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HOME > La Nota della Settimana > Settimana 26°/2009

La Caritas cittadina aprirà una “Casa di prima accoglienza”

 

Nell’ultima seduta congiunta dei tre consigli pastorali parrocchiali è stato illustrato dalla Caritas cittadina ed approvato il progetto di una “Casa di prima accoglienza”. Progetto partito dall’ascolto di un'esigenza sempre più forte e grave che le diverse associazioni incontrano nel loro servizio quotidiano, dall’emergere ed aumentare di nuove povertà che colpiscono numerose famiglie cernuschesi, dall’esigenza di risposte concrete e di fungere da stimolo verso la città.

Il progetto si presenta inizialmente e volutamente limitato e consiste nel mettere a disposizione, per il suo avvio, una casa di proprietà di una delle parrocchie. Tramite la Caritas Ambrosiana, sono stati presi contatti con  la Fondazione San Carlo, che si occupa specificatamente della gestione di immobili in Milano per rispondere ad esigenze di prima e seconda accoglienza. La citata fondazione stipulerà contratti di locazione a prezzi calmierati e concordati della durata massima di 18 mesi, non rinnovabili, per permettere nel frattempo la ricerca di una soluzione definitiva per la famiglia in difficoltà. Le utenze, solitamente, saranno a carico dell'affittuario. La Caritas cittadina, in collaborazione con le associazioni che operano in questo settore, terrà i contatti con la famiglia, aiutandola nella ricerca della nuova casa e accompagnandola, possibilmente, verso una condizione di autosufficienza.

L'obiettivo è quello di poter creare una rete di accoglienza e ospitalità, coinvolgendo in futuro anche il Comune ed i privati che hanno alloggi sfitti.

Un progetto certamente importante e di forte rilevanza sociale, che ci auguriamo vivamente possa presto prendere avvio. È il segno tangibile che la nostra Comunità pastorale non è rimasta indifferente di fronte alle numerose sollecitazioni del nostro Arcivescovo e che si fa concretamente vicina a chi è in difficoltà.

L’apertura di una “Casa di prima accoglienza” è una forma nuova di prossimità che, ovviamente, non ha la pretesa di risolvere i problemi economici e sociali attuali, ma nutre l’ambizione di stimolare ulteriormente la società civile e richiamare i livelli politici e istituzionali alle proprie responsabilità.

Da segnalare che, nell’ambito delle “variazioni al bilancio di previsione comunale ” discusse nella seduta del consiglio comunale dello scorso 23 giugno, è stato comunicato lo stanziamento di un contributo di 80.000 euro per famiglie in difficoltà per la perdita del posto  di lavoro o per la cassa integrazione. Nelle prossime settimane un apposito bando indicherà le modalità per poter  beneficiare di questi  fondi, destinati ad agevolare i pagamenti delle tariffe per i servizi pubblici e a favorire l’anticipata erogazione della cassa integrazione.

 

Dalla medesima seduta sono venute alcune importanti indicazioni, da parte del Sindaco, su argomenti che da tempo sono al centro del dibattito cittadino.

Rispondendo ad un’interrogazione del consigliere Angelo Rocchi (Lega Nord) sullo stato di degrado del Parco Trabattoni, il Sindaco - dopo aver assicurato che si interverrà per riportarlo alla sua piena funzionalità, una volta terminati i lavori per eliminare le infiltrazioni d’acqua nei sottostanti box del parcheggio di via Pietro da Cernusco - ha aggiunto che “l’amministrazione comunale  non ha mai detto che nella Vecchia Filanda sposterà  la Biblioteca civica. Posso tranquillamente dire che non ci sarà questo trasferimento. L’amministrazione comunale sta elaborando una sua proposta, che verrà sottoposta poi al confronto politico. Non mi rimangio l’impegno di portare tutti i consiglieri a visitare la Vecchia Filanda per dare la possibilità alle diverse forze politiche di fare le loro valutazioni di merito sulla nostra proposta e sulle altre che eventualmente fossero presentare al riguardo. Sono convinto che alcuni limiti strutturali, dati dalla costruzione storica e dall’ultima ristrutturazione, impediscono di realizzare, in quell’immobile, ogni tipo di progetto.”

 

Il consigliere Daniele Cassamagnaghi (Il Naviglio) ha chiesto chiarimenti al Sindaco su un eventuale ridimensionamento del laboratorio di analisi del nostro ospedale a favore di quello di Gorgonzola. Il Sindaco ha risposto di non avere avuto alcuna informazione al riguardo e che negli ultimi contatti con i dirigenti ospedalieri si è, invece, parlato di un aumento delle prestazioni specialistiche all’Uboldo.

 

Il Primo cittadino ha anche informato che si sta “andando verso l’acquisizione delle ali della Villa Alari”, mediante la cessione di  aree standard di proprietà del Comune, che diventerebbero edificabili (per un valore di circa 2,4 milioni di euro), perché la storica residenza “ha necessità di essere ricomposta nella sua unitarietà” per poter essere utilizzata al meglio. Non sono mancate, al riguardo, da parte della Giunta, le critiche alla precedente amministrazione e maggioranza per aver deciso il frazionamento della Villa, che nello stato attuale, con il solo corpo nobile acquisito dal Comune, presenta l’impossibilità di collegamenti tra alcune parti.

