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HOME > La Nota della Settimana > N° 19/2011

COSTRUIAMO UNA CITTÀ A MISURA DI FAMIGLIA.
BUON COMPLEANNO, DON ETTORE!

 

Registriamo con interesse la volontà di mettere in primo piano, nel dibattito amministrativo cittadino, la famiglia. Lo si è fatto con un convegno promosso, lo scorso 28 aprile, dal locale circolo del PD e con un’iniziativa dell’assessorato alle politiche sociali e del portale internet Milano Family Friendly, www.radiomamma.it, che hanno lanciato alle mamme di Cernusco una proposta: immaginiamo, e costruiamo insieme, una Cernusco Family Friendly.

È un segnale importante in una città i cui rappresentati politici sembrano a volte porre solo attenzione ad argomenti capaci di suscitare polemiche o innescare scontri ideologici.

La famiglia è da sempre al centro dell’attenzione della comunità cristiana e nei prossimi mesi lo sarà ancora di più, in vista del VII Incontro mondiale delle famiglie che si terrà dal 30 maggio al 3 giugno 2012 a Milano.


 

Questa volta poniamo la nostra attenzione sulla difficile situazione economica di molte famiglie italiane. Lo facciamo innanzitutto partendo dai dati Istat diffusi lo scorso febbraio.

Nel periodo 2006-2009 il reddito disponibile delle famiglie italiane si è concentrato, in media, per circa il 53% nelle regioni del Nord, per il 26% circa nel Mezzogiorno e per il restante 21% nel Centro. Il periodo analizzato ha poi visto il progressivo ridursi del tasso di crescita del reddito disponibile nazionale, che è passato da un incremento del 3,5% del 2006 ad una flessione del 2,7% nel 2009, la prima dal 1995. L’impatto è stato più forte nel settentrione (-4,1% nel Nord-Ovest e -3,4% nel Nord-Est) e più contenuto al Centro (-1,8%) e nel Mezzogiorno (-1,2%).

Il presidente del Forum delle associazioni familiari, Francesco Belletti, commentando queste cifre ha messo in evidenza che «il dato riferito al 2009 descrive, dal punto della vita quotidiana, l’impatto della crisi, che ha generato una maggiore fragilità economica per i progetti di vita delle famiglie. Credo che il 2010 segnalerà un’ulteriore conferma di questa tendenza, anche se i segnali di macroeconomia evidenziano una rimessa in movimento verso la fine dell’anno. Insomma, il sistema economico scarica sulle famiglie conseguenze di maggior durata e anche un po’ sfasate rispetto alla cosiddetta ripresa. Questo dato dice che oggi la questione delle risorse economiche a disposizione delle famiglie è decisiva per il sistema-Paese».

Nel contesto socio-economico attuale si registra sempre più la tendenza dei giovani a permanere a lungo nella famiglia d’origine. Così i giovani “appesantiscono lo stato di ricchezza dei genitori adulti, generano più tardi nuove famiglie e fanno meno figli, trovano più tardi posti di lavoro. Il tema delle giovani generazioni è il tema del futuro e del presente del Paese e suscita la domanda: da dove facciamo ripartire l’Italia? Anche per le famiglie numerose non mancano problemi: la povertà aumenta con il crescere del numero dei figli. Questo è grave anche nel confronto europeo, perché la povertà dei minori in Italia è molto più alta di quanto non sia negli altri Paesi. Questo ci conferma dell’urgenza di una riforma radicale del fisco, perché con la leva fiscale si possono spostare risorse a favore delle famiglie con carichi familiari, restituendo anche capacità di spesa e innestando un meccanismo di maggiori consumi, utili al mercato italiano. È una politica di sviluppo e non assistenziale investire sulle famiglie».

Una richiesta che le associazioni delle famiglie avanzano da parecchio tempo ma senza grandi risultati. «I motivi sono due. Da un lato – sottolinea Belletti - c’è una resistenza ideologica all’idea della famiglia come luogo di sviluppo, anche se adesso quest’idea è un po’ più tollerata. Dall’altro lato, c’è anche uno scontro tra poteri, cioè le risorse pubbliche sono impegnate maggiormente da poteri forti, sistemi industriali, finanziari. La forza delle famiglie come gruppo di pressione è ancora debole. I dati da cui siamo partiti, però, confermano che le capacità di resistenza delle famiglie si stanno pesantemente usurando».

