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HOME > di Mese in Mese > 11 Febbraio 2013

CHIESA E DENARO: “OCCORE DARE L’ESEMPIO”

Sul rapporto tra Chiesa e denaro è intervenuto monsignor Crociata, segretario generale della Cei. Ecco le sue indicazioni: “La Chiesa non ha nulla da nascondere; la credibilità va guadagnata sul campo; promuovere una mentalità del rendiconto; trasformare i principi in norme precise; aspirare a essere un modello in positivo”.

 “Fare dell’amministrazione dei beni una testimonianza credibile del rapporto competente e libero” del cristiano “con il denaro e con i beni materiali”, che può diventare uno “strumento di annuncio concreto e convincente per l’uomo di oggi”. È l’invito rivolto da monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei, ai partecipanti al Convegno nazionale degli istituti diocesani per il sostentamento del clero che si è svolto la scorsa settimana a Roma. In un momento di “crisi economica e sociale”, ha detto il vescovo, “occorre dare l’esempio di una visione e di una prassi autenticamente ecclesiale, nella quale procedure rigorose e trasparenti si realizzino grazie alla collaborazione di tutti i fedeli e alla vigilanza dei vescovi”.

Il bene delle anime. “Lo svolgimento ordinato di ogni attività della Chiesa, dopo la catechesi e la preghiera - ha detto monsignor Crociata - fa parte della sua azione pastorale in quanto espressione e cooperazione alla comunione e alla comunità fraterna con cui la comunità si edifica giorno dopo giorno”. “L’annuncio stesso è in gioco - ha precisato monsignor Crociata - nel modo di vivere e di agire, come pure nell’uso materiale dei beni, e viene compromesso” se non si rispettano le “esigenze elementari di trasparenza, correttezza e esemplarità”.

La Chiesa deve rendere ragione del proprio operato - Al convegno è intervenuto anche monsignor Domenico Pompili, sottosegretario Cei e direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali, sul rapporto tra Chiesa e denaro, “nodo scoperto della comunicazione pubblica che rischia di proiettare un’immagine deformata” delle istituzioni ecclesiali. Per rafforzare “l’immagine autentica della Chiesa nel suo rapporto con il patrimonio” il sottosegretario della Cei ha suggerito ai delegati presenti alcune “azioni semplici”, utili, anche, a rispondere alle critiche mosse alla Chiesa di scarsa trasparenza.

Azioni semplici. Ecco le azioni elencate da monsignor Pompili: “La Chiesa non ha nulla da nascondere; la credibilità va guadagnata sul campo; promuovere una mentalità del rendiconto; trasformare i principi in norme precise; aspirare a essere un modello in positivo”. Innanzitutto “la Chiesa non ha nulla da nascondere: è questo il messaggio che deve trapelare dall’agire e dalle pratiche di un istituto diocesano di sostentamento del clero, in modo che non si diano zone grigie che possano lasciar intendere qualcosa di poco meno che corretto”, ha spiegato monsignor Pompili, che ha poi ha ribadito: “La credibilità va guadagnata sul campo: nell’esercizio del proprio lavoro l’Istituto deve essere ancor più ligio alle norme legittime senza invocare improbabili esenzioni. Non esiste un doppio standard o una doppia morale in base alla quale alcune cose sarebbero consentite in omaggio all’eminente finalità della Chiesa”. Urge, poi, “promuovere una mentalità del rendiconto: né la gerarchia né i sacerdoti o i laici preposti sono i proprietari dei beni della Chiesa. Le persone hanno diritto a essere informate sulle questioni rilevanti dell’istituzione”. I principi vanno trasformati in norme precise, “non bisogna aspettare la crisi per affrontare, poi, la necessità di regole precise”. Altra priorità ravvisata dal sottosegretario Cei è quella di “aspirare a essere un modello in positivo: la trasparenza non va percepita come un pedaggio da pagare alla pubblica opinione, ma come la strada per evitare la mancanza di controllo che ingenera pericolosi baratri finanziari”.

A quanto affermato dai due prelati non c’è nulla da aggiungere. Quanto hanno detto a proposito degli istituti diocesani di sostentamento del clero vale evidentemente anche per tutte le altre istituzioni della Chiesa, a cominciare dalla parrocchie. Alle parole occorre far seguire i fatti concreti, iniziando con la propria comunità. Anche a Cernusco.

