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SCOLA: “CREARE UNA CULTURA DELL’INCONTRO”

 

«Gesù viene a noi – ha detto il nostro Arcivescovo - come Luce delle genti che svela i segreti di molti cuori» e chiama a «essere testimoni di un modo nuovo e diverso di vivere.»

 

 

È l’incontro «il metodo - cioè la via pri­vilegiata - con cui la gioia del Signore si dilata nello spazio e nel tempo». «Ma questo incontro che cos’è? Non è una buona intenzione né un ri­chiamo astratto» ha detto il nostro arcivescovo, cardinale Angelo Scola, lo scorso 2 febbraio, nell’omelia della Messa celebrata per la 19a Gior­nata della vita consacrata, nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano.  

 

«L’in­contro è un evento che cambia la storia – la mia, la tua; la storia del popolo santo di Dio, la storia della famiglia umana», perché il Signore che si fa incontro a noi è «segno di contrad­dizione» che «ci scuote dal torpore delle abitudini», anche quelle della nostra «pietas», e chiama la nostra li­bertà «al compimento, alla santità, alla gioia, attraverso la ferita del cam­biamento: attraverso la conversio­ne». Nell’incontro allora «non c’è nul­la di sentimentalistico; non c’è buo­nismo; non c’è religiosamente cor­retto. Incontro è luogo di verità. È luo­go dello sguardo vero di sé nel para­gone con lo sguardo vero dell’altro». «In un tempo come il nostro, soprat­tutto nella cultura occidentale, così caratterizzata da vertiginosi cambia­menti, da scoperte tecno-scientifi­che strabilianti, ma anche – ha sottoli­neato Scola - agitato da inquietudini sociali molto profonde, da fatiche e difficoltà nell’incontro con altre reli­gioni, popoli, culture, etnie, Gesù vie­ne a noi come Luce delle genti che svela i segreti di molti cuori» e chia­ma a «essere testimoni di un modo nuovo e diverso di vivere gli affetti, il lavoro, il riposo, il dolore, il male, l’e­ducazione, la giustizia. Gesù viene a noi come principio di umanesimo nuovo».

 

Combattere la «cultura dello scontro» nella quale oggi sia­mo immersi «creando in­cessantemente con la nostra fede una cultura dell’incontro». Ecco la sfi­da che attende i cristiani, ha evidenziato il cardinale Scola citando pa­pa Francesco. Non c’è alternativa, per chi sa che «la fede è un incontro con Gesù, e noi dobbiamo fare la stessa cosa che fa Gesù: incontrare gli al­tri».

 

 

Cernusco sul Naviglio, 9 febbraio 2015

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