Intermedia, racconto di un volontario

 

7 aprile 2006: volevo festeggiare il compleanno dell’amico Ermanno, ma da festeggiare c’era ben poco. Quel giorno tutti e due abbiamo partecipato all’assemblea che ha portato alla messa in liquidazione della cooperativa Intermedia, lui come socio e membro del consiglio di amministrazione, io come semplice socio volontario.

In questi anni ho condiviso con Intermedia una speranza. La speranza che ogni singola persona possa essere messa nelle condizioni di poter lavorare per le sue potenzialità e non per quello che è in grado di produrre.

Intermedia ha dato questa possibilità a tanti, anche a chi, considerato diversamente abile, dopo aver bussato a tante aziende “normali”, solo in Intermedia ha trovato chi dava ascolto o risposte alle sue difficoltà. Tante persone straniere senza il permesso di soggiorno, quasi a dire “senza permesso di vivere”, sono state messe in regola grazie alla cooperativa. Le case sopra la cooperativa sono state assegnate a famiglie in difficoltà economiche. Una cooperativa, oserei dire, profetica.

 

Un’ esperienza, questa, che dice come nella città debba essere garantito ad ognuno il diritto ad una casa, ad un lavoro, ad una solidarietà che non sia solo carità, bensì strutturazione concreta e programmazione politica di luoghi, di idee che diano pari dignità anche a chi ha meno possibilità.

 

Con Intermedia ho vissuto ore serali di volontariato, la festa del mio 40esimo compleanno, la gestione della pista di pattinaggio e degli eventi “music on ice”, come Henry Olama, camerunese, che cantava in pieno inverno sotto la neve in Piazza Unità d’Italia. Da non crederci ora!

 

Si è constatato come a Cernusco l’assessorato ai servizi sociali è l’ultimo degno di considerazione da parte dell’interesse dell’amministrazione comunale. Altrimenti, come leggere che in quattro anni di governo della città, ben quattro assessori si siano succeduti?

In questi giorni, e anche nei giorni di chiusura di Intermedia, il tema dominante in città è stato ed è l’urbanistica. Quasi che tutto si risolva lì.

Torniamo a portare la persona al centro della città, con i suoi bisogni e anche il mattone sarà il benvenuto se farà parte di una crescita armonica di Cernusco.

 

Forse più che un assessorato ai servizi sociali, luogo di soluzione delle emergenze, occorrerebbe un assessorato ai “Servizi alla Persona”, delegato a coordinare tutte le istanze urbanistiche, culturali, sportive, di istruzione, di sicurezza, di trasporti, ecc…. riferendole alla crescita delle persone: cittadine e cittadini.

Allora forse Intermedia sarebbe sopravissuta, perché la città si sarebbe fatta carico di gestire un luogo necessario per lo sviluppo umano di chi trovava un’opportunità di inserimento nel mondo del lavoro.

 

Sogno un Sindaco che vuole e riesce a mantenere ad interim, non l’urbanistica, bensì l’assessorato “Servizio alla Persona”, così che non possa più accadere che una realtà, come quella di Intermedia, che chiedeva all’amministrazione la condivisione di un nuovo progetto sociale, sia “dimenticata” o non presa in benché minima considerazione, magari per la semplice leggerezza di qualche politico o burocrate di turno.

 

Intermedia poteva essere per la città un “fiore all’occhiello”, un luogo concreto di crescita, di sviluppo e di formazione- lavoro. Ciò che rimane è un’esperienza positiva per tutti coloro che l’hanno appoggiata e vissuta.

Ma rimangono, anche, alcune persone a spasso per la città, che reclamano un luogo a loro scippato.

 

Oggi Intermedia, domani speriamo, non sia il turno di altre cooperative, come Il fiore.

 

Claudio Gargantini