PUNTO DI NON RITORNO
Lettera aperta alla città
A Luglio andrà in scadenza il mandato dell'attuale Consiglio di Amministrazione
della Cooperativa Intermedia ed è giusto e necessario fare il punto della
situazione.
Una prima considerazione personale: se tre anni fa mi avessero garantito il
raggiungimento degli obbiettivi affidatici, sarei stato più che soddisfatto.
Oggi, purtroppo, questo non può più bastare.
Per capirci meglio, faccio un passo indietro.
Don Luigi, ispiratore e principale sostenitore del progetto "salviamo
Intermedia" per tutto ciò che rappresentava e prometteva, aveva chiesto
tre cose:
* Scongiurare la chiusura della Cooperativa nelle condizioni in cui si trovava
nei primi mesi del 2001
* Normalizzare, razionalizzare, riorganizzare tutte le attività di Intermedia,
rendendola perfettamente in linea con la legislazione vigente e perfezionare
tutte le posizioni inerenti ai Soci Lavoratori
* Rilanciare, con un piano di investimenti mirato, l'attività produttiva,
cercando di raggiungere una propria autonomia finanziaria.
Dopo soli 18 mesi i primi due obbiettivi erano pienamente raggiunti (certificati
dai nostri bilanci sociali e dai numerosi controlli che la Cooperativa ha
brillantemente superato, non ultima l'ispezione della Guardia di Finanza di
Settembre 2003) ed il terzo lo era per la parte relativa al piano di
investimenti già in fase avanzata (conclusosi compiutamente con l'acquisto
dell'ultima macchina nel Novembre 2003) e per il progetto di formazione
professionale di alcuni Soci lavoratori (corso informatico, avviamento all'uso
dei nuovi macchinari).
Ovviamente questo splendido risultato non può essere attribuibile ai soli Soci
lavoratori e al CdA, ma a uno sforzo collettivo che ha visto interagire in modo
corale, sponsors privati, Amministrazione Comunale, Associazioni e numerosi
volontari.
Purtroppo le conseguenze di una crisi dai contorni tanto ampi quanto
indefinibili e incontrollabili, figlia di un concorso di ragioni che hanno preso
l'avvio dalla sfavorevole congiuntura internazionale che si è ancor più acuita
dall' 11 Settembre in poi, piano piano hanno raggiunto anche la nostra piccola
realtà e l'hanno stravolta.
Il 2003 è stato l'anno più difficile.
Assestata l'azienda, rodata la nuova linea di produzione automatizzata,
Intermedia era pronta al rilancio.
Invece all'inizio anno è sopraggiunta la paralisi delle commesse di lavoro, si
è avuta una (fisiologica) diminuzione del numero dei volontari, è venuto meno
il sostegno da parte del Comune e tutto questo ha messo in grave sofferenza la
Cooperativa.
Nonostante ciò, grazie al generoso aiuto di alcuni privati, che hanno percepito
la difficoltà del momento e che ci sono restati accanto, unitamente ai
sacrifici dei Soci lavoratori e dei volontari, siamo riusciti a chiudere l'anno
con un bilancio sostanzialmente in pareggio e con i conti in ordine verso i vari
Istituti e i Clienti/Fornitori.
Ma se pensavamo che questo lungo periodo di recessione fosse alla fine e con
esso le nostre fatiche, siamo stati pesantemente smentiti da un inizio di 2004
disastroso, dove la situazione è ulteriormente peggiorata.
E il quadro si è fatto ancor più fosco considerando ciò che sta avvenendo in
Cernusco: alcune aziende sono in difficoltà, le Cooperative sociali sono in
affanno (La Proposta ha chiuso, Nibai sta vivendo come noi un periodo
travagliato) e la richiesta, i bisogni aumentano e si diffondono, tanto è vero
che sempre più spesso si presentano a cercare lavoro in Intermedia
residenti cernuschesi, giovani e meno giovani, padri o madri di famiglia,
comunque per lo più persone che non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro
o che ne sono state espulse e non riescono a riaccedervi.
Proprio dall'osservazione di questa realtà nuova e preoccupante , nasce la mia
convinzione che questa nostra Cooperativa non abbia esaurito il suo significato,
anzi si trovi a svolgere un ruolo delicato ed importante in questo preciso
momento storico.
