AVVENIRE DICEMBRE 2002 

“Desidero, perciò, riaffermare con convinzione che il diritto al lavoro va tutelato e promosso senza lasciare nulla di intentato: che ne è, infatti, dell’uomo, se l’uomo perde il suo lavoro ?” (Arcivescovo Dionigi Tettamanzi)

E’ storia dei nostri giorni.

L’esclusione dal mondo del lavoro è una delle più terribili forme di emarginazione presenti nella nostra società.

Questa emarginazione è resa ancora più drammatica, a volte definitiva, se la persona vive un disagio o una forma di handicap.

Partendo da questa considerazione, accogliendola come una sfida ed una “provocazione cristiana”, vent’anni fa un gruppo di generosi e lungimiranti cernuschesi, fondarono la Cooperativa Sociale Intermedia.

“La Coop.va Sociale Intermedia, nell’intento di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana ed alla integrazione sociale dei cittadini, ha lo scopo di creare occasioni di lavoro, produttivo e di servizi, finalizzate all’inserimento di persone svantaggiate e alla creazione delle premesse necessarie per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro”  (art. 4; Statuto della Coop.va).

Dopo aver dato una risposta concreta, per anni a tantissime persone, la Cooperativa entra in un momento di grave crisi, legata anche al difficile momento congiunturale, economico e produttivo, che colpisce la nostra società.

Diciotto mesi fa, don Luigi Caldera, prevosto di Cernusco sul Naviglio, si lancia nel disperato tentativo di non lasciar morire Intermedia, raccogliendo intorno a sé un gruppo di volontari, sensibilizzando il “privato-sociale” e le istituzioni pubbliche.

Oggi la Cooperativa, seppur impegnata quotidianamente in tante situazioni di fatica e difficoltà, è vitale, solida e conta 23 dipendenti regolarmente assunti, una dozzina di collaboratori (Co.Co.Co.) e 6 borse di lavoro provenienti da Comuni e ASL.

Partendo dalle personali capacità dei lavoratori impiegati,  è stato sviluppato un nuovo progetto che consiste nel creare due linee di produzione diversificate e sinergiche.

Una di queste permette l’inserimento di soggetti svantaggiati in un ciclo produttivo dove il lavoro viene svolto con operazioni manuali o semimanuali e questo comporta l’acquisizione di lavori semplici, non faticosi, dove la resa economica non risulta la massima priorità; si tratta invece di concentrarsi sulla singola persona, conoscerla, rispettare i suoi tempi, valorizzare le sue potenzialità per ridurre, laddove sia possibile, questo “disagio” o quanto meno creare una situazione ambientale e relazionale che permetta alla persona di vivere serenamente la sua dimensione lavorativa in un ambiente protetto.

L’altra linea tenta di rispondere in maniera adeguata, alle sempre più esigenti richieste del mercato, puntando sull’automazione del processo e sulla specializzazione del personale.

La sua funzione, oltre a quella di rappresentare il “core business” aziendale e quindi di bilanciare i conti economici, assume due valori particolarmente significativi: creare percorsi di inserimento nel mondo del lavoro per persone normodotate o con difficoltà personali temporanee e di fatto, con questa presenza, creare un’integrazione tra le persone che in Intermedia lavorano, per evitare il rischio di trasformare l’azienda in un ambiente chiuso, privo di stimoli e di prospettive.

E’ proprio questa la peculiarità di Intermedia, il significato stesso del nome che è stato scelto al momento della sua fondazione: creare dei percorsi di riqualificazione e di avviamento professionale, che offrano ai nostri soci lavoratori la possibilità di proseguire la propria esperienza lavorativa anche in altre aziende, ma soprattutto che permetta l’affermazione della loro dignità personale e l’offerta del loro contributo alla società in cui vivono.

Ritenendo quindi che le persone che lavorano con noi sono un patrimonio umano  da valorizzare, sono donne e uomini che hanno qualcosa da dare alla nostra città, stiamo lavorando con enti locali ed associazioni territoriali al fine di studiare e realizzare progetti di collaborazione che si sviluppino in questo senso.

E’ infatti per noi irrinunciabile la valorizzazione di quel progetto di rete, di quel disegno più ampio di azione comune e solidale, che sta alla base delle motivazioni che ci hanno portato ad impegnarci con la nostra Cooperativa e che ha lo scopo non solo di creare benefici per i nostri soci ma di procurarne all’intera collettività.

Diventa così possibile che Intermedia sia patrimonio comune della nostra città, sia offerta di opportunità lavorative, di reinserimento professionale ma ancor prima luogo di incontro, di conoscenza  e relazione.

Per i dipendenti di Intermedia questo significa nuovi orizzonti e nuove prospettive, mentre per noi amministratori è una base solida su cui rilanciare nuovi progetti e nuovi investimenti, nel tentativo di creare nuove offerte di lavoro, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.

Così davvero, le persone impiegate in Cooperativa potranno trovare le condizioni ottimali per essere loro stessi artefici del proprio futuro !

Va infine evidenziato, ancora una volta, come la realizzazione di questo progetto, si stia rendendo possibile anche grazie al generoso sostegno economico di sponsor privati, alla collaborazione e alla sensibilità dimostrata dall’Amministrazione Comunale e all’incredibile gara di solidarietà che si è scatenata a fronte della nostra richiesta di collaborazione: associazioni cattoliche e laiche, gruppi, oratori, singoli cittadini, ci sono vicini e ci sostengono, ognuno secondo le proprie capacità e disponibilità.

E’ questo uno dei risultati più agognati: Intermedia per vivere  non può appartenere solo agli “addetti ai lavori” ma a chiunque sia pronto a “farsi prossimo” a questa realtà.

Con queste persone (i soci-lavoratori, i volontari), a fianco di associazioni, cooperative, istituzioni pensiamo si possa iniziare a credere veramente ad un cambio di mentalità, ad un diverso stile di vita che non si accontenta più del buonismo, della carità, ma che chiede un impegno concreto, un’investimento da parte di tutti per migliorare la qualità della vita della nostra città, generando una nuova cultura della solidarietà.

“…auspico, infine, che tutti coloro che lo possono e lo devono si attivino da subito e con coraggio e lungimiranza, mettendo in modo le più autentiche risorse della solidarietà” (arcivescovo Dionigi Tettamanzi).

La strada è aperta, il percorso tracciato: si tratta di proseguire con intelligenza, responsabilità, fiducia e coraggio questo nuovo cammino.

 

Guido Brovelli-presidente di Intermedia

 

Cooperativa Intermedia (onlus) – Via Pasubio, 4 – 20063 Cernusco s/N – tel. 029231659 – fax 029231703

(per eventuali donazioni c/c Credicoop Lombardo n° 12277 ABI 08214  CAB 32880)