Le diagnosi sull’appiattimento del tasso di crescita dell’economia italiane e del suo declino “tengono conto - ha scritto Giuseppe Pennisi, docente universitario e consigliere del Cnel - di determinanti importanti (le restrizioni finanziarie per entrare nell’euro, la recessione internazionale), ma non della principale: la mancanza di una politica per la famiglia ha portato a riduzione della natalità, invecchiamento della popolazione, contenimento dei consumi famigliari, scelte d’investimento molto prudenziali.” Dopo aver descritto le determinanti del miracolo economico italiano, come di quello giapponese (forza lavoro giovane e ben preparata, assieme a una famiglia coesa e forte non solo come rete di sicurezza ma anche come nucleo in cui veniva sviluppata l’etica del lavoro e l’etica più in generale), Pennisi ricorda che “nel mettere a punto una strategia di crescita, occorre fare attenzione a non soffermarsi sulle determinanti secondarie tralasciando la principale (la famiglia, appunto!).” Ciò che, invece, purtroppo ha fatto sinora la politica nazionale.


 

Il Forum delle associazioni famigliari, in occasione delle elezioni amministrative di questo maggio 2011, ha fornito “spunti di riflessione e di tendenza per stimolare la formulazione di programmi che esplicitamente vedano la famiglia al centro della politica.”
Sono dieci indicazioni di metodo che poniamo anche all’attenzione dei nostri lettori, perché intendono promuovere “una corretta e innovativa impostazione delle politiche familiari a livello locale”.
La famiglia va considerata come nucleo unitario sia pure complesso e in continua trasformazione nelle sue fasi del ciclo di vita.
Gli interventi per la famiglia devono necessariamente avere una qualità relazionale, riconoscendo che le relazioni tra i membri della famiglia sono un valore aggiunto insostituibile; in questo senso occorre superare il tradizionale approccio per settori (anziani, minori, disabili, adulti in difficoltà, ecc.), considerando la famiglia come prisma interpretativo dei bisogni e come sistema relazionale complesso.
Nei confronti della famiglia occorrono politiche dirette ed esplicite, accanto ai tradizionali interventi indiretti o impliciti, favorendo il coinvolgimento delle famiglie stesse e delle loro reti associative.
Le politiche familiari non si esauriscono nelle politiche sociali,
ma comprendono tutti gli aspetti della vita amministrativa (scuola, educazione e formazione, arredo urbano, tariffe, tasse, trasporti, qualità della vita, sicurezza, salute, ecc.).
È necessario coordinare gli interventi compiuti da parte dei diversi enti locali oltre che dal privato e dal privato sociale.
Occorre superare un'impostazione di tipo assistenziale e di intervento sulle patologie, e adottare invece una innovativa politica di prevenzione e promozione, con percorsi di empowerment ed orientamento indirizzati alla normalità della vita quotidiana della famiglia, sia pure mantenendo la debita attenzione alle famiglie deboli e in difficoltà.
È necessario promuovere la diffusione ad ogni livello di una cultura che riconosca la famiglia come un fondamentale soggetto sociale, per trasformarla da semplice fruitrice passiva a protagonista attiva nella vita della città.
È fondamentale una corretta applicazione del principio di sussidiarietà, secondo cui non solo le istituzioni non devono svolgere le funzioni che possono essere correttamente svolte dalla società civile (e in particolare dalla famiglia e dalle reti informali), ma nel momento in cui questo soggetto non è in grado di compiere tali funzioni, l'ente superiore deve stimolarlo ed aiutarlo a riprendere la capacità di svolgerle, piuttosto che sostituirsi ad esso.
L'attività delle associazioni
e del volontariato deve essere riconosciuta, valorizzata, promossa e sostenuta, così come va incoraggia la creazione di reti informali di solidarietà e di prossimità tra le famiglie all’interno dei quartieri.
La qualità e l’efficacia degli interventi a livello territoriale devono essere costantemente monitorati, anche per poter eventualmente rivedere le politiche adottate, introducendo anche la sperimentazione di modelli di valutazione di impatto familiare dei provvedimenti adottati.
Alle indicazioni di metodo, il Forum ha fatto anche seguire 10 proposte concrete, ma di questo avremo modo di parlane una prossima volta. Il documento integrale del Forum è comunque disponibile su
www.forumfamiglie.org