Questa convinzione è sostenuta anche dai dati che raccontano di una storia
lunga 20 anni, nella quale Intermedia ha saputo dare una risposta concreta ai
problemi di oltre 300 persone (e questo rafforza in me l'idea che l'intuizione
dei soci-fondatori si è rivelata nel tempo addirittura profetica).
Attualmente la Cooperativa continua ad offrire la certezza di un lavoro stabile
a 24 Soci lavoratori e ospita 7 persone in borsa lavoro (4 Asl, 1 Cooperativa
Punto d'incontro e 3 Comune di Cernusco).
In questi due anni e mezzo, altre 16 persone sono passate da Intermedia per poi
approdare ad altri posti di lavoro: stranieri che avevano bisogno di essere
regolarizzati, soggetti che faticavano ad entrare nel mondo del lavoro,
lavoratori che avendo perduto il loro posto rimanevano emarginati dal ciclo
produttivo, uomini e donne che a causa di problemi di salute venivano esclusi da
esso, giovani alla ricerca del primo impiego.
Oltre ad essi, anche molte persone in borsa lavoro, di cui 5 sono poi state
regolarmente assunte.
Inoltre, in accordo con il proprietario dell'immobile (la Coop. Constantes
Solidarietà), Intermedia ha reso disponibili spazi abitativi per scopi sociali,
offrendo una soluzione concreta alle difficoltà di 5 famiglie.
Infine la Cooperativa, che ha sempre cercato di restare aperta ed attenta alle
emergenze segnalate dalla città, sta studiando un nuovo progetto di
accoglienza, in stretta collaborazione con Associazioni locali, Caritas ed
Amministrazione Comunale (con la quale va segnalata una provvidenziale ripresa
di dialogo con dichiarate prospettive di sostegno concreto ed una logica di
partnership).
Purtroppo, nonostante la buona volontà, l'impegno e i risultati raggiunti, la
situazione resta critica e il futuro sempre più incerto.
Torniamo a parlare di quel terzo obbiettivo, solo parzialmente raggiunto, quello
relativo alla autonomia delle risorse finanziarie; oggi Intermedia, e lo
dichiariamo senza remore, in questa difficile situazione congiunturale non
riesce a far fronte a tutti gli oneri derivanti dalla sua gestione, proprio
perchè trattasi di una azienda dalle caratteristiche "particolari e
speciali".
Può quindi Intermedia restare da sola di fronte a così tante pressanti
richieste di aiuto e a difficoltà tanto gravi ?
Alla scadenza di questo CdA, chi proseguirà tale opera ? con
quali prospettive ? con quali partners ? con quale
sostegno e ruolo da parte di eventuali sponsors ed enti locali ?
L'ottica con cui ha lavorato questo CdA uscente, non è stata quella di chi è
padrone della Cooperativa ma di chi la amministra per conto di altri.
E mi chiedo: per conto di chi, si dovrebbe proseguire ?
Certamente per conto dei Soci lavoratori e dei Soci volontari/sostenitori.
Ma oggi questo non è più sufficiente.
Oggi è la città che deve domandarsi se considera ancora Intermedia una
risorsa, una ricchezza su cui puntare ed investire.
E dato il tipo di realtà (lo sanno bene Comune e sponsors che vedono
regolarmente i nostri conti economici), investire su una realtà produttiva
oggi, significa impegnare molte risorse ed accettare anche dei rischi.
Sarebbe quindi farisaico, nascondere o anche solo minimizzare la criticità
della situazione: oggi Intermedia è sul filo del rasoio, in balia di un mercato
instabile e selvaggio, ma è ancora in buona salute.
Si tratta di decidere, "insieme", "subito", aprendo un
tavolo comune sul suo futuro.
Oppure abbandonarla al proprio destino, o anche solo rimandare ogni decisione in
merito, avviando così una nuova fase di declino che condurrebbe o alla chiusura
o ad un drastico ridimensionamento delle sue attività produttive e delle sue
potenzialità sociali.
Sono convinto che Cernusco, i suoi cittadini, la sua Amministrazione, abbiano la
sensibilità, l'interesse, le capacità, le risorse per continuare a sostenere
il cammino di questa Cooperativa.
Intermedia si è dimostrata pronta a mettersi in gioco a tutto campo per
rispondere alle richieste della città: qual'è ora la risposta della città a
fronte di questo appello ?
Cernusco, 16.04.2004
Guido Brovelli
Presidente Coop.Intermedia