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HOME > La Nota della Settimana > Settimana 19/2010

Adottato il PGT:
avanza una nuova idea di città,con qualche criticità

 

Due importanti appuntamenti hanno caratterizzato la scorsa settimana: l’adozione, da parte del consiglio comunale della nostra città, del Piano di Governo del Territorio (PGT) e l’annuale pellegrinaggio a Caravaggio delle parrocchie del nostro decanato.

 

Il riunirsi al Santuario della Beata Vergine Maria del Fonte è sempre - come ha detto il nostro decano, don Mauro Taverna - “vivere un bel momento di Chiesa. È vivere un momento di ringraziamento e di invocazione di aiuto alla Vergine Maria sul cammino delle nostre comunità e sulle nostre città.” È  l’occasione per “ridire il nostro impegno di perseguire un cammino di comunione” nella vita delle nostre parrocchie e della nostra Chiesa diocesana, “è ridire il desiderio di essere discepoli coerenti di Gesù, apostoli del suo vangelo e missionari nel quotidiano.” Ci si ritrova insieme a pregare e a celebrare l’Eucaristia per trarre la forza per “rendere la nostra vita aperta a tutti e pronti a donarla a tutti, chiedendo a Maria di aiutarci a essere per tutti, nessuno escluso, seminatori di speranza e operatori di vera gioia.”

Dopo la recita del santo rosario - quest’anno all’interno della grande basilica, per l’inclemenza del tempo - è seguita la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Cremona, Dante Lafranconi, nel cui territorio ricade il Santuario di Caravaggio.

Il presule all’omelia ci ha invitato a riflettere sulla consapevolezza e fierezza di esser cristiani, sulla capacità di esprimere gioia, di avere fiducia,  di andare avanti, nonostante le debolezze, di appoggiarci completamente in Dio.

«Essere discepoli di Gesù - ha esordito il vescovo Dante - significa innanzitutto comprendere che Lui si è fatto riconoscere da noi. Che attraverso la Chiesa e le sue varie figure (preti, religiosi, suore, educatori, catechisti …) ci ha permesso di avvertire che noi contavamo per Lui. Quando Gesù nel vangelo dice che “non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi” esprime la logica che Lui segue costantemente nella storia per ciascuno di noi.»

La nostra prima reazione a questa scelta dovrebbe essere quella di sentirci fieri, perché «Dio ha fissato il suo sguardo su di noi. Nessuno di noi vive nell’anonimato davanti a Dio. Non siamo orgogliosi di questo, nel senso di vantarci di chissà quale cosa, ma fieri sì, perché non possiamo non sentirci onorati di questo fatto: Dio ci ha scelto.»

Monsignor Lafranconi, proseguendo nella sua riflessione, ci ha detto che «proprio perché dobbiamo essere fieri di essere sotto lo sguardo di Dio, che ci ha scelti, dobbiamo anche essere contenti. La consapevolezza di essere scelti e la  gioia che ne scaturisce sono due aspetti che nella nostra vita di cristiani devono andare insieme. Se viene a cadere la consapevolezza, prevalgono i sentimenti di pochezza e di fatica. La gioia di essere cristiani è la cartina di tornasole per capire se portiamo dentro di noi oppure no la consapevolezza di essere stati scelti.»

Consapevolezza, fierezza, gioia, ma anche grande fiducia nel Signore, perché, ha continuato il vescovo di Cremona, «Dio si compiace di noi, di quelli che ha scelto. E proprio perché si compiace di noi non si rassegna facilmente a lasciarci perdere. Se ha dato la sua vita per noi, non può permettere che il sangue versato da suo figlio vada perduto. Questa è la bellezza del sapersi scelti.»

La nostra risposta alla scelta di Gesù deve essere, ha concluso il presule cremonese, una sola, «quella indicata da Gesù stesso nel vangelo: amare e amarci come lui ci ha amato.»

 

Il consiglio comunale, nella seduta di martedì 4 e mercoledì 5 maggio, ha esaminato, discusso e adottato il PGT (13 favorevoli, 6 contrari e 2 astenuti). Lasciamo alla lettura della documentazione che l’Ufficio Stampa del Comune ci ha gentilmente trasmesso e che alleghiamo alla presente Nota il compito di riassumere i principali contenuti del Piano. L’assessore all’urbanistica, Giordano Marchetti, e altri consiglieri di maggioranza hanno fatto pervenire al nostro sito il testo delle loro dichiarazioni, già pubblicate sulla piazzetta e alla quale rinviamo per la loro lettura.  

Noi, quindi, ci limiteremo a riassumere le quattro diverse posizioni emerse durante il dibattito sul PGT.

