CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > di Mese in Mese > 7 Aprile 2013

MONSIGNOR LOCATELLI: “QUANDO UNO FA IL BENE NON MUORE, ANCHE SE MUORE”

 

Tantissimi cernuschesi hanno voluto tributare, lo scorso martedì 2 aprile, un ultimo saluto a Pio Mariani, morto il giorno di Pasqua. Persona molto conosciuta e stimata in città, soprattutto per il suo lunghissimo e fecondo impegno nel volontariato, era nato nel 1936. Monsignor Giuseppe Locatelli, che ha presieduto la messa funebre, a tutti i presenti ha ricordato che “Pio è stato una persona umile, che ha lavorato gratuitamente per amore del prossimo. Non lo perdiamo. Lui è vivo. Quando uno fa il bene non muore, anche se muore, perché è già risorto. Il bene va oltre il male, il peccato, le situazioni difficili.”

 

In chiesa prepositurale, il rito funebre è stato presieduto da monsignor Giuseppe Locatelli, assistente dell’Oratorio Sacer dal 1959 al 1972, con lui concelebravano i vicari parrocchiali don Enrico Carulli, don Renato Corbetta e don Ettore Bassani, i concittadini padre Enrico Bertazzoli, padre Luciano Ghezzi, padre Efrem Tresoldi e don Sandro Spinelli, e l’amico don Claudio Franchi, vicario parrocchiale nella nostra comunità dal 1995 al 2008.

Monsignor Locatelli è sempre stato legato da profonda amicizia a Pio Mariani, continuata anche quando i suoi impegni pastorali lo hanno portato lontano dalla nostra città. L’ultimo incontro l’ha avuto durante la lunga e dolorosa malattia che ha colpito Mariani: “nella malattia e nella sofferenza – ha detto l’ex assistente della Sacer – Pio è sempre stato aperto alla volontà di Dio”, perché “nella sua vita si è sempre ispirato profondamente al Signore”, coltivando, al di la di quello che poteva apparire a prima vista, una profonda spiritualità.

Il ricordo poi è andato alla fine degli anni ’50, quando don Giuseppe muoveva i suoi primi passi a Cernusco. “In quegli anni, per la verità – ha raccontato - ho avuto l’impressione un po’ strana di questo giovane, già avanti negli anni per essere considerato ancora un giovane, con i capelli un po’ lunghi, che rideva e scherzava con tutti, ma man mano che ci siamo conosciuti ho scoperto che era una persona con una grande ricchezza spirituale, una persona innamorata del Signore.” Nel proseguo del suo ministero in mezzo ai giovani, “lo ha avuto come aiuto prezioso”, perché “aveva sempre qualcosa di bello e di buono da comunicare agli altri”.

Mariani è stato soprattutto un volontario che si è speso senza mai risparmiarsi, in particolare per tre associazioni, di cui è stato fondatore delle sezioni locali: l’Avis, quando aveva 19 anni, la Croce Bianca e l’Aido. In questi gruppi, ha sottolineato Monsignor Locatelli, però “Pio non ha mai voluto accettare incarichi di prim’ordine” perché preferiva lavorare sodo e con passione, richiamando quando necessario anche i responsabili ai loro doveri.  “Dove c’era bisogno di aiuto lui c’era”, questo spiega anche la sua disponibilità a fare il sacrestano nella nostra Parrocchia di Santa Maria Assunta, sino al punto che qualcuno si confidava con lui, scambiandolo per un prete, perché sapeva mettere ciascuno a proprio agio.

A tutti i presenti don Giuseppe ha ricordato che “Pio è stato una persona umile, che ha lavorato gratuitamente per amore del prossimo”. “Pio non lo perdiamo. Lui è vivo. È morto il giorno di Pasqua alla nostra vista”, ma “quando uno fa il bene non muore, anche se muore, perché è già risorto. Il bene va oltre il male, il peccato, le situazioni difficili.”

“Sono sicuro che dal Cielo Pio ci aiuterà” – ha concluso monsignor Locatelli -  perché così “lui potrà continuare a vivere in noi facendo tanto bene”. Questa è infatti la cosa più bella che possiamo fare: “lavorare per gli altri, secondo l’ammonimento di Gesù: amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”.

Un appassionato ricordo, un vero e proprio tributo all’impegno nel volontariato di Pio Mariani, è stato pronunciato, alla fine del rito funebre, da Carlo Assi, presidente dell’Avis locale sino allo scorso anno. “Se l’associazionismo a Cernusco è forte lo dobbiamo a persone come Pio Mariani”, “una splendida persona”, che ha dimostrato come possano “coesistere idealità e concretezza” e che ha saputo “accogliere i giovani con un cuore giovane in ogni stagione della vita”.

Prima che la bara lasciasse la prepositurale, un amico si è avvicinato. Una persona sola che Pio Mariani, nella sua grande generosità, aveva accolto e assistito per tantissimi anni. Aveva un volto smarrito, perché vedeva allontanarsi per sempre, verso l’ultima dimora terrena, il fratello che gli aveva aperto le braccia, senza farsi e fargli troppo domande. Pio Mariani era infatti un uomo dal cuore grande per i “piccoli”.

C.G.

          

 

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01  -  Best View:  800x600 - IE 6