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 CONCLUSA LA “SCUOLA DELLA PAROLA”

La Scuola della Parola per adulti, proposta dal nostro decanato, si è conclusa lo scorso giovedì, 11 aprile, all’Oasi di preghiera del Santuario di Santa Maria. La Scuola della Parola ha seguito l’itinerario proposto dall’Azione Cattolica Ambrosiana e si è collocata, quest’anno, nel cammino dell’Anno della fede indetto da Benedetto XVI.

«La scelta di coltivare insieme come Chiesa l’ascolto della Parola – hanno scritto i responsabili diocesani dell’iniziativa - è un elemento essenziale per immettersi e perseverare in un cammino di fede che dura tutta la vita. “La fede nasce dall’ascolto” scrive san Paolo nella Lettera ai Romani. Per questo è necessario che la parola di Dio giunga ai cuori delle persone e vi desti la fede. Lo ricorda anche Benedetto XVI nelle prime righe della sua lettera apostolica Porta Fidei: “E’ possibile oltrepassare quella soglia (la porta della fede) quando la parola di Dio viene annunciata e il cuore si lascia plasmare dalla grazia che trasforma”.»

Il testi di riferimento della Scuola sono stati alcuni capitoli degli Atti degli apostoli. Una scelta nata «dal desiderio di confrontarci come comunità cristiane con la vita di fede della Chiesa di Gerusalemme» per «riprendere lo stesso slancio apostolico delle prime comunità cristiane che, piccole e indifese, furono capaci, con l’annuncio e la testimonianza, di diffondere il Vangelo in tutto il mondo. Slancio di cui abbiamo bisogno sia per condividere la gioia delle fede sia per rafforzare la nostra fede nel Signore Gesù.»

La Scuola della Parola, riproposta in quest’anno pastorale anche per il nostro decanato, dopo alcuni anni di interruzione, è stata guidata da don Ettore Colombo, responsabile della nostra Comunità pastorale. L’itinerario ha visto coinvolto inizialmente oltre una trentina di persone che però sono andate diminuendo di volta in volta sino ad arrivare ad appena una dozzina al sesto ed ultimo incontro. Numeri certamente piccolissimi, ma che non debbono comunque scoraggiare. L’importante è che queste iniziative continuino perché – come scriveva il cardinale Carlo Maria Martini nella sua ultima lettera pastorale “Sulla tua Parola” (2001/2002) - “il centro e il cuore del nostro cammino comune, la sorgente viva è la parola di Dio. Ciò che veramente conta è ascoltarla, obbedirle, farsene discepoli. Essere credenti”. E poi aggiungeva che la Parola è la sola “che può salvare le nostre anime e imprimere sempre di nuovo slancio, senso, bellezza, alla nostra vita e alla nostra missione.”

C.G.