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HOME > di Mese in Mese > 10 Giugno 2013

 SCOLA: «È GIUSTO “LIBERARE LA DOMENICA”»

 Il terzo comandamento – ha detto il nostro Arcivescovo, “è l’unico che comincia con un invito: ‘ricordati di santificare le feste’, cioè rinvia a qualcosa che precede l’ordine che comanda, ossia il rapporto con Dio”, aggiungendo poi che “su questo comandamento e sulle sue implicazioni - santificazione, festa e riposo - è in gioco il senso della vita, che non è riducibile a una sola dimensione.”

 

L’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, ha spiegato lunedì scorso, 3 giugno, il significato del terzo comandamento nella conferenza stampa di presentazione dell’evento “Dieci piazze per dieci comandamenti”, svoltosi sabato 8 giugno in piazza Duomo.

“Sulla questione del terzo comandamento, e quindi sulle sue implicazioni - santificazione, festa e riposo - è in gioco il senso della vita, che non è riducibile a una sola dimensione. Infatti, ci sono delle dimensioni costitutive dell’esistenza di ciascuno di noi che vanno tenute presenti. Io sono solito identificarle con tre dimensioni, quella degli affetti, del lavoro e del riposo”. Il tema della festa allora “è una provocazione a ritrovare un senso compiuto del vivere”. Il riposo “ha come funzione specifica quella di equilibrare il nesso tra gli affetti e il lavoro, un nesso che non è scontato” perché “l’uomo, che è immerso nel tempo e nello spazio deve saper ritmare il tempo”. Perché ciò avvenga è necessario “ritrovare l’apertura alla totalità dei rapporti costitutivi dell’uomo, ossia con Dio, con gli altri e con se stesso”. Inoltre, ha aggiunto il cardinale, “il riposo non può non avere strutturalmente una dimensione sociale e relazionale; non ha senso che in una famiglia il papà riposi la domenica, la mamma il giovedì e il figlio il venerdì. Sarebbe fuori dall’orizzonte di un nuovo umanesimo, non sarebbe un segno di civiltà”. Da qui “l’istanza di poter riposare insieme in famiglia”: “Le iniziative che sono in atto per isolare un tempo realistico e generale in cui la festa sia celebrata, come l’iniziativa ‘liberare la domenica’, penso siano giuste”.

Sindacati e associazioni hanno raccolto, nelle scorse settimane, 150.000 firme con l’iniziativa “Liberare la domenica” per presentare al Parlamento una legge d’iniziativa popolare per ridare alle Regioni la possibilità di regolamentare gli orari dei negozi, per ridare alla domenica la dignità che le compete, che non può e non deve essere ispirata soltanto dal guadagno e dal consumo. La domenica, nella tradizione del nostro Paese, è dedicata alla famiglia e, se cristiana, al Signore nella comunità: un tema sul quale la Chiesa ha posto sempre grande attenzione.

C.G.   

 

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