C.G.  

 

FAMIGLIA SALERNO:
“COL PAPA UN DIALOGO DIRETTO E VERO”

La famiglia Salerno, che risiede nella nostra città, ha portato la sua testimonianza durante la veglia a Bresso, in occasione del VII Incontro mondiale delle famiglie, tenutosi lo scorso giugno a Milano. Avvenire l’ha intervistata la scorsa settimana.

Il mondo è una grande famiglia, ma ogni famiglia è un piccolo mondo. Recitava così la Festa delle testimonianze, la serata di sabato 2 giugno 2012 a Bresso che vedeva ospite protagonista il Papa in occasione del VII Incontro mondiale delle famiglie. Trecentomila persone provenienti da tutto il mondo con cinque famiglie a rappresentarle sul palco, una per continente, per porre altrettante domande, più una «di casa» (Cernusco sul Naviglio, Milano) ad aprire la serata: Maria e Gianni Salerno con i figli. «La cosa che più ci ha colpiti di quella serata è stato il dialogo diretto e vero con il Santo Padre - racconta Maria all'unisono con Gianni -. Abbiamo conosciuto un Papa pastore più che teologo. È stato bello, poi, che abbia raccontato qualcosa di sé, segno del suo essere in dialogo in prima persona. Le domande poste dalle famiglie raccoglievano le sfide del mondo di oggi; é stato gratificante vedere che nel Vangelo ci sono risposte concrete. La conferma felice di quella serata è stata che essere una famiglia cristiana è possibile. Stare lì anche nei giorni prima, ci ha poi fatto sentire parte di una famiglia di famiglie. L'evento stesso, tutto, i giorni del Congresso e quelli con Benedetto XVI ci hanno restituito l'immagine gioiosa dell'essere cristiani». Come è cambiata la  vostra vita famigliare dopo quella sera? «La serata più che cambiarci la vita famigliare ci ha incoraggiato ad mandare avanti. Le risposte erano piste su cui camminare e trovare nuove soluzioni. Un esempio, la comunione con le altre famiglie, la possibilità di trovare risposte nella condivisione». E poi l’emozione di quella serata. «Sì, ci ha commosso e scaldato il cuore. Ma quello che conta di più va al di là delle emozioni; lì era una questione di sostanza. Il Papa si è fatto uno di noi, si è messo a disposizione come fosse uno di famiglia. Ricordo con tenerezza le sule ultime parole: “In questo senso spero di andare a casa andando verso l’altra parte del mondo”». Cosa gli avete detto, cosa volevate chiedergli? «Noi gli abbiamo portato la quotidianità della famiglia fatta di luci e ombre. L’ombra insita nell’uomo e nell’essere famiglia, le difficoltà ci sono, così come gli insuccessi e le problematiche. Quella sera non venivano negate le ombre ma indicata, attraverso il Vangelo, la strada per affrontarle e risolverle». Quali le parole del Papa che più vi hanno colpito? «Quelle sulla conciliazione dei tempi tra famiglia e lavoro, rispondendo ai Rerrie, la famiglia americana con 6 figli. Si deve cercare una certa «creatività», ha detto Benedetto XVI dandoci l'assist per vivere. Ci ha colpito quanto fossero ad ampio spettro le risposte: nessuno doveva sentirsi escluso. Penso al tema delle famiglie separate o alla domanda sulla crisi economica. Parole, le sue, rivolte davvero al mondo delle famiglie».

(da Avvenire, martedì 5 febbraio 2013)

Abbiamo appreso che domenica 10 febbraio è morta la signora Natalina Panizzi (79 anni), più conosciuta come Lina Caporale, nonna della famiglia Salerno, che non aveva potuto essere presente all'incontro con il Papa nello scorso mese di giugno proprio perchè già ammalata. La comunità pastorale Famiglia di Nazaret è vicina nella preghiera alla famiglia Salerno.

 

VECCHIA FILANDA: CONSEGNATE LE CHIAVI

Concluso l’iter burocratico e consegnate le chiavi ai nuovi gestori della “Vecchia Filanda”: un’associazione temporanea di imprese formata dal Consorzio sociale CS&L di  Cavenago  Brianza, dalla Cooperativa sociale Comin di Milano e dalla locale Associazione Amici del Tempo Libero. 

