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HOME > di Mese in Mese > 27 Maggio 2013

“AGRICOLA”: ORIENTATA VERSO NUOVI PROGETTI 

 In un quadro di difficoltà per i consumi, di persistente crisi dell’economia nazionale, di agguerrita concorrenza degli ipermercati, la Nuova Cooperativa Agricola Cernuschese ha comunque presentato ai suoi soci, nell’assemblea annuale svoltasi lo scorso 25 maggio, un risultato economico positivo.

 

Borse della spesa più leggere, visite mediche rinviate: gli italiani, ci dicono le ultime statistiche pubblicate, tagliano anche su cibo e salute. Oltre sette famiglie su dieci (il 71%) della fascia di reddito più bassa sono state costrette, in questi anni della crisi, a rivedere gli acquisti e rinviare a tempi migliori le spese per le cure mediche. E ancora: nel 2012 hanno chiuso 153.000 negozi e 23.000 nei primi mesi di quest’anno. Le previsioni dicono che nel giro di cinque anni ci ritroveremo con altri 80.000 negozi in meno. Si impoverisce chi è costretto a chiudere i battenti ma anche i centri cittadini, dove la desertificazione commerciale avanza: fortunatamente questo non sta accadendo nella nostra città, dove sembra resistere – come ha detto recentemente l’assessore al commercio, Ermanno Zacchetti – un “modello Cernusco”.

Le vendite al dettaglio lo scorso anno, in Italia, sono scese del 25% e si attestano già a -6% nel primo scorcio del 2013.

 

Consumatori sempre più attenti al rapporto tra qualità e prezzo - In questo quadro di difficoltà per i consumi, di persistente crisi dell’economia nazionale, di agguerrita concorrenza degli ipermercati, per un’impresa che opera nel settore della media distribuzione conseguire un risultato economico positivo, nella gestione della propria attività, è indubbiamente un traguardo significativo. È quanto ha saputo fare, nel corso dello scorso anno, la Nuova Cooperativa Agricola Cernuschese che ha presentato ai suoi soci, nell’assemblea annuale svoltasi sabato 25 maggio, al Centro Cardinal Colombo, il Bilancio 2012.

Nella relazione del consiglio d’amministrazione - letta dal presidente Carlo Alberti – è stato messo in evidenza che i consumatori sono sempre più attenti al rapporto tra qualità e prezzo e orientati verso le iniziative promozionali (il 34% circa del fatturato). Pur in presenza di un leggero decremento degli scontrini emessi nel 2012, il totale complessivo si mantiene a livelli decisamente importanti: oltre 1.500.000, confermando sostanzialmente il fatturato conseguito nell’anno precedente. Gli amministratori – oltre ad essere impegnati in un attento controllo dei costi – hanno deciso di puntare anche su una politica di sviluppo, cosa non da poco in questi tempi di incertezza. L’Agricola ha così costituito una società, di cui è socio unico, per la gestione di un superstore Conad a Casorate Primo, dove già da parecchi mesi alcuni suoi dipendenti erano impegnati nel sostenere l’avvio di questa nuova iniziativa commerciale, passata ora direttamente sotto la sua responsabilità.

Il direttore dell’Agricola, Alessandro Rurale, ha evidenziato che la “collaborazione in atto con Conad”, con il quale la cooperativa ha un contratto di affiliazione per l’approvvigionamento delle merci, “consente di presentarsi e di stare sul mercato con un marchio importante e ben visibile.” Da soli, insomma, non sarebbe possibile reggere la concorrenza, come dimostra la fine purtroppo ingloriosa di parecchie cooperative di consumo della nostra Provincia. Di questi tempi, ha poi aggiunto Rurale, bisogna concentrarsi su “una gestione oculata, perché è facile finire fuori binario.”

Per tutto il resto – anche a seguito di una richiesta di chiarimenti di un socio – il direttore ha tenuto a precisare che “la Cooperativa è completamente autonoma e tutto fa capo alla stessa”.

I dati dei primi mesi del 2013 non sono certo incoraggianti, segnando ancora una leggera flessione nelle vendite. C’è pure da aggiungere che il supermercato a insegna Conad, gestito dall’Agricola, ma non di sua proprietà, in viale Monza a Milano, è stato chiuso per obiettive difficoltà nel procedere ad una sua riorganizzazione. I dipendenti sono stati parzialmente assorbiti dall’Agricola, mentre altri sono stati posti in cassa integrazione e sono in attesa di essere ricollocati nel sistema distributivo Conad.

 

Un’impresa attenta alla città - L’Agricola – con i suoi 784 soci, 115 dipendenti e un fatturato di quasi 25 milioni di euro – è certamente una realtà economica importante della nostra città, che mantiene una sua funzione sociale: per i suoi negozi di vicinato, perché impegnata a promuovere il commercio locale, per il sostegno alle iniziative di volontariato. È una cooperativa che sa raccogliere le sfide. Nei suoi progetti futuri ci potrebbe essere anche un nuovo e più ampio supermercato in città, ma di questo in assemblea non se n’è parlato perché nulla è ancora deciso. Sappiamo bene che quando c’è di mezzo la burocrazia, tutto diventa incerto. Poi ci domandiamo perché gli stranieri non vengono ad investire in Italia!

                                                                                                                                   

C.G

 

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