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HOME > di Mese in Mese > 15 Luglio 2013

PER I BAMBINI
DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA IN LISTA D’ATTESA
PROPOSTO UN SERVIZIO EDUCATIVO INTEGRATO

Già lo scorso anno, per i bambini della scuola dell’infanzia in lista d’attesa, era stato proposto dal Comune un Servizio educativo integrato, come risposta alla mancata assegnazione di insegnati statali per una classe materna. Poi un insegnante statale arrivò e il Comune si fece carico dei costi di un’altra insegnante. Pertanto non se ne fece più nulla. Adesso quella classe ha personale completamente statale.

 

Quest’anno, ha precisato l’assessore all’educazione Rita Zecchini, c’erano inizialmente 32 bimbi in lista d’attesa ridottisi poi a 22, perché assorbiti nelle nostre scuole a seguito del ritiro di altri.

La delibera approvata prevede l’istituzione in modo permanente, e non più per un solo anno, del  Servizio educativo integrato qualora non fosse assegnato un organico statale e ci fossero almeno dieci iscritti. In termini qualitativi e organizzativi il Servizio avrà i medesimi standard di quello statale e beneficerà degli analoghi servizi di mensa, trasporto, pre e post scuola. Le tariffe del Servizio sono determinate secondo le fasce Isee con esenzioni per le famiglie a basso reddito.

 

Cristian Mandelli (Lega) ha parlato di un “servizio encomiabile” ma che lo lascia contrario perché “si fa pesare questo Servizio sulle tasche dei cittadini” e ha quindi invitato la giunta comunale a continuare a fare pressione sugli uffici regionali del ministero per l’invio degli insegnanti.

Per Claudio Gargantini (Persona e città) “non si discute lo sforzo che fa il Comune, ma rilevo che le famiglie in lista d’attesa sono comunque discriminate senza avere alcuna colpa. O pagano tutti o non paga nessuno. Chiedo condizioni di equità e giustizia per tutti.”

Per Agnese Rebaglio (PD) l’istituzione di questo Servizio dimostra che l’attuale amministrazione comunale pone “attenzione alla scuola” e la delibera “va nella direzione di dare valore alla scuola”.

Per Mandrini (PD) le tariffe richieste per il Servizio sono “sostenibili, ben diverse da quelle chieste dalle scuole private”, e le famiglie in lista d’attesa non sono tra quelle che non possono sostenerle.

L’assessore Zecchini, nella sua replica, ha ribadito che è lo Stato e non il Comune che sta discriminando i cittadini. Il Comune sta facendo di più che quello che dovrebbe fare e potrebbe anche non farlo, come accade in altri paesi vicini. Zecchini ha poi ricordato che il Servizio è in gran parte pagato dal Comune. Quanto richiesto alle famiglie in lista d’attesa, a parere dell’assessore, è un elemento di pressione sugli uffici regionali del ministero affinchè mandino insegnati statali.

L’assessore infine, in risposta ad una richiesta di Aimi, ha chiarito che i suoi uffici stanno lavorando al rinnovo della convenzione, in scadenza al prossimo 31 dicembre, con la Scuola paritaria Sorre; convenzione che, sempre secondo l’assessore, dovrà tener conto della futura presenza di un nuovo polo scolastico a est della città e del fatto che il Sorre ha un’utenza che al momento il Comune non sarebbe in grado di assorbire.

L’istituzione del Servizio educativo integrato è stato approvato dalla maggioranza, contrario Mandelli, astenuti Gargantini, Aimi e Keller.

 

Punto di vista - Sul Servizio educativo integrato siamo d’accordo con il consigliere Gargantini: non riusciamo a capire per quali ragioni debba essere fatto pagare solo alle famiglie con i bambini in lista d’attesa.

C.G.

Cernusco sul Naviglio, 15 luglio 2013   

 

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