Con un comunicato stampa, l’amministrazione comunale ha informato che «l’iter burocratico per l’avvio delle attività a carattere sociale all’interno dello storico edifico a shed di Cernusco si è concluso. Il Comune ha infatti ufficialmente affidato la gestione dell’edificio al raggruppamento temporaneo di imprese formato dal consorzio sociale CS&L con sede a Cavenago di Brianza, alla cooperativa sociale Comin con sede a Milano e all’associazione Amici del Tempo Libero con sede a Cernusco sul Naviglio. Il nuovo soggetto, che gestirà la Vecchia Filanda per i prossimi 9 anni, dovrà avviare l’attività entro i prossimi tre mesi. Adesso CS&L, Cooperativa Comin e Amici del Tempo Libero dovranno acquistare e posizionare arredi ed attrezzature in modo da poter far partire i primi servizi.»

A quanto abbiamo appreso lo scorso giovedì, 7 febbraio, sono state consegnate le chiavi ai nuovi gestori. Un altro passo in avanti, quindi, verso il tanto atteso avvio delle attività, che potrebbe essere anticipato da un’inaugurazione dello storico edificio alla prossima Fiera di San Giuseppe.

C.G.

 

VERSO LA PRIMA VARIANTE AL PGT, PER AMPLIARE
LA SCUOLA E IL CENTRO SPORTIVO

 Nella seduta del consiglio comunale del 5 febbraio approvati all’unanimità il nuovo assetto societario di CAP Holding spa e la permuta di un’area per la costruzione di una nuova sezione della scuola dell’infanzia nel plesso scolastico di via Buonarroti e per futuri ampliamenti del centro sportivo. Rinviata invece la votazione sulla mozione riguardante il reddito Isee per l’accesso ai servizi comunali, in particolare quelli scolastici.   

 La fusione per incorporazione in CAP Holding s.p.a. di altre quattro società pubbliche è stata approvata dal nostro consiglio comunale all’unanimità. CAP Holding è una società a capitale pubblico partecipata dagli enti locali, ed è la principale azienda di gestione del servizio idrico integrato delle province di Milano e Monza e Brianza, e annovera tra i propri soci anche diversi comuni nelle province di Lodi e Pavia. “Il progetto di fusione – ha spiegato la società - voluto dalla Provincia e dai Comuni, prevede l’incorporazione di Ianomi, Tam e Tasm in CAP Holding, dando vita a un soggetto industriale che per dimensioni, competenze e capacità d’investimento si configura già tra le prime monoutility in Italia nel campo dell’acqua. Di fatto, CAP Holding si prepara a diventare quindi il gestore unico integrato del servizio idrico sul territorio della provincia di Milano, per garantire i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione secondo il modello in house providing, con la società Amiacque come braccio operativo. Concretamente, la fusione (varata nello scorso dicembre), che sarà completata entro maggio 2013 una volta approvati i Bilanci d’esercizio, porta alla nascita di un’azienda unica a capitale interamente pubblico, direttamente partecipata e controllata dai Comuni del territorio.”

Il Sindaco ha parlato di “una delle operazioni più importanti nell’ambito delle aziende pubbliche perché va a creare il più rilevante soggetto economico a livello nazionale nella gestione del servizio idrico integrato.” Comincini ha anche aggiunto che, quando si parla di pubblico, spesso si pensa all’inefficienza, mentre, invece, dobbiamo rilevare che, in questo ambito, noi abbiamo le tariffe più basse a livello nazionale ed europeo. Il nostro Comune è stato il primo ad approvare questa fusione, ora dovranno farlo anche gli altri.

