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HOME > La Nota della Settimana > Settimana 26/2010

APPROVATI IN VIA DEFINITIVA IL PIANO ATTUATIVO IN VIA MASACCIO E IL PIANO DI LOTTIZZAZIONE A RONCO

Dall’aula consiliare di Villa Greppi, lo scorso 21 giugno, è stato dato il via libero definitivo al piano attuativo “PP19” di Ronco e al piano di lottizzazione “PL64” in via Masaccio, ma aggiungiamo subito che sul primo pende un ricorso al TAR presentato dalla GM costruzioni.

È stata una seduta molto lunga, protrattasi per oltre cinque ore, e caratterizzata da parecchi punti all’ordine del giorno. Prima di soffermarci sui tre argomenti più rilevanti, accenniamo anche all’avvenuta approvazione delle linee di indirizzo e modalità attuative in materia di cooperazione internazionale per il prossimo triennio, al varo del regolamento per lo spostamento e il deposito di biciclette abbandonate, inadeguate alla circolazione o parcheggiate in modo irregolare e a quello per l’assegnazione e la gestione degli orti comunali.

 

Cernusco Verde – La sola maggioranza ha approvato l’aumento del capitale sociale, per euro 200.000, della società a intera partecipazione comunale. Aumento che consentirà alla partecipata di incrementare gli investimenti nelle proprie attività tipiche, ammodernando il parco automezzi, e nella produzione di energia da fonte rinnovabili (pannelli fotovoltaici). La Cernusco Verde, ha detto l’assessore Paolo Della Cagnoletta, ha già investito circa 350.000 euro negli anni 2008/2010 nell’acquisto di nuovi automezzi.

L’aumento è stato fortemente criticato dalle opposizioni, perché, a parere di Claudio Cogliati (Lega), motivato con “una relazione del presidente della società assolutamente inconsistente e generica. Una relazione da terza media o da prima ragioneria”. Il consigliere leghista ha invitato la giunta, in modo molto sbrigativo, a mandare a casa il presidente della società. Claudio Gargantini, consigliere indipendente di maggioranza, ha chiesto all’assessore Della Cagnoletta come avrebbe votato se qualche anno fa’, quando era consigliere di minoranza, gli fosse stata presentata una simile relazione. L’assessore - in evidente difficoltà, anche perché un altro consigliere ha lamentato la mancata presentazione nella competente commissione del bilancio della società che gestisce le farmacie comunali - ha cercato di giustificarsi sostenendo che “sarebbe del tutto sereno nel votare a favore, sulla base anche della documentazione di cui adesso i consiglieri, rispetto al passato, possono disporre. Oggi Cernusco Verde sta in piedi con le sue gambe. Quando il Comune interviene lo fa’ solo per consentirle di investire.”

Perplessità sono venute anche dalle file della stessa maggioranza, con Ermes Severgnini (Rifondazione comunista). Critici pure Mario Oriani (PDL) e Daniele Cassamagnaghi (Il Naviglio). Per il primo, c’è “scarsa chiarezza sugli scenari della società, abbastanza oberata per un prestito di 1,5 milioni di euro a seguito dell’acquisto dei 56 boxes della Vecchia Filanda, di cui uno solo sinora prenotato.” Per il secondo, “la società è stata caricata di troppi impegni. Il problema è la competitività con le altre imprese del settore. I soldi mi sembrano anche pochi per gli investimenti che dovrebbe fare.”

 

Pensionato universitario e nuova sede per la scuola Aurora-Bachelet (PP19) - Nelle scorso marzo era stato adottato il piano che prevede la costruzione di un pensionato universitario e la nuova sede della scuola paritaria Aurora-Bachelet in via Masaccio (vedere le nostre precedenti Note del 9 novembre 2009 e dell’8 marzo 2010). Nei termini previsti sono state presentate due osservazioni. La prima da parte della proprietà dell’area che ha chiesto, in sostanza, dopo due anni dalla firma della convenzione, nel caso in cui non dovesse costruire il pensionato, la possibilità di realizzare un fabbricato con funzioni diverse, anche non similari a quelle dello studio e della cultura, una riduzione dei parcheggi pertinenziali e di non abbattere il capannone dismesso (adibendolo a palestra per il campus). L’osservazione è stata sostanzialmente respinta, salvo per la parte che prevede un diverso assetto del parcheggio lungo via Masaccio.

Daniele Cassamagnaghi (Il Naviglio) si è chiesto “se questi 320 posti letto per studenti universitari servano oppure no, anche perché se dovesse venire la Facoltà di Scienze motorie è da considerare che la maggior parte degli studenti è di Milano e provincia e quindi alla sera ritornerebbero a casa. Ho paura che si tratti di un progetto destinato ad allungarsi nel tempo per poi cambiare le condizioni della convenzione.”