 

IN CITTÀ - Il Comune ha ricevuto, il 9 maggio scorso, la relazione stilata dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente sulle rilevazioni di alcuni inquinanti atmosferici. Le rilevazioni – come informa un comunicato stampa del Comune - erano state effettuate, nel periodo tra il 30 novembre 2010 e il 5 gennaio 2011, da un laboratorio mobile collocato presso la rotatoria tra via Leonardo da Vinci e via don Mazzolari. Commentando i dati rilevati (consultabili sul sito www.comune.cernuscosulnaviglio.mi.it), l’assessore alla Gestione del territorio, Giordano Marchetti, ha detto che “la situazione di Cernusco non è quella di un paradiso, ma sicuramente di un’isola più felice di altre; le rilevazioni medie sono incoraggianti e le concentrazioni meno insistenti di quanto registrato nelle città che ci circondano … Risultati confortanti, ma che non ci devono far abbassare la guardia: cittadini e amministrazione comunale devono mantenere sempre alta l’attenzione sul problema dell’inquinamento atmosferico, adottando strategie, normative, ma anche comportamenti virtuosi atti a limitarlo”.

Dall’11 maggio il Piano di Governo del Territorio del nostro Comune ha acquisito piena efficacia, infatti la Regione Lombardia ha pubblicato sul proprio Bollettino Ufficiale (Serie Avvisi e Concorsi n. 19, dell’11 maggio) l’avviso di deposito degli atti, pubblicazione che costituisce l’atto conclusivo dell’iter di approvazione di questo importante strumento urbanistico.

La squadra dei “Germani, composta da dieci ragazzi e ragazze della scuola media Aldo Moro della nostra città, si è aggiudicata l’edizione italiana dei Kangarou della matematica, concorso che si tiene tutti gli anni in oltre 40 paesi del mondo e che in Italia è organizzato dal Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di Milano e promosso anche dal Ministero dell’Istruzione. Complimenti a questi nostri giovani studenti!


 

NELLA COMUNITÀ PASTORALE – L’Associazione “Amici di Lourdes” in questi giorni è in Francia per l’annuale pellegrinaggio, con oltre 400 persone. A loro - radunati davanti alla Grotta di Massabielle, sabato scorso, alle ore 18,00 – ci siamo spiritualmente uniti nella recita del Santo Rosario trasmesso in diretta su TV2000.

Le parrocchie cittadine, in forma discreta e soprattutto nella preghiera, si stanno preparando a porgere gli auguri al responsabile della Comunità pastorale, don Ettore Colombo, per il suo 50° compleanno, che ricorrerà il prossimo 21 maggio. Anche noi facciamo un augurio sincero ed affettuoso al nostro prevosto, prendendo spunto da quanto lo scorso 7 maggio Benedetto XVI ha detto ad Aquileia: gli auguriamo di continuare giorno per giorno a far scoprire ai Cernuschesi, come a qualsiasi altra persona che avrà modo di avvicinare nel suo ministero, “l’esperienza originaria del cristianesimo, quella dell’incontro personale con Gesù, che svela pienamente ad ogni uomo e ad ogni donna il significato e la direzione del cammino nella vita e nella storia”, con quel suo stile fatto di “delicatezza, fierezza e profonda gioia”, di efficacia comunicativa, di stimoli alla conoscenza e all’approfondimento. Auguri don Ettore per il suo 50° compleanno e grazie per il suo ministero pastorale in mezzo a noi.

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 16 maggio 2011

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