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HOME > La Nota della Settimana > Settimana 17°/2009

“Tempi difficili: occasioni per fortificare gli animi
e aprire nuovi orizzonti”

Nella giornata del 25 aprile, la comunità cristiana si è riunita a celebrare l’Eucaristia, alla presenza anche delle autorità civili e militari della città e dei rappresentanti delle associazioni d’arma e di volontariato, per ricordare e pregare, in modo particolare, per tutti coloro che sono caduti per la libertà, per la democrazia e per la difesa e la promozione della dignità di ogni persona. Una preghiera che si è allargata anche a coloro che sono stati colpiti dal terremoto e che stanno soffrendo a causa della crisi economica.

Il Prevosto, don Ettore Colombo, prendendo spunto dalle letture della Messa del giorno, ha ricordato che le vicende della storia non sono mai facili e lineari e che i tempi difficili sono diventati occasioni per fortificare gli animi e per aprire nuovi orizzonti. Uno di questi momenti è stato certamente quello della Resistenza e della lotta per la liberazione. 

Don Ettore, in conclusione della sua omelia, ha invitato i presenti a pregare “perché i gesti di tutti possano manifestarsi nei valori di cui oggi facciamo memoria” e lo ha fatto con una poesia di Dietrich Bonhoeffer, cristiano e pastore luterano ucciso nel campo di concentramento di Flossenburg il 18 aprile 1945, scritta attorno al luglio 1944 e intitolata “Cristiani e pagani”:

 

Uomini vanno a Dio nella loro tribolazione,
piangono per aiuto, chiedono felicità e pane,
salvezza dalla malattia, dalla colpa, dalla morte.
Così fanno tutti, tutti, cristiani e pagani.

 

Uomini vanno a Dio nella sua tribolazione,
lo trovano povero, oltraggiato, senza tetto nè pane,
lo vedono consunto da peccati, debolezza e morte.
I cristiani stanno vicino a Dio nella sua sofferenza.

 

Dio va a tutti gli uomini nella loro tribolazione,
sazia il corpo e l'anima del suo pane,
muore in croce per cristiani e pagani
e a questi e a quelli perdona.

 

I settimanali cattolici hanno scritto che “Più che sulle storiche divisioni delle parti val la pena di puntare proprio sul 25 aprile come inizio di un’era nuova, tesa ad affermare e a rendere sempre più reali la libertà e la democrazia”. In questo senso, “è festa di tutti, anche di quanti non parteciparono all’antifascismo e alla Resistenza, ma poterono poi usufruire dei valori maturati in quei movimenti, concretizzati nei principi della fondante Carta costituzionale” (Chioggia).

“Il 25 aprile è il simbolo del ritorno alla possibilità di praticare concretamente, quotidianamente, in modo personale e collettivo, la libertà”. Per questo “non è, e se lo è stato in passato non può più esserlo oggi, una festa per qualcuno e un lutto per altri. È un punto d’incontro per tutti i cittadini che riconoscono l’esercizio della libertà come fondamento imprescindibile della convivenza civile” (Cuneo)

Sulla giornata del 25 aprile in città c’è stata purtroppo la “macchia” degli atti di vandalismo compiuti al cippo di viale Assunta che ricorda l’uccisione di due partigiani cernuschesi. Mentre esprimiamo la nostra ferma e totale condanna per questi inqualificabili atti, rinnoviamo la nostra profonda e convinta gratitudine a tutti coloro che hanno combattuto per liberare l’Italia dal nazifascismo e per costruire la democrazia.

 

La scorsa settimana, venerdì 24 aprile, c’è stata una breve seduta del consiglio comunale, con solo due rappresentati delle opposizioni. Dopo l’approvazione di una mozione che ha espresso “parere contrario al disegno di legge sulle disposizioni in materia di sicurezza”, l’altro punto di rilievo è stata la decisione di adottare una nuova organizzazione del servizio degli asili nido comunali e del relativo tariffario.  

“Ci sembra importante - ha detto l’Assessore all’Educazione, Maurizio Magistrelli - modulare i servizi pubblici alla famiglia e alle persone in maniera sempre più flessibile e aderente alle loro reali necessità.”

