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HOME > di Mese in Mese > 6 Maggio 2013

  CHIESTO UN NUOVO
REGOLAMENTO COMUNALE PER L’ISEE.

Votata all’unanimità una mozione che invita il Sindaco e la sua giunta a studiare un nuovo regolamento per rendere equo il contributo che i cittadini devono pagare per i servizi comunali che utilizzano, contributo da calcolarsi sulla base di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) reale.

 

Nella mozione presenta e illustrata dal consigliere Claudio Gargantini (Persona e Città) si premette che “l’amministrazione comunale deve farsi garante del principio di equità, garantendo che le tariffe di accesso differenziate ai servizi comunali siano commisurate alla reale situazione economica familiare”. La mozione afferma poi che “il consiglio comunale impegna Sindaco e giunta ad elaborare un apposito regolamento in materia di Isee che fondi le tariffe di accesso ai servizi comunali sull’Isee familiare, evitando, ad esempio, che queste si fondino, come nel caso dei servizi scolastici, sull’Isee relativo al solo reddito del familiare convivente col bambino, ciò consentirebbe non solo di garantire il principio di equità citato in premessa, ma anche di recuperare risorse, erogate oggi anche a chi non si trova in reali necessità, che potrebbero essere più opportunamente impiegate al servizio della collettività.”

All’illustrazione della mozione da parte del consigliere Gargantini, è seguito il solo intervento del capogruppo del Partito Democratico, Maurizio Magistrelli, che ha rivendicato l’impegno della sua formazione politica nel promuovere una politica tariffaria che tenesse conto dell’effettiva situazione economica dei nuclei famigliari. Poi si è passati alla votazione: tutti favorevoli i consiglieri presenti.

Il problema posto dalla mozione – di cui si è fatto paladino, gliene va dato atto, il consigliere Gargantini – è reale e deve essere esaminato e risolto con equità. In un tempo di difficoltà economiche si ha l’obbligo di verificare che ogni centesimo di denaro pubblico sia speso bene. Chi ha necessità deve essere aiutato, gli altri no. Sappiamo che nelle pieghe delle norme è sempre possibile per i più scaltri escogitare forme di elusione. Oggi questo non si può più tollerarlo.

C.G.

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