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HOME > di Mese in Mese > 3 Giugno 2013

 

“OLTRE 100.000 CRISTIANI UCCISI OGNI ANNO”

È la drammatica denuncia che ha lanciato negli scorsi giorni l’osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite di Ginevra. Una dramma che non può lasciarci indifferenti. 

 

La conclusione è sconvolgente e si basa su «indagini credibili»: «Oltre 100.000 cristiani vengono uccisi ogni anno, per motivi che hanno una qualche relazione con la loro fede». È il grido di dolore – come ha riportato il quotidiano Avvenire, martedì 29 maggio 2013 - lanciato da monsignor Silvano Maria Tomasi, osservatore permanente della Santa Se­de, intervenuto negli scorsi giorni alle Nazioni Unite di Ginevra. Il presule inoltre, ha ricordato che altri cristiani sono soggetti a uno sradicamento forzato, subiscono «la distruzione dei loro luoghi di culto, lo stupro e il rapimento dei propri leader», come accaduto recentemente a due vescovi ad Aleppo, in Siria.

La Santa Sede esprime «profonda preoccupazione»  per le violazioni della liberta religiosa e per i sistematici attacchi inferti alle comunità cristiane in alcune aree del pianeta come Africa, Asia e Medio Oriente. Molti di questi atti, ha aggiunto Tomasi, «sono il frutto del fanatismo, dell'intolleranza, del terrorismo e di leggi discriminatorie». Che la Siria sia uno dei fronti più caldi oggi per i cristiani lo confermano le parole dell'arcivescovo Elias Chacour, capo della Chiesa cattolica greco-melchita israeliana: «Non abbiamo stime precise sul numero di quanti sono dovuti fuggire dalla Siria in Libano, in Giordania e in Turchia ma una volta nel Paese c'erano due milioni di cristiani e 160 piccoli villaggi cristiani che ora sono completamente vuoti».

Perchè avvengono le persecuzioni? - “L’annunzio di Gesù non è una patina: va alle ossa, al cuore, va dentro e ci cambia. E questo non lo tollera lo spirito del mondo, e per questo vengono le persecuzioni”. Lo ha detto Papa Francesco, nella messa dello scorso 28 maggio a Santa Marta. La strada del Signore, ha proseguito, “è una strada di ‘abbassamento’, una strada che finisce nella Croce”. Ecco perché, ha soggiunto, “sempre ci saranno le difficoltà”, “le persecuzioni”. “Quando un cristiano non ha difficoltà nella vita - ha ammonito il Papa - qualcosa non va”. Si può pensare che sia “molto amico dello spirito del mondo, della mondanità”. E questo, ha constatato, “è la tentazione propria di un cristiano”. “Se si segue Gesù come una proposta culturale - ha ammonito il Papa - si usa questa strada per andare più in alto, per avere più potere. E la storia della Chiesa è piena di questo”, tanto che “tanti cristiani, tentati dallo spirito del mondo, pensano che seguire Gesù è buono perché si può far carriera, si può andare avanti”. Ma “non si può togliere la Croce dalla strada di Gesù”, ha detto, infine, il Papa citando Madre Teresa.

 

Raccogliamo l’invito di papa Francesco che ha chiesto di pregare “in modo particolare per i cristiani che soffrono persecuzione”: “in questo tempo ci sono tanti cristiani che soffrono persecuzioni, tanti, tanti in tanti Paesi. Preghiamo per loro con amore dal nostro cuore” affinché “sentano loro la presenza viva e confortante del Signore Risorto”.

C.G.

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