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HOME > di Mese in Mese > 20 Maggio 2013

IL REGISTRO DELLE ASSOCIAZIONI
SCATENA LE POLEMICHE

Un bel regolamento non lo si nega a nessuno nel nostro Comune. Così, nell’ultima seduta del consiglio comunale, dopo quello degli asili nido, sono stati approvati altri due regolamenti: per la concessione del patrocino comunale e per l’iscrizione al registro delle associazioni no-profit.

 

Sembra proprio questa la regola che vige a Villa Greppi, con questa e con le precedenti amministrazioni: un bel regolamento non lo si nega a nessuno nel nostro Comune. Con la piena soddisfazione della burocrazia comunale, sempre contenta quando ci sono articoli, commi e lettere da applicare e per la buona pace del cittadino che se ne deve fare una ragione e mettersi a leggere e compilare moduli.

Patrocinio - Il primo regolamento, approvato senza tanta discussione, disciplina le modalità di adozione dello stemma comunale per iniziative di rilevante interesse pubblico e di carattere sociale, economico, culturale, sportivo e altro ancora. Il patrocinio potrà essere richiesto da persone fisiche o organizzazioni no-profit operanti sul territorio comunale.

Registro associazioni - Molto più acceso invece il dibattito sulle nuove nome che disciplineranno l’iscrizione delle associazioni no-profit al registro comunale, che al momento sono circa un centinaio, di cui quasi la metà attiva nello sport.

Per presentare domanda di iscrizione un’associazione deve, tra l’altro, aver svolto effettivamente l’attività da almeno un anno e avere almeno dieci soci residenti in città. La richiesta va presentata su apposito modulo predisposto dal Comune e tra i requisiti richiesti ci deve essere la mancanza dello scopo di lucro e avere uno statuto che garantisca democrazia e trasparenza nella gestione. L’iscrizione all’albo è condizione per poter accedere ad eventuali contributi comunali, disciplinati poi da un altro regolamento.

Emendamento e polemiche -  Il consigliere Claudio Gargantini  (Persona e Città) ha presentato un emendamento al regolamento perché convinto che chi elargisce i contributi non deve essere anche il destinatario degli stessi. Con l’emendamento quindi Gargantini ha chiesto di inserire nel nuovo regolamento una norma che preveda che “non possono essere iscritti nel Registro le associazioni che abbiano nel direttivo esponenti della giunta comunale e/o del consiglio comunale”. L’illustrazione dell’emendamento è stata accompagnata da un richiamo alla posizione dell’assessore Silvia Ghezzi, presente ancora nel direttivo dell’associazione EcceMamma, e rispolverando precedenti episodi di conflitti d’interesse già evidenziati negli scorsi anni dal consigliere di minoranza. Questo passaggio ha infastidito e provocato la pronta reazione della consigliera Mariangela Mariani (Vivere Cernusco), in riferimento a una vicenda che ha riguardato un esponente della sua lista civica e la partecipata Cernusco Verde.

Mariani ha respinto decisamente il rilievo avanzato da Gargantini e si è chiesta se l’emendamento del consigliere avesse solo lo scopo di “acquisire visibilità sui giornali? Di colpire quelle associazioni che hanno tra i loro aderenti consiglieri e componenti della giunta?” Per poi aggiungere: “forse si preferisce che sui banchi del consiglio comunale le persone siano avulse dalla realtà?” Comunque d’accordo sul fatto che se si dovesse decidere un contributo chi, in qualche modo ne fosse coinvolto, si dovrebbe  assentare.

Gargantini, ribattendo, ha definito patetico l’intervento di Mariani: “se questa è la sensibilità politica che sta dietro un certo ragionamento, siamo messi proprio bene!”

Il Sindaco, Eugenio Comincini, si è detto contrario all’accoglimento dell’emendamento proposto da Gargantini, perché “la libertà di associazione è tutelata dalla nostra costituzione, questo forse sfugge a Gargantini, e noi non possiamo limitarla.”

Il capogruppo del PD, Maurizio Magistrelli, ha definito addirittura “becero” l’emendamento proposto da Gargantini.

L’assessore Zecchini ha chiosato: “nessuna ha la buona politica in tasca. Il regolamento in esame è quello dell’iscrizione delle associazioni al registro comunale e non quello per l’erogazione dei contributi. Con questo regolamento vogliamo valorizzare le associazioni che ci sono e che sono vive.”

L’emendamento proposto da Gargantini ha avuto solo il suo voto favorevole, mentre il regolamento è stato approvato con dodici voti favorevoli, uno contrario e tre astenuti.

In questa vicenda ci sono due esigenze da contemperare: da una parte deve essere garantito a ciascun cittadino il diritto costituzionalmente riconosciuto di associarsi liberamente (articolo 18), dall’altra deve essere assicurata la massima trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche, evitando situazioni che possano ingenerare nei cittadini il benché minimo sospetto di favori concessi a qualcuno. Più che un regolamento apposito per definire modalità e condizioni per l’erogazione dei contributi, in questo caso è l’etica personale di chi vi si trova in qualche modo coinvolto che dovrebbe suggerire immediatamente il modo di comportarsi.

C.G.     

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