Per Giorgio Monti (PDL) “le proposte avanzate dalla proprietà dell’area nell’osservazione che ha presentato sono espressione degli stessi dubbi che avevo io al momento dell’adozione di questo piano. Accogliere le loro osservazioni, anche parzialmente, vuol dire aprire la strada a futuri cambi di destinazione d’uso.”

Convinto dell’utilità del pensionato si è detto, invece, Raffaele Di Bello (PD) che ha chiesto “all’amministrazione comunale di farsi promotrice della ricerca di una o più università interessate allo studentato, perché c’è una fame di affitti per universitari fuori sede.”

L’assessore Giordano Marchetti, nel precisare che dopo due anni dalla firma della convenzione, qualora non fosse costruito il pensionato l’area rimarrebbe comunque vincolata a servizi alla cultura e attività simili, all’istruzione, alla sanità e all’assistenza (questi due ultimi ambiti aggiunti in sede di approvazione definitiva, in quanto previsti già dal vecchio PRG) ha invitato a “tenere presente che lo stesso PGT prevede la destinazione a tali servizi per quell’area.”

Accolta l’invece l’osservazione presentata dalla scuola per realizzare nel seminterrato spazi per servizi senza presenza continuativa di persone.

 

PL64 a Ronco – Il piano è stato adottato nello scorso febbraio (vedere la nostra precedente Nota del 22 febbraio 2010). Al riguardo sono state presentate tre osservazioni. Nella prima, la GM costruzioni ha sostenuto la sostanziale illegittimità del piano, chiedendone la sua cancellazione per carenza di motivazioni, da parte dell’amministrazione comunale, trattandosi di un piano di lottizzazione di iniziativa pubblica, per il danno erariale che ne deriverebbe al Comune, a seguito dello scambio delle aree, e per una serie di violazioni a norme urbanistiche ed edilizie vigenti. Un’altra osservazione è stata presentata dalla società Cucchi per errori nelle visure catastali, mentre con la terza la “Constantes”, proprietaria di un’area adiacente a quella dove saranno costruiti i nuovi edifici residenziali, chiedeva di poter edificare anche sul proprio lotto. Accolta solo la seconda osservazione.

La prima osservazione, a parere di Daniele Cassamagnaghi (Il Naviglio), “ricalca gli stessi rilievi che avevo sollevato al momento dell’adozione. È un piano gravato da un ricorso al TAR, con una fretta incomprensibile, da parte dell’amministrazione comunale, nel portarlo avanti e scarsamente di iniziativa pubblica.” Subito dopo si è chiesto “perché non è stato inserito nel PGT? Forse per non far apparire maggiori volumetrie? Sarei stato favorevole ad inserirlo nel PGT, così l’amministrazione comunale avrebbe fatto maggiormente l’interesse pubblico.”

L’assessore Giordano Marchetti si è detto” non preoccupato per il ricorso al TAR. Siamo convinti della correttezza del nostro comportamento, per le motivazioni urbanistiche che sono alla base della nostra scelta e per le procedure seguite.”

Sono due piani che abbiamo già avuto modo di presentare e commentare ampiamente negli scorsi mesi. Non intendiamo soffermarci ulteriormente su di essi, pur essendo convinti che nel frattempo si sono rafforzate le perplessità che avevamo già esposto a suo tempo. Il dibattito in aula, forse complice l’ora tarda, non ha offerto nuovi spunti, anche perché la maggioranza si è, in pratica, limitata ad approvare i due piani,

 

 

Profondo cordoglio, nella comunità cristiana locale, per la morte dell’architetto Carlo Razzini e intensa partecipazione al lutto che la colpito la moglie Paola Guzzi e famigliari.

Professionista molto conosciuto e stimato in città, che ha messo ampiamente a disposizione le sue competenze e abilità per il bene delle nostre parrocchie, l’architetto Razzini ha legato, per sempre, il suo nome in particolare a due opere: il Centro cardinal Giovanni Colombo di piazza Matteotti, inaugurato nel dicembre del 1981, e la chiesa parrocchiale della Madonna del Divin Pianto, aperta al culto nel 1986 e consacrata dal cardinal Carlo Maria Martini nel settembre del 1992. A proposito di questo edificio di culto, nell’ottobre del 1992, su Voce Amica, fu scritto che “mai sarà dimenticata la preziosa, vasta, impegnativa opera di progettazione e assistenza dell’architetto Carlo Razzini.”

Accompagniamo con la preghiera e con la gratitudine l’architetto Razzini al riposo “nel regno di beatitudine eterna, dove la giovinezza non invecchia mai, dove la bellezza non si deturpa mai, dove l’amore non si intiepidisce mai, dove la vita non avrà mai termine.” (Sant’Agostino).

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 28 giugno 2010.

 

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