Un’area per una sezione della scuola dell’infanzia - Altro punto approvato all’unanimità ha riguardato la permuta di un’area da destinare a scuola dell’infanzia in zona via Fontanile. La permuta si è resa possibile a seguito di un accordo intervenuto tra l’amministrazione comunale e alcuni proprietari delle aree ricomprese nel campo della modificazione M1_8. L’assessore Giordano Marchetti ha ricostruito le diverse tappe dell’accordo. Nel luglio 2012 gli operatori del campo citato hanno presentato al Comune una richiesta di parere preventivo per una diversa distribuzione delle aree, rispetto a quanto indicato nel PGT, senza però variazione dei parametrici urbanistici. Richiesta accolta dal Comune, perché prevedeva la cessione di aree adiacenti al centro sportivo di via Buonarroti e quindi meglio utilizzabili per eventuali suoi sviluppi futuri. Dopo questo passaggio si è venuta manifestando, per il Comune, anche l’esigenza di avere a disposizione, per l’anno scolastico 2013/2014, una nuova sezione per la scuola dell’infanzia, all’interno del plesso scolastico di via Buonarroti. Per poter procedere con questo ampliamento c’era la necessità di acquisire un’area di circa 750 mq adiacente alla scuola e inserita nel campo M1_8. Alcuni operatori si sono detti disponibili a permutare un’area di loro proprietà con un’altra di pari superficie di proprietà comunale. Da questa disponibilità è nato l’accordo presentato in aula.

Marchetti ha anche precisato che l’accordo con gli operatori prevede la presentazione, da parte loro, entro i prossimi 180 giorni, del piano attuativo, in variante al PGT. In caso contrario, lo scambio delle aree comunque diventerà definitivo.

L’assessore Zacchetti ha assicurato che con la Consulta dello sport discuterà dei possibili sviluppi futuri del centro sportivo, mentre l’assessore Zecchini ha affermato che l’apertura di una nuova sezione della scuola dell’infanzia dovrebbe essere sufficiente ad evitare gli esuberi.

A chi, come il consigliere Gargantini, ha chiesto se la soluzione proposta rimedia ad un errore di valutazione del PGT, l’assessore Marchetti ha risposto che “il PGT ha una sua temporalità. Prevedeva in cessione tutta l’area a est di via Fontanile, pensando ad un ampliamento del plesso scolastico di via Buonarroti, quando la scuola paritaria Aurora-Bachelet era ancora in via Mosè Bianchi e non si sapeva se sarebbe riuscita o meno a costruire una nuova sede.”

Dall’assessore e dai consiglieri intervenuti nel dibattito è stato espresso apprezzamento per la disponibilità mostrata dagli operatori.

Controlli interni - Il segretario comunale ha presentato il “Regolamento sui controlli interni”, previsti dal decreto legge 174 del 2012. Al consigliere Cristian Mandelli (lega nord) – preoccupato per l’ulteriore burocrazia e per l’aggravamento delle procedure - il segretario ha risposto che per i cittadini non ci saranno questi pericoli perché i controlli saranno fatti, a campione, su atti già emananti al fine di verificare il corretto operare dei dirigenti comunali. Il regolamento è stato approvato quasi all’unanimità (un astenuto e un contrario)

Mozione sul reddito Isee - All’ultimo punto della serata, discusso dopo la mezzanotte e quattro ore di seduta, la mozione riguardante “nuove disposizioni in merito al reddito Isee”, presentata dal consigliere Claudio Gargantini (Persona e Città). Obiettivo dell’iniziativa è quello di giungere alla stesura di un “regolamento in materia di Isee al fine di garantire reale equità di condizione di accesso ai servizi educativi comunali (refezione, pre e post scuola, trasporto scolastico … ), fondando quindi le tariffe di accesso e le relative agevolazioni sul reddito Isee famigliare (quindi di entrambi i genitori anche se formalmente non conviventi) e non su quello del bambino.”

Per Gargantini “sinora il Comune ha dato soldi anche a chi non li meritava, perché era benestante” e poi ha aggiunto che “troppo spesso piangiamo per il vincolo del patto di stabilità o perché non ci sono soldi, ma domandiamoci anche quanti soldi spesso abbiamo buttato via in buona fede.” Il consigliere della lista civica ha così concluso: “la mozione non ha parte, affronta una questione di giustizia sociale. È  una questione di buon senso e di senso civico.”

Il Sindaco ha fatto presente che al vaglio del Parlamento c’è una nuova legge che probabilmente modificherà profondamente l’Isee, “aggravando sui cittadini alcuni costi, ma per ragioni meramente elettorali è stata rinviata la sua approvazione. Adottare adesso un nuovo regolamento comunale potrebbe essere uno spreco di tempo e rischierebbe di essere superato dalla nuova legge.”

Alla fine, accordo unanime sulla proposta fatta dal presidente del consiglio comunale, Fabio Colombo, dopo che ha constatato che tutti erano d’accordo sul principio e sulla modifica del testo: rinvio alla prossima seduta della discussione sul nuovo testo della mozione.

