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HOME > di Mese in Mese > 13 Maggio 2013

SCOLA: “NON AMA VERAMENTE CHI NON AMA PER PRIMO
E CHI NON AMA IN OGNI ISTANTE”

Il nostro Arcivescovo, lo scorso venerdì 10 maggio, ha convocato in Duomo i fedeli ambrosiani per la recita comunitaria del rosario, al termine della quale ha proposto una riflessione. Accennando alla prossima azione pastorale “Abbattere i bastioni”, il cardinale Scola ha invitato “i giovani,  gli uomini e le donne della fascia intermedia” a rinnovare con forza l’impegno a prendersi “cura dei più deboli, dei più miseri, degli ammalati, degli immigrati." 

Nel corso della riflessione tenuta al termine della recita del rosario, l’arcivescovo, cardinale Angelo Scola, parlando della croce ha affermato che “la comunità cristiana, lungo quasi duemila anni di storia, non sempre e forse, riconosciamolo con umiltà, raramente è stata capace di evitare che gli uomini fossero flagellati dal proprio male, dal male altrui. Quanto dolore innocente, quanto dolore inconsapevole noi stessi procuriamo ai nostri simili! E tuttavia la comunità cristiana è sempre stata in grado, e lo vediamo nella interminabile schiera dei santi, di lenire le ferite, di abbracciarle, di farsene carico; così è ancora, grazie a Dio, oggi per molti cristiani, per molte comunità, al di là delle mancanze degli uomini di Chiesa; la Chiesa, sulle tracce di Maria santissima continua a essere una dimora di guarigione e di misericordia”. Poi, accennando alla prossima azione pastorale “Abbattere i bastioni”, ha invitato “i giovani e gli uomini e le donne della fascia intermedia” a rinnovare con forza “l’impegno a prenderci cura dei più deboli, dei più miseri, degli ammalati, degli immigrati”.

“Il marchio dell’amore è il per sempre”, ha poi aggiunto, in un passaggio successivo della sua omelia l’Arcivescovo. “Come è decisivo questo dato per il bene-essere della nostra vita! Non ama veramente chi non ama per primo e chi non ama in ogni istante come se fosse l’ultimo istante. Amare per primo e amare in ogni istante come se fosse l’ultimo istante significa amare per sempre. Non c’è amore pieno senza il per sempre. In questo Anno della fede siamo chiamati a rinnovare la consapevolezza del dono immenso dell’incontro con il crocifisso risorto nella comunità cristiana; lui ci ama per sempre, lui è fedele, lui non si stanca di usarci misericordia, come ci ha detto papa Francesco”.

“Abbattere i bastioni” - Scola, ha poi fatto riferimento ad alcuni concetti che accompagneranno la nuova azione pastorale “Abbattere i bastioni” affermando che “Gesù Cristo è l’evangelo dell’umano, è l’annuncio buono che l’umanità ancora oggi attende, anche l’uomo sofisticato del terzo millennio; è l’annuncio che la nostra Chiesa Ambrosiana vuole portare a tutti i nostri fratelli uomini, consapevoli di ciò a cui ci richiama il vangelo quando ci dice che il campo è il mondo” e ha concluso: “Pellegrina della fede fu Maria, pellegrini della fede siamo noi cristiani e in quanto pellegrini non abbiamo bastioni da difendere, essendo fuori dalle mura, ma solo vie da percorrere per andare incontro agli uomini e alle donne nostri contemporanei”.

 

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