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“I SEGUACI DI GESÙ CAMMINANO CON LUI” 

La prima Via Crucis della Quaresima 2014 è partita dalla cappellina di San Rocco, all’inizio di via Don Sturzo, per arrivare al Santuario della Madonna Addolorata.  Con la Via Crucis “dobbiamo imparare a fissare i nostri sguardi su Gesù, a camminare con Lui, a fermarci dove si ferma Lui e a relazionarci gli uni gli altri come si relaziona Lui.” 

 

Il cammino della Via Crucis quale significato ha? “Seguire Gesù è il cuore della vita cristiana. Non esiste nulla di più importante e decisivo del camminare con Lui”: è stata la risposta di don Luciano Ghezzi, che al termine della prima Via Crucis di quest’anno ha tenuto la meditazione conclusiva nel Santuario di Santa Maria.

Don Luciano, ricollegandosi al Vangelo di Luca (9,51-62), ha poi delineato i tratti essenziali dei seguaci di Cristo, cioè di “coloro che accettano di staccarsi da tutto il resto per seguire davvero solo Lui.” Ma prima ha posto un’altra domanda: «Quale relazione vogliamo stabilire con Gesù, noi che ci diciamo cristiani? Al discepolo che dice ‘Ti seguirò ovunque tu vada’ – ha osservato don Luciano - Gesù risponde ‘il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo’»

“Seguire Gesù – è convinto don Luciano - è tutta un’avventura. Non c’è nulla di sicuro. Non c’è successo, non c’è guadagno economico o politico, non c’è benessere. Seguire Gesù è vivere un cammino, non essere mai fermo, non adagiarsi, non cercare un falso rifugio nella religione.”

E poi ha aggiunto: “la cosa migliore che può accadere ad una comunità cristiana è di non avere mire di benessere, politiche, di potere di qualsiasi genere, di dominio. Questo è ciò che purifica la nostra fede e ci spinge ad avere fiducia in Lui e solo in Lui.”

Un’altra sottolineatura: “nulla deve ritardare la decisione di annunciare il regno di Dio e la sua giustizia. Questa è la cosa più urgente. Nessuno si deve trattenere e frenare.” E ancora: “uno che prima di seguirlo vuole congedarsi da quelli di casa sua non è adatto al regno dei cieli.” Gesù dice infatti che “nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto al regno di Dio.”

Don Luciano ha, infine, invitato ciascuno dei presenti a domandarsi “nel profondo del cuore se è oppure no un seguace di Gesù. I seguaci di Gesù sono coloro che camminano con Lui, che lo tengono sempre davanti ai loro occhi, che si fermano dove Lui si ferma, che vanno dove va Lui e che stanno sempre con Lui.” Per poi concludere, ricordando che “il nostro camminare, questo nostro pellegrinaggio simbolico che noi facciamo attraverso la Via Crucis, significa che i nostri occhi  sono fissi su di Lui, o meglio dobbiamo imparare a fissarli su di Lui , a camminare con Lui, a fermarci dove si ferma Lui e relazionarci gli uni gli altri come si relaziona Lui.” 

Sulla via del ritorno a casa, ecco subito l’incontro con una difficile realtà di oggi: un gruppo di ragazzotti, poco più che adolescenti, sul ponte di viale Assunta, mentre scolano bottiglie di birra o di qualcosa altro e sembrano azzuffarsi tra di loro, bestemmiano a gran voce. Un’evidente provocazione: che fare?

 

L’appuntamento per la prossima Via Crucis è per venerdì 21 marzo, alle ore 21,00, ai giardini pubblici di via Naviglio, a Ronco, con arrivo alla chiesa della frazione.

 

Cernusco sul Naviglio, 17 marzo 2014

 

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