora una volta il consigliere Mario Oriani ha ripetuto che “non è corretto mischiare i paletti che sono posti sulla realizzazione delle strutture (che ci possono stare, perché saranno fatte con agevolazioni, pagando meno oneri comunali) con quelli posti sul servizio che verrà svolto (fidejussioni, controlli … ).”

Il Sindaco ha risposto che sono state previste “delle cautele, condivise anche dalla cooperativa, per tutelare il Comune nel caso in cui in futuro la cooperativa non dovesse essere più in grado di svolgere il servizio che ora si intende convenzionare.”

Sono poi state manifestate dai consiglieri Gargantini e Cogliati (Lega) delle perplessità sulla coesistenza, in un stesso contesto, di adulti in situazione di disagio (housing sociale) e minori.

Comincini ha precisato che “tre delle cinque famiglie che si insedieranno in via Briantea sono già affidatarie e hanno già sperimentato, sino ad oggi con esito positivo, l’accoglienza di un soggetto adulto con alcune difficoltà. I minialloggi per l’housing sociale consentiranno, a queste persone in difficoltà, di avere spazi propri e spazi comuni e quindi di poter sperimentare il calore dell’accoglienza e della condivisione.”

Questo intervento in via Briantea è già stato ampiamente presentato sul numero dello scorso aprile di Voce Amica. “La grande novità pedagogica di questo progetto – ha scritto un socio della cooperativa - consiste nell’affiancamento di una comunità educativa ad una comunità di famiglie accoglienti. L’incontro tra le competenze educative degli educatori professionali e le competenze genitoriali delle famiglie, attraverso momenti di lavoro, supervisione e formazione, pratiche di buon vicinato e un’equipe educativa allargata, darà vita ad un ambiente maggiormente accogliente a tutto vantaggio dei bambini.”

La Comunità pastorale cittadina guarda con grande attenzione e vivo interesse a questo progetto. Siamo quindi contenti che finalmente possa prendere avvio, tra l’altro in un luogo tanto caro ai moltissimi Cernuschesi, perché evoca la presenza di un’istituzione educativa che ha saputo formare intere generazioni. Ci auguriamo che questa nuova esperienza di accoglienza, raccogliendone idealmente il testimone, sappia esprimere la medesima passione educativa.


 

Merita infine di essere segnalata la discussione che si è aperta sulla “variazione di spesa” che ha comportato un taglio di 30.000,00 euro sul contributo annuale del Comune all’Asilo Sorre per finanziare, in parte, le spese di funzionamento della Scuola civica di musica.

“È un taglio importante - ha detto Mario Oriani - perché rappresenta il 10% del contributo annuale. Non ritengo corretto giustificare questi tagli con quelli fatti dallo Stato ai Comuni. La scuola paritaria assolve a una funzione pubblica e un taglio simile è dannoso per l’asilo e per la città. Non sono questi i tagli che risanano i bilanci dei comuni.”

Per il Sindaco “non si tratta di un taglio che impedisce alla scuola di operare. Con la scuola abbiamo avuto delle interlocuzioni, informandola delle intenzioni dell’amministrazione comunale, a seguito della situazione complessiva di Bilancio, dei tagli effettuati sulla scuola statale lo scorso anno e degli incontri che sono stati fatti con i genitori e gli insegnati della scuola statale, che hanno chiesto di poter riequilibrare i contributi tenendo conto di tutte le necessità. Sapendo già che il prossimo anno andremo a costruire un Bilancio che avrà ancora meno risorse di quello in corso non possiamo far finta di niente. Non si tratta di tagli punitivi o che non riconoscono la legittimità e il ruolo pubblico della scuola paritaria, crediamo anche noi in questa sua funzione, ma le risorse pubbliche devono essere gestite con raziocinio. Credo che l’asilo Sorre, rimodulando le fasce di reddito, possa far fronte a questa diminuzione.”

La replica di Oriani è stata pronta: “Capisco tutto, ma è il segno, è l’atteggiamento che conta. Potevo capire questo taglio se andava a rifinanziare i progetti formativi della scuola statale” ma invece, come accennato, andrà a finanziare la Scuola civica di musica.


 

E’ difficile non essere d’accordo con quanto sostenuto dal consigliere Oriani, in questo come nei precedenti interventi riportati. Pur riconoscendo ed apprezzando l’impegno dell’attuale amministrazione comunale, e in modo particolare del Sindaco, in tema di scuola paritaria, poi si deve constatare che nel concreto c’è un’impostazione culturale decisamente diversa rispetto a una parte significativa della minoranza.

L’impressione, ma forse non è solo tale, è che di fatto il Primo cittadino venga lasciato sostanzialmente solo dalla sua maggioranza a difendere queste scelte. E quando qualche consigliere interviene nel dibattito, per la verità molto raramente, non lo aiuta di certo, come hanno fatto i consiglieri Angelo Levati (PD) affermando che “il principio di sussidiarietà ha bisogno di qualche controllo pubblico” e Dario Viganò (PD) che, salvo per l’intervento di via Briantea, ha giudicato eccessivi i controlli posti dal Comune.

Noi siamo convinti che “con il principio di sussidiarietà contrastano forme di accentramento, di burocratizzazione, di assistenzialismo, di presenza ingiustificata ed eccessiva dello Stato e dell’apparato pubblico” (dal “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa”) volte di fatto a “limitare e talvolta anche ad annullare lo spirito di libertà e di iniziativa” delle singole persone o gruppi sociali.


 

Al consueto augurio di una buona settimana aggiungiamo stavolta anche quello di buone vacanze, dando l’appuntamento per la prossima Nota al 5 settembre.

 

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 25 luglio 2011


 

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