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HOME > di Mese in Mese > 25 Marzo 2013

 SETTIMANA SANTA: CUORE E FONDAMENTO
DELLA NOSTRA FEDE

Siamo entrati nella Settimana Santa cuore e fondamento della nostra fede, sorgente della nostra testimonianza. “La contemplazione del mistero dell’amore di Dio, riflesso nella croce di suo Figlio,  è infatti – ha scritto monsignor Luca Bressan, vicario episcopale della nostra diocesi -  la fonte a cui attingere per rinnovare e ridare vigore al nostro stile cristiano”.

 

In questo Anno della fede – ha osservato ancora monsignor Bressan - il richiamo “a questo nesso tra contemplazione della croce e coraggio freschezza della nostra testimonianza” può aiutare a renderci “creature nuove non soltanto a livello individuale, ma anche comunitario, ecclesiale”.

Nelle celebrazioni eucaristiche della Domenica delle Palme nella nostra comunità pastorale cittadina, domenica 24 marzo, i sacerdoti hanno rivolto ai fedeli l’invito a vivere la Settimana Santa con forte consapevolezza.

Tre passi verso Pasqua - Ai ragazzi e alle loro famiglie che hanno gremito la prepositurale per la Messa delle ore 11,00, don Andrea Ferrarotti, vicario parrocchiale per la pastorale giovanile ha indicato tre passi da compiere. Il primo passo è quello dell’accoglienza: “accogliere Gesù ma anche accoglierci gli uni con gli altri, manifestando rispetto e capacità di andare d’accordo, a partire dalla propria famiglia”. Il secondo passo è quello dell’umiltà: “come Gesù, anche noi dobbiamo vivere con umiltà”, partecipando “ai riti che ci accompagnano alla Pasqua”; “come Lui è stato umile a venire in mezzo agli uomini noi dobbiamo con umiltà ricordare quello che Lui ha fatto per ciascuno di noi”. Il terzo passo è quello della carità: “bisogna trovare un’opera di carità da sostenere, perché altrimenti non sarebbe una Pasqua fatta in segno di solidarietà con i poveri”. Se non facciamo questi passi - ha concluso don Andrea - “possiamo anche riempire le chiese ma non saremo con i nostri cuori davanti a Gesù”.

La fede come profumo prezioso - Don Enrico Carulli, vicario parrocchiale, ha invece invitato i fedeli a fare della fede un profumo prezioso. “La fede, quella vera, – ha detto don Enrico – non è frutto di un ragionamento ma manifestazione di un grande amore. Il vero credente non fa calcoli sul suo rapporto con Dio. Non ha paura di dedicare troppo tempo al Signore. Non fa della propria fede uno dei tanti impegni della settimana, calcolando il tempo da dedicarvi. La fede è un gesto d’amore e l’amore non può mai essere frutto di calcolo ma solo di generosità”. Don Enrico ha poi detto che “la nostra fede deve diventare qualcosa che fa profumare tutta la nostra vita e arrivare così a coloro che ci stanno vicino.” “Se la nostra fede diventa un profumo allora non può lasciare indifferente chi incontriamo”. A conclusione della sua omelia, alle Messa delle ore 17,30 in chiesa prepositurale, don Enrico ha invitato a “pregare il Signore perché la prossima Pasqua sia occasione di vera fede e non di abitudini ripetute senza convinzioni e a pregare il Signore perché faccia della nostra fede un profumo prezioso che possa coinvolgere chiunque incontriamo.”

C.G.       

 

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