C.G.

 

DAI FASCIATOI PER I NEONATI ALL’INCHIESTA SULLA SCUOLA: LE INTERROGAZIONI DEI CONSIGLIERI

Le interrogazioni dei consiglieri, all’inizio della seduta del consiglio comunale dello scorso 5 febbraio, dopo oltre due mesi da quella precedente (26 novembre 2012), sono state numerose e hanno toccato diversi argomenti: dai fasciatoi nei luoghi pubblici alla revoca dei pass park, dal reddito Isee per le iscrizioni alla scuola dell’infanzia ai problemi riguardanti il centro sportivo di via Buonarroti, dal software libero all’inchiesta di Tuttoscuola, dalla pista di motocross al Fontanone all’adesione ad Agorà digitale, dallo “Sportello per stranieri” alla fontanella di piazza Matteotti, dal traffico passante al ricupero dell’ex laghetto pescatori.

Fasciatoi e revoca pass park - Claudio Gargantini (Persona e Città) si è lamentato della mancanza di fasciatoi nella biblioteca e parchi pubblici e ha invitato l’amministrazione comunale a stimolare anche i pubblici esercizi, bar, a installarli. L’assessore Silvia Ghezzi lo ha rassicurato: la giunta sta individuando i luoghi pubblici in cui metterli e cercherà di fare questa operazione a costo zero, grazie agli sponsor.

Gargantini  ha poi criticato la modalità con cui sono stati revocati i pass park. Operazione scarsamente pubblicizzata, con la conseguenza che la polizia locale ha sanzionato gli ignari cittadini.

Reddito Isee e parcheggio interno al centro sportivo di via Buonarroti - Gianluigi Frigerio (Popolo della libertà) ha chiesto che per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia sia consentito alle famiglie, qualora il reddito del 2012 sia inferiore o maggiore di un quinto di quello del 2011 (che secondo la normativa attuale dovrebbe essere considerato) di presentare una nuova dichiarazione Isee, come è già stato fatto per il nido. In questo modo il reddito di riferimento sarebbe più aderente alla situazione concreta. L’assessore Rita Zecchini si è impegnata ad accogliere la proposta e a portarla a conoscenza delle famiglie.

Frigerio ha anche segnalato che l’area interna al centro sportivo di via Buonarroti è spesso utilizzata come parcheggio per le auto e che esistono criticità nella manutenzione ordinaria e straordinarie delle strutture sportive. Il Sindaco, Eugenio Comincini, ha informato che del problema parcheggio se ne sta occupando direttamente insieme al comandante della polizia locale, mentre l’assessore Ermanno Zacchetti ha precisato che, all’ultimo direttivo della Consulta per lo sport, non è emersa alcuna delle disfunzioni segnalate, aggiungendo poi che in primavera dovrebbe esser pronto il bando per la gestione di questo centro sportivo, così da avviare poi la nuova stagione con chi vincerà la gara.

Software libero e inchiesta sulla scuola - Mauro Aimi (Movimento 5 stelle) ha invitato anche il nostro Comune a utilizzare il software libero e ha chiesto informazioni sulle dotazioni hardware, sul software proprietario di cui si avvale e sulla spesa per le licenze.

Aimi poi, a seguito della nota inchiesta del mensile Tuttoscuola, che ha posto il nostro Comune al 39° posto, si è chiesto come mai Cernusco si è classificata così in basso e come si pensa di reagire? Il Sindaco, aspettandosi una simile domanda, ha snocciolato tutta una serie di dati volti a confutare l’affidabilità dell’inchiesta. “Andando ad analizzare l’inchiesta – ha detto Comincini – sono emerse una serie di incongruenze, limiti, errori che pregiudicano notevolmente il risultato di questo lavoro.” Aggiungendo poi che si è trattato di “una ricerca commissionata per lanciare la campagna elettorale di un candidato regionale.”

L’assessore Zecchini e il Sindaco si sono detti comunque disponibili al confronto con le diverse componenti della scuola per esaminare questi dati e “per affrontare i problemi della scuola, che sappiamo esistere”.

Motocross, “Agorà digitale” e “Avviso pubblico” -  Mariangela Mariani (Vivere Cernusco) ha parlato dei “comportamenti che danneggiano il nostro territorio agricolo e naturale”, riferendosi ai motociclisti che utilizzano, alla domenica mattina, la zona intorno al Fontanone e alla cascina San Maurizio, come pista da cross.

