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GLI ESUBERI ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
FANNO DISCUTERE

Il consigliere Claudio Gargantini (Persona e Città) ha presentato un’interrogazione sui servizi all’infanzia e sugli esuberi alla scuola dell’infanzia. A parere dell’assessore Zecchini, su questo problema, “il Comune si è mosso per tempo per avere nel prossimo settembre una nuova sezione di scuola dell’infanzia”

Il consigliere Gargantini, “premesso che, per il terzo anno consecutivo, circa 30 bambini risultano in esubero alla scuola dell’infanzia” e “considerato che l’anno scorso, grazie alla battaglia del Comitato genitori è stata portata all’attenzione dell’Amministrazione non solo l’emergenza dell’anno scolastico 2012/2013 ma soprattutto la mancanza di programmazione, evidenziando i numeri degli esuberi anche per l’anno scolastico 2013/2014, costringendo di fatto l’Amministrazione a trovare una soluzione evitata nel 2011 per mancanza di emersione pubblica dell’identico problema” ha posto una serie di domande, tra le quali: “il motivo per il quale l’assessore Zecchini abbia intenzione di discriminare a livello economico i bambini esclusi facendo pagare alle loro famiglie il servizio educativo?”, “se sia intenzione dell’Amministrazione trovare soluzioni reali e non discriminatorie per far fronte al problema ormai non contingente ma strutturale degli esuberi alla scuola materna”, “a che punto è il progetto, già nel vostro programma del 2007 ribadito anche in quello del 2012, definito nelle linee programmatiche dal Sindaco “priorità assoluta” della costruzione di una nuova scuola”.

L’assessore alle politiche educative, Rita Zecchini, ha invitato innanzitutto a “fare corretta informazione”, perché ci sono obblighi in carico al Comune e altri di competenza dello Stato e “ognuno deve fare la sua parte”. A parere dell’assessore, “il Comune si è mosso per tempo per avere nel prossimo settembre una nuova sezione di scuola dell’infanzia.”

Gargantini, nella replica, ha, in sostanza, accusato la sinistra cernuschese, di cui Rita Zecchini è un’esponente di rilievo, di non tutelare a sufficienza le fasce più deboli della popolazione, perché lo scorso hanno è stato fatto pagare il servizio sostitutivo della scuola dell’infanzia solo a chi era nelle lista di attesa e non invece a tutti gli utenti della medesima scuola.

Per avere la completezza delle risposte, alle domande poste da Gargantini, bisognerà attendere la risposta scritta del Sindaco.

C.G.