STAND
FESTA DELLA COOPERAZIONE – SETTEMBRE 2003
GOOD
MORNING, INTERMEDIA !!!
L’idea,
l’intuizione è di quelle destinate a lasciare il segno.
Intermedia
nacque dal prendere coscienza di nuove povertà emerse e rilevate all’interno
(e anche all’esterno) della nostra comunità, prese corpo grazie alla passione
di alcune persone che avevano a cuore altre persone.
Si
chiama SOLIDARIETA’.
Se
l’impresa parve “titanica” allora, con il passare degli anni, con il
modificarsi della società e quindi del mondo del lavoro, essa si fece, giorno
dopo giorno, sempre più complessa e difficile.
Intermedia
ha sempre cercato di essere “ponte” tra il disagio, l’emarginazione
(lavorativa e poi, di conseguenza, sociale)
di tanti e il raggiungimento di una situazione di “normalità” in cui
la persona, grazie al lavoro, riesce a
trovare (o a ri-trovare) il suo proprio ruolo nella comunità.
Questo
cammino è sempre stato percorso insieme, faticosamente, ma spesso con un esito
positivo.
Oggi,
sconvolgendo anche le situazioni più consolidate,
anche il mondo del lavoro che definiamo “tradizionale”, soffre di una
preoccupante precarietà.
L’area
dell’emarginazione e dell’incertezza, anzichè ridursi, inizia a lambire
persone, famiglie che fino a ieri non avrebbero mai pensato che ciò potesse
accadere.
Il
mercato del lavoro, dimenticando alcune delle regole basilari della propria
esistenza, si avvita sempre più pericolosamente in una spirale di “follia”:
lavorare di più per aumentare il profitto all’infinito, chiedendo prodotti di
qualità, pronti in pochissimo tempo e a poco costo.
E
così la concorrenza diventa necessariamente feroce perchè gli spazi sono
ridottissimi e tutto è tirato al massimo.
Resta
sul mercato chi è più forte.
In
questo scenario, l’uomo è ridotto a poco più di
un ingranaggio, ad una variabile del sistema produttivo.
Una
cooperativa come Intermedia diventa, per un sempre maggior numero di persone,
l’ultima spiaggia e non più il ponte o il trampolino di lancio verso nuove
opportunità.
Questa
“involuzione” del mercato rischia, come accade già anche alle aziende
“tradizionali”, di soffocare le
realtà Cooperative, che spesso vengono abbandonate al loro destino, proprio
perchè danno lavoro alle “persone invisibili”, quelle che pochi considerano
e molti non gradiscono all’interno del processo produttivo.
E
per chi lavora in queste realtà, qualora esse chiudessero, è praticamente
certa la condanna all’espulsione dal mondo del lavoro e all’emarginazione
sociale.
Intermedia,
nonostante questa situazione, sta andando controcorrente, incentrando la sua
attività produttiva proprio su quei soggetti considerati “svantaggiati” ed
investendo in tecnologia per garantirsi un futuro: è una scelta ardua che
richiede grandi sacrifici a tutti, specie ai Soci-lavoratori.
Come
potete ben vedere da quanto abbiamo qui esposto, Intermedia nel corso degli anni
è passata da un’attività prevalentemente manuale ad una fortemente
automatizzata, per conseguire i seguenti obiettivi
·
Rendere
il lavoro meno faticoso e più redditizio
·
Proporsi
in nuove nicchie di mercato e acquisire nuovi clienti
·
Elevare
il livello di professionalità dei nostri Soci-lavoratori, rendendoli più
qualificati e quindi pronti ad un salto di qualità, anche in altre aziende
E’
una scommessa che si è rinnovata ogni mattina, per 20 anni, e ad oggi è stata
sempre vinta.
Eppure
questo risultato positivo non ci offre nessuna garanzia per il futuro, non ci
permette mai di “riposare sugli allori”.
E’
su questo che è necessario vigilare.
Il
mondo della Cooperazione è una realtà tanto vasta, radicata e significativa,
quanto delicata.
Questa
realtà testimonia “concretamente” che è possibile lavorare, produrre pur
non avendo come unico punto di riferimento la “logica del profitto” e “dei
numeri”.
I
soggetti della Cooperazione operano attivamente tutti i giorni perchè si
affermino principi quali quello della responsabilità sociale anche
nell’attività produttiva e commerciale e quello della solidarietà che
permette di far emergere e valorizzare quelle potenzialità e quelle ricchezze
che anche chi è emarginato può ogffrire alla comunità in cui vive.
Questa
sfida coinvolge apertamente, chiaramente anche le Amministrazioni locali perchè,
è cosa facilmente verificabile nel quotidiano, le realtà della Cooperazione
sono una risorsa irrinunciabile nella costruzione di una città a misura
d’uomo.
Guido
Brovelli
Presidente
Cooperativa Intermedia
Cernusco,
18.09.03