Mariani ha anche chiesto, a un mese dall’entrata in vigore della norma di legge che impone agli enti pubblici di pubblicare le delibere di spesa di importo superiore a mille euro, un aggiornamento su quanto si sta facendo, in vista di questa scadenza, nel nostro Comune. Inoltre, ha invitato l’amministrazione comunale a sottoscrivere l’impegno di Agorà digitale. L’assessore Silvia Ghezzi  ha precisato che “entro un mese saranno pubblicati i primi dati”.

Mariangela Mariani ha quindi parlato dell’impegno degli enti pubblici per la legalità, richiamando quanto fatto dall’Associazione “Avviso pubblico”. Ha quindi proposto l’adesione del nostro Comune all’associazione, con un impegno di spesa minima: “soldi ben spesi e adesione utile alla città.”

Fontanella di piazza Matteotti - Danilo Radaelli (Sinistra per Cernusco”, richiamandosi all’esperienza del bilancio partecipato, ha chiesto che fine avesse fatto la nuova fontanella da posare in piazza Matteotti in sostituzione di quella attuale. Il Sindaco ha ammesso che “il ritardo è vergognoso”, ma ha anche aggiunto che la progettazione ha richiesto tempi più lunghi di quelli previsti. Comunque per San Giuseppe 2013 la nuova fontanella dovrebbe essere al suo posto, mentre gli altri progetti selezionati sono in lista d’attesa per i noti vincoli del patto di stabilità.

Sportello stranieri - Agnese Rebaglio (PD)  ha chiesto come mai lo “Sportello stranieri” sia stato chiuso a dicembre scorso, considerato che “si trattava di un servizio per una società inclusiva e orientata all’accoglienza”, e come il Comune si intende sopperire a questa mancanza.

L’assessore Silvia Ghezzi ha  risposto che la chiusura è stata dettata dall’azzeramento del fondo regionale che lo finanziava. I Comuni del nostro Piano di Zona – ha aggiunto l’assessore – hanno ritenuto di reperire direttamente le risorse per altri servizi obbligatori, ma non per lo Sportello stranieri, che a Cernusco era utilizzato da circa 700 stranieri all’anno. Ghezzi  ha poi precisato che con le Acli e le Caritas del territorio vedrà quali servizi per gli stranieri potranno essere attivati. 

Traffico passante ed ex-laghetto pescatori - Cristian Mandelli (Lega nord) ha posto l’attenzione sul traffico passante che “genera code e intasamento”, chiedendo a che punto è l’attivazione delle telecamere poste ai varchi della città e se questi ultimi sono sorvegliati dagli agenti della polizia locale. In particolare, Mandelli ha segnalato la sistematica violazione del divieto di transito posto in via Fornace, in frazione Ronco.

Il Sindaco ha innanzitutto precisato che “Cernusco ha 32.000 abitanti e 20.000 autoveicoli e quindi la maggior parte del traffico lo generiamo noi stessi” e che i vigili sono presenti quasi tutti i giorni al varco di via Verdi, all’ingresso da Carugate. “Le code ci sono su un paio di arterie, al mattino e alla sera, ma sono contenute e tollerabili” ha affermato Comincini, per poi aggiungere che “bisogna essere coscienti che noi abbiano 15.000 persone che lavorano nella zona industriale e che non sono tutti cernuschesi. Se si ponessero vincoli eccessivi alla circolazione, gli imprenditori potrebbero trasferire altrove le loro aziende.”

Per le telecamere, risolti i problemi di software, il Sindaco ha assicurato che riprenderanno i contatti con il competente ministero per individuare le modalità del loro utilizzo.

Mandelli ha anche chiesto spiegazioni sul ricupero dell’ex laghetto dei pescatori al Parco degli aironi (confine con Carugate), per sapere se il riempimento del laghetto avverrà con materiale di scarto dell’edilizia e se c’è già una convenzione tra proprietà e Comune. Comincini ha precisato che una convenzione è già stata firmata qualche anno fa, che il riempimento del laghetto potrà essere fatto con il primo strato di terra degli scavi, e che la Provincia sta definendo e seguendo il progetto di recupero.

C.G.

 

 

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