 

Dopo la manifestazione dello scorso 20 giugno, una delegazione dei lavoratori del Centro Sant’Ambrogio dei Fatebenefratelli, preoccupati per l’eventuale perdita del posto di lavoro, a seguito della esternalizzazione dei servizi in alcuni reparti, è stata ricevuta dal Sindaco.  A Comincini i rappresentanti dei lavoratori hanno espresso le loro preoccupazioni, legate al fatto che un’analoga esternalizzazione è stata fatta, dall’ordine religioso, a San Colombano al Lambro. La società che ha avuto in gestione i servizi dopo un certo periodo di tempo ha proceduto a dei licenziamenti.  Il Sindaco ha riferito di aver già ha preso contatti con la Prefettura per verificare  lo stato delle trattative sul tentativo di conciliazione tra le parti; al Sindaco sono state spiegate le attuali difficoltà dei Fatebenefratelli nella gestione dell’istituto, ma è stato pure riferito che la proprietà ha dato assicurazioni che non ci saranno licenziamenti.

Comincini prenderà inoltre contatti con la direzione del Centro per sollecitare la realizzazione di iniziative in grado di minimizzare i costi e con la Regione, che ha dato un importante sostegno alla costruzione della struttura, perché si adoperi anche per il suo miglior funzionamento. Il Sindaco ha detto di “capire comunque le preoccupazioni dei lavoratori per il loro posto di lavoro.”

Ai lavoratori del Centro Sant’Ambrogio va la nostra attenzione e solidarietà.

 

I consiglieri di maggioranza hanno approvato la convenzione per l’istituzione, con altri distretti sanitari, di un unico centro adozioni territoriale. Al nuovo centro, che avrà il nostro Comune come capofila e sede a Gorgonzola, spetterà valutare, dal punto di vista del profilo sociale, l’idoneità delle coppie che faranno richiesta di adozioni e affido. A disposizione per questo compito, ci saranno due assistenti sociali. La valutazione del profilo psicologico spetta invece all’ASL. La scelta di un unico centro è stata fatta nella logica che privilegia le forme associate tra enti locali, come richiesto dai piani di zona dei servizi sociali e dalla stessa Regione e con il vantaggio di minori costi e di un unico riferimento per il tribunale dei minori e per l’ASL.

Interessanti i dati che l’assessore ai servizi alla persona, Rita Zecchini, ha comunicato: nel 2006 nel nostro distretto, a fronte di 34 richieste  le adozioni sono state solo 16; nel 2007 su 27 richieste, 13 adozioni; nel 2008 su 25 richieste, 20 adozioni (di cui 1 sola nazionale).

L’assessore ha anche ricordato che “è importante costruire una rete sociale per sostenere le coppie che decidono di adottare o di avere in affido un minore.” L’esperienza ci conferma che questo è un sostegno necessario per i genitori e, quindi, non possiamo che essere d’accordo. 

 

Nel  prossimo anno scolastico prenderà il via il servizio sperimentale di post scuola per la scuola primaria. Il servizio sarà attivo dalle ore 16,30 alle ore 18.00, ma non saranno accettate richieste inferiore all’ora, in modo da consentire lo svolgimento di una specifica attività. Il costo - in relazione al numero dei partecipanti, minimo 12 per ogni gruppo - potrà variare da circa 700 a 870 euro all’anno. L’assessore Maurizio Magistrelli ha detto che l’iniziativa risponde a esigenze manifestate dalle famiglie e che «non è un servizio per “parcheggiare” i figli, ma si vuole offrire una proposta educativa, ricreativa e ludica appropriata. La scuola non ha accolto con salti di gioia questo servizio.  È un esperimento, in futuro potremmo chiedere alla scuola di gestirne l’operatività. In alcuni casi è bene che il Comune svolga, nei confronti dell’istituzione scolastica, un ruolo di stimolo. »

Il consigliere Daniele Cassamagnaghi (Il Naviglio) ha invitato a dare “una tiratina d’orecchio alle scuole primarie della nostra città perché questo è un servizio che dovrebbe essere compreso nel loro piano di offerta formativa, come avviene in altri comuni vicini.” Per la consigliera Adriana Guzzi (PD) si tratta di “un servizio estremamente importante, perché a richiederlo sono quelle famiglie che non hanno nessuno a cui poter chiedere aiuto per accudire i figli. Condivido l’approccio al servizio illustrato dall’assessore. Sono d’accordo che non vi entri la scuola, perché altrimenti sarebbe un’esperienza totalizzante per i figli.”

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 29 giugno 2009

 

P.S. - Al concittadino che ha chiesto di togliere il crocifisso dal seggio elettorale in cui ha votato e che ha scritto al nostro sito (la lettera è su “la piazzetta”), diciamo solo che la sua richiesta di un dialogo e confronto vero, e non per finta, è anche la nostra ed è pure la ragione prima di questa nostra nota settimanale; per il resto, prendiamo atto che ha “scritto volutamente a ruota libera” e, quindi, ci permetterà di non essere d’accordo con lui. In particolare, sul tema della laicità delle istituzioni abbiamo già scritto più volte e non mancheremo di ritornarci anche in futuro.

 

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