Il sistema organizzativo degli asili nido comunali prevedeva sinora un’unica possibilità di iscrizione per le famiglie, con un solo orario prolungato dalle ore 7,30 alle ore 18,30. D’ora in avanti, ha detto ancora l’assessore, “da un unico modulo orario, spacchettando le varie combinazioni, si potrà scegliere tra otto diverse tipologie: considerando due orari ordinari - uno a tempo pieno, dalle ore 8,30 alle ore 16,30, e uno part-time, dalle ore 8,30 alle ore 13.00 - c’è la possibilità aggiuntiva di avvalersi di un pre-asilo e un post-asilo, consentendo così alle famiglie di articolare con maggiorare flessibilità l’iscrizione dei loro figli, in modo tale da rispettare maggiormente le loro esigenze.”

“Questa riformulazione modulare – ha concluso Magistrelli - ci permette di ridefinire le tariffe del servizio, rendendole anch’esse modulari e corrispondenti all’effettivo tempo di utilizzo. Ci sembra, soprattutto in questo tempo di crisi, poco giusto che una famiglia paghi il servizio intero quando la sua fascia di utilizzo è limitata. Il sistema tariffario prevede tariffe non proporzionali ma congruenti con il tempo effettivamente utilizzato. Questa significa che in alcune fasce di reddito assisteremo ad una cospicua riduzione delle rette massime, per il tempo più lungo; in tutte le situazioni di utilizzo ordinario (senza pre e post asilo) ci sarà una riduzione notevole delle tariffe; solo in alcuni casi limitati ci sarà un leggero aumento. Le riduzioni maggiori ci saranno per le famiglie che si trovano nelle fasce intermedie, che rappresentano circa il 70% degli utenti del servizio.”

La nuova impostazione ha trovato, almeno una volta, tutti d’accordo.  “È una novità positiva – per Ciro Angrisano (Lista Cassamagnaghi) - e apprezzo l’impegno dell’assessore, ma alcuni aumenti non li capisco.” L’altro esponente dell’opposizione presente, Frigerio Gianluigi (Popolo delle libertà), ha parlato di “proposta interessante e innovativa perché consente la libertà di scelta alle famiglie.”

Ermes Severgnini (Rifondazione comunista) si è detto soddisfatto perché la nuova organizzazione è la dimostrazione  che “anche il settore pubblico è in grado di offrire servizi veramente utili alle famiglie”.

Il Sindaco, Eugenio Comincini,  l’ha “giudicato un atto significativo che va incontro alle attese delle famiglie. Le politiche famigliari non sono solo quelle che erogano fondi ma anche quelle che riescono a definire i tempi dei servizi in funzione delle esigenze dei nuclei famigliari.”

Su questo non possiamo che essere d’accordo! Siamo, infatti, convinti che una seria politica a sostegno delle famiglie deve avere come obiettivi prioritari di azione i servizi per l’infanzia, una nuova politica abitativa, il lavoro - come ambito cruciale in grado di condizionare la famiglia e le sue dinamiche - e la conseguente necessità di armonizzazione dei tempi di vita.

 

Nel corso della stessa seduta, il Sindaco  - dopo aver comunicato che è stato stornato dal fondo riserva l’importo di 6.000 euro per finanziare la partecipazione del nostro Comune, insieme ad altri enti locali e società, ad un concorso per EXPO 2015 - ha comunicato che il progetto presentato e denominato  “CA.V.E. a Est” - è stato selezionato fra le proposte da sottoporre agli organizzatori dell’Esposizione Universale milanese.

L’iniziativa “C.A.V.E. a Est, un parco attivo tra Martesana e Villoresi” (questo il suo titolo completo, dove l’acronimo significa Campagna Ambiente Vivibilità Energia) del valore economico complessivo di circa 2,5 milioni di euro, è composta da quattro interventi: la realizzazione di una rete diffusa di piste ciclabili; la realizzazione di un sistema di bike sharing integrato; la realizzazione di un parco solare; il rimboschimento delle aree verdi del Parco delle Cave.

 

Un altro argomento interessante su cui riflettere ci è stato offerto, la scorsa settimana, da un articolo a firma Michele Salvati pubblicato sulla prima pagina del Corriere della Sera di martedì 21 aprile. L’economista, in sostanza, si è chiesto: perché la Chiesa non fa più carità e meno politica? La risposta è arrivata il giorno dopo dal cardinal Ersilio Tonini che, dalla pagine di Avvenire, ha affermato: la Chiesa non può essere ridotta a “erogatrice di opere buone”. Un tema che merita di essere ripreso e approfondito.

Buona settimana!

Carlo & Ambrogio

 

Cernusco sul Naviglio, 27 aprile 2009

 

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