SCOLA: DALLE
ISTITUZIONI
SCARSA RILEVANZA ALLA FAMIGLIA
La
mancata adozione nel nostro Paese, come invece è avvenuto in
altre nazioni europee, di politiche familiari adeguate, l’invito
a evitare la strada del conflitto sociale per assumere la
responsabilità comune di edificare vita buona e buon governo, la
tragedia della fame che colpisce milioni di persone soprattutto
nel Sud del pianeta sono state al centro delle riflessioni del
nostro Arcivescovo nell’ultimo giorno dello scorso anno.
«Senza
voler in alcun modo sottovalutare gli affetti spesso feriti di
padri, madri e, soprattutto figli, è doveroso richiamare -
anzitutto la nostra Chiesa ambrosiana - a promuovere
energicamente il bene ecclesiale e sociale della famiglia
fondata sul sacramento del matrimonio tra un uomo e una donna,
come legame stabile ed aperto alla vita. Nel nostro Paese un
freddo gelo demografico denota, e dobbiamo avere il coraggio di
dirlo, la scarsa rilevanza che le Istituzioni danno alla
famiglia. Non sono mai state adottate, come invece è avvenuto in
altri Paesi europei, politiche familiari adeguate. Accogliamo
l’indicazione del Santo Padre a pregare la Santa Famiglia di
Nazareth perché si “possa ridestare in tutti la
consapevolezza del carattere sacro e inviolabile della famiglia”
(Preghiera dell’Angelus, 29 dicembre 2013).» Questo è quanto
ha affermato il nostro Arcivescovo – cardinale Angelo Scola -
nell’omelia della Messa del 31 dicembre, nella Chiesa di San
Fedele a Milano, prima del solenne canto del Te Deum.
Evitare la strada del conflitto sociale -
In successivo passaggio della sua
omelia l’Arcivescovo ha invitato, «consapevoli della critica
situazione in cui si trova il nostro amato Paese» a «favorire a
tutti i livelli, quel “principio che è indispensabile per
costruire l’amicizia sociale: l’unità è superiore al conflitto”
(Evangelii gaudium 228). Queste parole di Papa Francesco
indicano agli italiani una via percorribile. Evitare la strada
del conflitto sociale per assumere la responsabilità comune di
edificare vita buona e buon governo è la sola garanzia
realizzatrice di pace: “Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace» (Lettura, Nm 6,26).»
Il
problema alimentare -
Inoltre, Scola ha richiamato «la tragedia della fame (che)
continua a sfigurare il volto di milioni di cittadini
soprattutto nel Sud del pianeta». Aggiungendo poi che ha «avuto
modo di ricordare a tutti, in occasione del discorso di Sant’Ambrogio,
che l’Expo 2015 – Nutrire il pianeta, energia per la vita
– costituisce un’occasione privilegiata per proporre azioni a
livello nazionale e internazionale che affrontino con decisione
il problema alimentare. “Non si può più tollerare il fatto
che si getti il cibo, quando c’è gente che soffre la fame.
Questo è iniquità” (Evangelii gaudium 53).»
Cernusco sul Naviglio, 13 gennaio 2014
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