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HOME > La Nota della Settimana > Settimana 1/2009

La “carezza” di Dio, benedizione per il nuovo anno

 

Da pochi giorni abbiamo iniziato un nuovo anno che, a giudizio unanime degli esperti,  sarà caratterizzato dalle conseguenze della crisi economica e sociale mondiale, manifestasi nella seconda parte del 2008. Indicando le radici di tale crisi, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana,  ha osservato che è fallita non una strategia aziendale, ma una visione complessiva e ha invitato i genovesi che lo stavano ascoltando a recuperare il vero senso dell'esistenza umana, basata sui valori religiosi e morali che implicano anche uno stile di sobrietà nei consumi. “Se ci fermassimo solo al primo aspetto e andassimo a cercare dei meri correttivi strategici, per quanto intelligenti e opportuni – ha sottolineato il porporato – resteremmo ancora alla superficie del fenomeno: non comprenderemmo le radici più profonde. E la radice ultima non è di tipo economico-finanziario, né di tipo politico, ma è di natura antropologica”.
Il cardinale ha quindi inviato a interrogarsi sul senso della vita, del nostro “cammino nel tempo” perché dalle risposte dipende l'impostazione dell'esistenza di ciascuno e l'indirizzo di una società nel suo insieme, anche nel fare finanza, economia, politica. E su questo piano, secondo il presidente della CEI, la religione con la sua storia ha qualcosa da dire decisivo. Questo qualcosa lo offre all'intelligenza e alla serietà di tutti, al di là della fede personale, come elemento e stimolo di riflessione: “Sui valori fondamentali come la vita e la morte, la famiglia e il matrimonio, la dignità della persona, la società e i diritti fondamentali, la religione, a qualcuno può apparire che siamo un passo indietro rispetto ad altri Paesi; ma viene il momento prima o dopo che si scopre che in realtà si era un passo avanti. È da non dimenticare per il presente e il futuro”.
Il presidente dei vescovi italiani ha, quindi, affermato che “La crisi attuale possiamo ben dire che implica una crisi morale: se non ci si eleva a questo livello – individui, corpi intermedi e società – ogni intervento, pur necessario, non sarà sufficiente e duraturo.” Di fronte alla situazione attuale di crisi del mondo globale che “qualcuno descrive come un uragano”, occorre assumere, ad avviso del cardinal Bagnasco, un atteggiamento fiducioso e costruttivo: “Le preoccupazioni generali non sono poche né piccole, ma sarebbe un guaio ancora peggiore seminare panico e uccidere la fiducia”.

 

Come guardare al nuovo anno? All’attenzione dei lettori poniamo l’invito rivolto dal nostro Arcivescovo, il cardinale Dionigi Tettamanzi.

«Carissimi, il 2008 finisce e sta per iniziare il nuovo anno.  Come guardarlo? Che il Signore ci doni di saperlo guardare con gli occhi della fede. E come viverlo? Diciamo con l’apostolo Paolo: con gli stessi sentimenti di Cristo Gesù (Filippesi 2,5).

Incominciamo il nostro cammino e proseguiamolo – se così Dio vuole – giorno dopo giorno con la benedizione del Signore, quella stessa che Dio comandò a Mosè di insegnare ad Aronne e ai suoi figli: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia (Numeri 6,24-25).

Queste parole sono – possiamo dire – come una “carezza” che Dio vuole riservare a tutti e a ciascuno di noi.  Sì, una carezza che testimonia il suo amore tenero e forte, la sua vicinanza di padre e di amico, il suo prenderci per mano e accompagnarci – passo dopo passo – nella vita, il suo rispondere premuroso alle nostre invocazioni, il suo conforto nelle difficoltà, la sua consolazione nei momenti della prova e della solitudine, la sua misericordia senza limiti per le nostre pigrizie e infedeltà… Una carezza, quella del Signore, che ha una forza straordinaria di affascinarci e di conquistarci a vivere il nuovo anno nella fede e nella carità, e dunque nel seguire con generosità Cristo e il suo Vangelo, nel partecipare alla vita della Chiesa con amore grande e impeto missionario, nel servire con disinteresse l’uomo – ogni uomo, creato a immagine di Dio.

Ed ora chiediamo per l’anno nuovo di diventare sempre più consapevoli di quanto la benedizione del Signore non venga mai meno e di “sentire” questa sua “carezza”. E chiediamo anche di poter essere di aiuto - con umiltà, certo, ma con determinazione – anche agli altri, così da facilitare loro la scoperta o la riscoperta di questa carezza, quale fonte sicura di speranza e di coraggio, sempre.

Infine, alla benedizione del Signore appartengono anche queste altre parole: Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace (Numeri 6,26). Anche questo “rivolgere lo sguardo” – e quello di Dio non può essere che d’amore – equivale alla “carezza” di cui stiamo parlando. Da questa sola può giungere il dono grande della pace.

Sì, o Signore, non lasciarci mai orfani del tuo amore, della tua tenerezza: dona nobis pacem. Te la chiediamo anzitutto per la Terra di Gesù, in questi giorni sconvolta dalla guerra e dal sangue di tante persone innocenti. E poi per tutti i popoli del mondo, per i nostri paesi e le nostre città, per le nostre famiglie, per ciascuno di noi. Dona nobis pacem!»  (Te Deum di ringraziamento a fine anno, Omelia - Milano, Chiesa di San Fedele - 31 dicembre 2008)

 

L’anno appena iniziato che cosa riserva alla nostra città? Lo ha indicato il Sindaco, Eugenio Comincini, nell’illustrare la relazione al Bilancio di previsione 2009: “Le questioni principali di cui si è tenuto conto nel redigere il bilancio e che l’amministrazione comunale si è impegnata a realizzare nel 2009 e nei due anni successivi riguardano la conclusione dell’iter del Piano di Governo del Territorio, la partecipazione alla costituzione della fondazione comunitaria, l’avvio della costruzione della strada di collegamento tra le vie Dalla Chiesa e Fontanile, l’allargamento della videosorveglianza alla zone periferiche per meglio monitorare i flussi di traffico in entrata e uscita dalla città, la costruzione di una nuova scuola, la scelta sull’utilizzo della Vecchia Filanda, un progetto per la presa in carico delle persone disabili, la riqualificazione della piscina comunale, la conclusione degli accordi con l’Università di Milano per ospitare la Facoltà di Scienze motorie.” E poi, ancora, la riqualificazione del centro sportivo di via Buonarroti, con il rifacimento completo delle piscine, il proseguimento degli interventi sull’asse stradale Dante-Vespucci, l’inizio dei lavori sulle vie Pietro da Cernusco, Monza, Fontanile e Milano.

 

La Comunità pastorale “Famiglia di Nazaret” sarà, invece, impegnata a dare concreta attuazione al progetto pastorale, elaborato nello scorso anno e consegnato all’arcivescovo durante la visita pastorale al nostro decanato nell’aprile 2008, e a programmare la riunificazione dei tre consigli pastorali parrocchiali in uno solo.

Buona settimana e, ancora, buon anno!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 5 gennaio 2009

 

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