CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > La Comunità > 15 Dicembre 2014

PADRE EMILIO FESTEGGERÀ CON I SUOI 300 BAMBINI
IL 40° DI MESSA

Padre Emilio Spinelli, missionario del PIME, da quasi quarant’anni in Bangladesh, ricorderà il prossimo 21 dicembre il suo 40° di ordinazione sacerdotale nell’attuale missione di Bhutahara.  

 

Padre Emilio fu ordinato sacerdote il 21 dicembre 1974 e celebrò la sua prima Messa nella nostra chiesa prepositurale domenica 22 dicembre, alle ore 17,30. La mattinata di quel giorno la dedicò interamente ai ragazzi di un orfanotrofio di Monza che lui amava molto e che lo contraccambiarono con la preghiera e l’affetto durante il suo cammino di preparazione al sacerdozio. Nello stile di padre Emilio, fu la richiesta al prevosto di allora, don Arcangelo Rossignoli, di fare “del giorno della prima Messa un momento di preghiera, in cui il centro è l’Eucaristia, che sono invitato a celebrare con tutti i cristiani: quindi un giorno semplice, autentico.” Il prevosto lo accontentò e scrisse: “un sacerdote è il più bel dono di Dio alla sua Chiesa, alle Missioni, alla parrocchia, al papà, alla mamma, al fratello missionario Sandro.”

Nel maggio 1975, padre Emilio partì per il Bangladesh. “Sono contento di partire – scrisse il nostro concittadino su Voce Amica di maggio 1975 - perché questo lo  ritengo un fatto decisivo e importante per il quale mi sono preparato per parecchi anni, ma non faccio del mio ‘andare’ un fatto personale, perché ogni volta che uno va in ‘Missione’ esprime una delle dimensioni fondamentali della comunità cristiana. Questa comunione con voi la sento forte perché è nella comunità che ho trovato la voce di Dio attraverso l’esempio e la parola della ‘buona gente’ che vive con coraggio e coerenza la fede di Cristo” Poi aggiungeva: “vado in Bangladesh per aiutare quella giovane Chiesa a crescere; a condividere la situazione dei nostri fratelli vittime dell’egoismo; ad aiutare quella gente a credere nella speranza; lavorerò per la fratellanza portata da Cristo.”

E così da quasi quarant’anni padre Emilio, pur passando da una missione all’altra, è sempre rimasto in Bangladesh.

In festa con i suoi trecento bambini - Padre Emilio ha trascorso alcuni mesi con noi nella scorsa primavera, per un meritato periodo di riposo. Poi vi è ritornato brevemente in ottobre, purtroppo per un lutto famigliare: la morte della sorella più giovane. Il prossimo 21 dicembre ricorderà il suo 40° di ordinazione sacerdote nella sua missione in Bangladesh. Ai fedeli della nostra comunità riuniti, lo scorso 21 giugno, a celebrare  l’Eucaristia, aveva detto: “Parto per il Bangladesh. Parto contento perché so che mi stanno aspettando per continuare a camminare insieme. Parto, ma non dimentichiamoci!” Noi non lo dimentichiamo e siamo felici perché a festeggiarlo, ne siamo convinti, per questo importante traguardo della sua vita sacerdotale, ci saranno i suoi bambini, con tutta la loro carica di gioia e spontaneità.

Appello alla generosità - In quella stessa Messa, padre Emilio ha lanciato ai cernuschesi un appello alla generosità per dotare la sua nuova comunità, sempre in Bangladesh di una sala da pranzo, di cui ora è sprovvista.  Nella mia missione, ha spiegato padre Emilio, “si condivide tutto quello che c’è. Ben poco! Non si spreca nulla. E questo è una cosa molto bella.” Una sala da pranzo che intende essere “un gesto d’amore per dare speranza ai bambini. Così da poter dire, tutti insieme, ogni giorno ‘Padre nostro dacci oggi il nostro pane quotidiano’. Una preghiera da recitare non solo in chiesa, ma da tradurre in scelte concrete di vita.” Un appello alla generosità dei cernuschesi, anche come segno di gratitudine e in ricordo del quarantesimo di ordinazione sacerdotale.

Ultime notizie dalla sua Missione - Sul sito della Fondazione Pime, si può leggere l’ultima lettera inviata, a fine novembre, da padre Emilio “a tutti gli amici del sostegno a distanza dei bambini” della sua missione di Bhutahara. “Un abbraccio e un augurio di Buon Natale. Ci sia per tutti voi la gioia dell'accoglienza, dell'esultanza per la luce che il Signore manda ancora in mezzo agli uomini”. Poi aggiunge: “qui in missione vivono con noi oltre 300 bambini, dall'asilo alle scuole medie. Le strutture che li ospitano, sono ridotte all'essenziale, ma ammirevoli sono la generosità e l'entusiasmo con cui ogni bambino contribuisce alla vita del boarding. Ciascuno di loro ha un piccolo lavoro da fare ogni giorno,” Quindi precisa: “ci sono ancora tante cose importanti da realizzare, ma quella più urgente è uno spazio, dove poter mangiare tutti insieme, anche i giorni di pioggia, e che serva anche da spazio per celebrare i tanti momenti festosi durante l'anno. I soldi per realizzare questa struttura non ci sono ancora del tutto. Speriamo nella Provvidenza. E questa struttura la chiameremo Cana, perché il Signore non ci faccia mai mancare la sua gioia.”

Chi vuole aiutare padre Emilio può farlo collegandosi al sito www.pimemilano.com (cliccando poi su “dona online”). Le erogazioni fatte sono fiscalmente deducibili.

E noi? “Un nuovo missionario è con noi – scriveva il Gruppo Missionario della Parrocchia Santa Maria Assunta nel gennaio 1975 su Voce Amica, riferendosi a padre Emilio - però sempre sul piede di partenza. Cosa può farci pensare questo suo andare agli ‘altri’? Quali interrogativi rivolgiamo alla nostra coscienza? Perché guardando la nostra società c’è da chiedersi se siamo veramente evangelizzati? Siamo dei veri testimoni? È calato in noi il messaggio di Cristo ‘amatevi gli uni e gli altri come io ho amato voi?’ Riflettiamo verifichiamoci e vediamo di rispondere.” Questi sono gli stessi interrogativi che ancora oggi, guardando riconoscenti e ammirati alla testimonianza di padre Emilio, dobbiamo porci.

Cernusco sul Naviglio, 15 dicembre 2014

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01    Best View:  800x600  IE 6