 

Innanzitutto, il Primo cittadino, Eugenio Comincini, ha parlato di «un traguardo importante e fondamentale per il futuro della città, una di quelle date che segnano momenti basilari nella vita di una comunità poiché questi strumenti urbanistici concorreranno a definire l’immagine di Cernusco sul Naviglio almeno nel prossimo decennio», poi ha detto che la sua amministrazione ha «condotto un attento esame del territorio» e ha «realizzato un ascolto della città senza precedenti». Quindi, Comincini ha sostenuto che «Il Piano di Governo del Territorio disegna la città dei prossimi anni, con particolare attenzione alla tutela delle aree verdi non edificate e alle attività che lì si svolgono, all’offerta di servizi adeguati, alla progettazione di spazi per l’abitare che consentano anche ai giovani e alle fasce più deboli di avere accesso all’abitazione, all’uso delle energie rinnovabili e all’abbattimento dell’inquinamento anche attraverso forme di sperimentazione energetica, allo sviluppo delle forme di mobilità alternativa, al consolidamento della zona industriale in modo che possa tenere il passo con le trasformazioni del mondo economico.

Sono stati posti in primo piano i paesaggi della città e le loro differenze come principale elemento di riferimento del progetto, trattando l’edificazione come uno degli aspetti di un disegno d’insieme coerente e misurato. In questa chiave – senza trasformare nuove parti di territorio e quindi senza prevedere nuove espansioni – sono state sostanzialmente ridimensionate e ridisegnate le residue previsioni del precedente Piano Regolatore Generale, che hanno pur sempre generato comprensibili aspettative, e sono state introdotte nuove regole per meglio inserire dette previsioni nel contesto urbano.»

 

La maggioranza, compreso il consigliere indipendente Claudio Gargantini, con una pluralità di interventi ha elencato i pregi del PGT, perché disegna “una città ancora più a misura d’uomo, con una qualità della vita e dell’ambiente in cui viviamo ancora migliore” (Fabio Colombo, capogruppo di Vivere Cernusco), perché indica “una valida strategia di governo del territorio, adeguata alla fase di grave crisi economica, sociale ed ambientale che stiamo attraversando, rappresentata attraverso un quadro d’interventi prioritari, sicuramente realizzabili nel periodo di validità del Piano e orientati a risolvere i problemi più urgenti della nostra comunità” (Ermes Severgnini, Rifondazione comunista), perché “garantisce un futuro armonico e vivibile alla nostra città costruito con metodo partecipativo” (Marco Erba, capogruppo Partito Democratico).

 

Il Popolo della Libertà ha espresso un giudizio nettamente contrario. Ha iniziato Fabrizio De Luigi affermando che “il PGT va contro il bene comune e i cittadini, premiando gli immobiliaristi. Una famiglia che volesse ampliare la propria villetta si troverebbe adesso in difficoltà, con i nuovi indici volumetrici”, poi ha aggiunto che “manca di idee sulle infrastrutture viabilistiche.” Ha fatto seguito Gianluigi Frigerio sostenendo che “nel PGT non c’è un’idea di città, col rischio che sia solo un distributore di vincoli e di volumi” e che “non affronta il tema della riqualificazione delle aree dismesse, della valorizzazione di Villa Alari e non parla dell’ospedale Uboldo.” Mario Oriani ha accennato alla difficoltà di “decriptare tutti i numeri del PGT, che nella sua documentazione è apparso di difficile lettura e consultazione”, a “una progettualità molto nascosta tra le righe” e ha sostenuto che “c’è stato un aumento della superficie residenziale” e rilevato che “sono stati mantenuti il PA1 (via Vespucci/Monza) e il PP1 (via Bassano)”. Decisamente più critico l’intervento del capogruppo del PdL, Giorgio Monti, per il quale “i Cernuschesi non possono vivere di sola erba verde e felicità, ma vivono anche di calli alle mane e di sudore”, rilevando, quindi, “la mancanza di servizi e incentivi alle imprese per restare o venire a Cernusco”; ha definito un sogno “pensare che l’ATM e il Comune di Milano ci costruiscano la stazione metropolitana della Melghera.”

 

Pur votando contro, hanno “auspicato l’apertura di un tavolo di confronto su alcuni temi (scuola, sport, imprese, graduatoria edilizia convenzionata …) per trovare possibili future convergenze i consiglieri Daniele Cassamagnaghi (Il Naviglio) e Ciro Angrisano (Lista Cassamagnaghi). Il primo ha sostenuto che “si costruisce troppo” e che “le schifezze sono state fatte prima del PGT attraverso il PP19 (via Masaccio), il PL64 (Ronco) e lo scambio delle ali di Villa Alari con un’area a standard in via Aquileia” e che “cinque scuole a Cernusco non servono, ce n’è una di troppo”. Si è poi chiesto che senso avesse la “soluzione di via Pasubio / Verdi” (in parte residenziale e in parte industriale/commerciale”, ha messo in guardia dal possibile impatto viabilistico che la possibilità di trasformazione in commerciale di parte della strutture produttive che ruotano attorno al Centro tessile sulla Padana potrebbe avere. Infine, citando la VAS (Valutazione Ambientale Strategica: un documento che accompagna il PGT), ha detto che “la scelta di innalzare il carico residenziale non sembra dettata da fenomeni demografici o sociali importanti quanto piuttosto dalla volontà di rispondere ad una domanda diffusa extracomunale e/o una istanza di crescita che trae ragioni da scelte di indirizzo prevalentemente  politico dell’amministrazione comunale.”   

Angrisano, pur giudicando positivo la previsione di nuove aree da destinare all’ampliamento del centro sportivo di via Buonarroti, ha anche sostenuto la necessità di decentrare parte delle strutture sportive, “senza fare cose faraoniche, ma cose piccole e funzionali”, in particolare nella zona verso Ronco. Ha invitato poi a valorizzate maggiormente l’impiantistica sportiva nelle scuole e nei parchi cittadini.

 

La Lega, invece, nella votazione finale si è astenuta perché ha rilevato, con Angelo Rocchi, aspetti positivi nel PGT:  “la qualità di alcune scelte ambientali, la difesa del territorio, l’eliminazione della gronda nord (strada di collegamento nord/ovest), il contenimento del consumo del suolo”. Ma ha anche aggiunto che si aspettava “più coraggio sulle aree di trasformazione”, in particolare per l’albergo Melghera, che in via Pasubio/Verdi “c’è una norma di difficile attuazione”, che in via Bassano c’è “una volumetria eccessiva”, che “è stata sottovalutata l’importanza strategica dell’area IPSIA di via Volta”, che mancano “una più incisiva valorizzazione turistica e culturale dell’asse del Naviglio” e indicazioni per l’ospedale Uboldo, in sofferenza per l’assenza di parcheggi.

Claudio Cogliati ha fatto una dichiarazione molto impegnativa per il suo partito affermando che “se andremo al governo della città cambieremo questo PGT solo per aumentare il verde e per ridurre la cementificazione. Diciamo: baste case a Cernusco!”. Rivolto agli amministratori comunali li ha accusati di essere “stati troppo indecisi, dovevate fare di più! Anche voi avete accettato un po’ di compromessi. Scommetto una pizza per tutti i consiglieri comunali che non metterete la prima pietra della nuova scuola prima che finisca il vostro mandato.”

 

A conclusione del dibattito, l’assessore all’urbanistica, Giordano Marchetti, con numeri alla mano, ha replicato alle accuse, in particolare del PDL, di voler costruire troppo, confutando questa tesi. Ha rivendicato la bontà della soluzione prevista per l’albergo Melghera (una parte da destinare a residenziale) “per cercare di dare una soluzione a questa struttura” inutilizzata dal 1990 e si è augurato “che nei prossimi mesi i consiglieri approfondiscano i contenuti del PGT. Ci aspettiamo collaborazione. Non è un PGT blindato. Non può essere modificata la sua struttura, ma possiamo ragionare sui contorni.” 

Il Sindaco, replicando brevemente agli intervenuti, ha affermato che “sostenere che dove ci sono dei diritti volumetrici derivanti dal vigente PRG si possano piantare margherite è prendere in giro i cittadini. Non è così! Non è fattibile! Mi sarebbe piaciuto, ma non è una strada percorribile.” Poi, rispondendo a diverse insinuazioni emerse nel corso degli interventi dei consiglieri di minoranza, ha detto che lo fa “sorridere quando si parla di presunti favori fatti a un operatore interessato alle aree dismesse. Questa amministrazione comunale non fa’ favori a nessuno. Ha fatto delle scelte politiche che si sono incrociate con una lettura del PGT che avevamo.”

 

Adesso ci sono sei mesi entro i quali cittadini e operatori potranno presentare le osservazioni al Piano, prima della sua approvazione finale. Tutta la documentazione relativa al PGT sarà disponibile e consultabile, per il pubblico, dai prossimi giorni. Anche noi aspettiamo di poterla presto esaminare.

Al momento ci limitiamo ad osservare, sulla base di quanto abbiamo potuto sinora leggere e ascoltare, che dal PGT adottato ci sembra emerga una nuova idea di città, ma con qualche criticità: alcune già evidenziate nel corso del dibattito in consiglio comunale, altre da approfondire nelle prossime settimane. Ma su questo ritorneremo senz’altro nelle successive note.

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 10 maggio 2010 

 

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