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HOME > di Mese in Mese > 4 Febbraio 2013

PROMUOVERE UNA CULTURA DELLA VITA
ACCOGLIENTE E SOLIDALE

 La scorsa domenica, 3 febbraio, in tutte le parrocchie si è celebrata la 35ª Giornata nazionale per la vita, sul tema "Generare la vita vince la crisi". È stata l’occasione per incoraggiare la scelta di generare la vita, per sollecitare decisi interventi a sostegno delle famiglie, nella consapevolezza che la vita vince su tutto, anche sulla crisi.

 La Giornata per la vita ha visto, nella nostra città, impegnati i volontari del Centro di Aiuto alla Vita (C.A.V.), sui sagrati delle chiese parrocchiali, a raccogliere fondi con la tradizionale iniziativa di “Un fiore per la vita” e le firme per la sottoscrizione della petizione europea “Uno di noi”. Nelle prossime settimane il C.A.V. renderà noti i dati del 2012, al momento ricordiamo quelli al 31 dicembre 2011: ha aiutato a nascere 942 bimbi, ha aiutato a crescere 1.479 bimbi, ha ospitato nella “casa dell’accoglienza” 16 bimbi con le rispettive mamme.

Nella nostra città, nel 1988 muoveva i primi passi il “Centro di Aiuto alla Vita”. «L'esperienza della maternità – leggiamo su Voce Amica di aprile 1988 - si trova al centro di alcune tra le tendenze più dirompenti del percorso attuale della nostra società: da una parte la si costruisce ad ogni costo con i "figli in provetta" e con le tecniche più avanzate della biologia e della medicina, dall'altra si afferma come il diritto il poter rifiutare la vita di un figlio concepito. Sembra inevitabile la contrappo­sizione tra il diritto della donna madre a progettare la propria esperienza e il diritto del figlio a vivere. Di fronte alla enormità di questi interrogativi a volte si riesce solo a porre dei piccoli gesti e dei piccoli passi. Ha iniziato da poco la sua attività il Centro di Aiuto alla Vita di Cernusco sul Naviglio. Ha sede in un locale messo a disposizione, della USSL 58. … È una forma di volontariato a servizio delle donne e delle coppie che sono in difficoltà a motivo di un figlio che deve nascere. Il suo scopo è contribuire a superare le difficoltà che portano alla decisione di abortire, perchè ogni figlio concepito possa essere accolto. Il desiderio delle persone che vi lavorano è suscitare la solidarietà di tutta la comunità ecclesiale e civile, perché la tutela sociale della maternità sia effettiva e concreta. E certo poca cosa di fronte alle decine di aborti che si praticano ogni anno nell'Ospedale Uboldo. E’ un inizio: la possibilità di farlo crescere e continuare dipende dalle scelte di molti di noi. Spesso le svolte "storiche' si decidono sul terreno dei piccoli passi. E se fosse così anche stavolta?»

Un anno dopo i volontari presentano ufficialmente il Centro. «Domenica 5 febbraio 1989 – leggiamo su Voce Amica di marzo 1989 -  in occasione della "Giornata della Vita" è stato presentato ufficialmente il Centro di Aiuto alla Vita (CAV) di Cernusco sul Naviglio. Durante la Messa l'omelia è stata tenuta da padre Ferdinando Colombo … “Un centro di aiuto alla vita – disse padre Colombo - è uno sportello aperto sul mondo della speranza, una proiezione sull'orizzonte del futuro, è un imito a muoversi sul pianeta della solidarietà. Un centro di aiuto alla vita è prima di tutto un’ indicazione filosofica sull'importanza della vita stessa. .. L'opera volontaria di ascolto, di accoglienza, di esaudimento, l'opera impiegata nella soluzione dei problemi della donna in difficoltà morali e materiali che vi si rivolge, sarà una lettera, tra le tante, dell'alfabeto  della vita, e speriamo, dell'inversione di tendenza nei riguardi della vita.”»

L’anno prossimo, quindi, festeggeremo il 25° di attività del Centro di Aiuto alla Vita cittadino.

 

C.G.

 

“VECCHIA FILANDA”: LE PORTE SONO ANCORA CHIUSE

 L’Associazione Amici del Tempo Libero, in questi giorni, ha informato i propri soci che venerdì  25 gennaio, ha effettuato un sopralluogo alla Vecchia Filanda, in attesa che, a giorni, l'amministrazione comunale le consegni le chiavi.

 I responsabili dell’associazione hanno anche aggiunto che si sta “studiando il migliore utilizzi degli spazi. Vi comunicheremo tempestivamente la data di apertura.»

Sul notiziario comunale di dicembre 2012 il Sindaco, Eugenio Comincini, scriveva che “Finalmente ci siamo. Nel mese di gennaio (2013) una prima parte della Filanda aprirà alla cittadinanza: è un risultato straordinario che come amministrazione comunale e come città siamo risusciti  a raggiungere insieme.” L’inaugurazione ufficiale era invece annunciata per la prossima Fiera di San Giuseppe. Ma ad oggi la Vecchia Filanda è ancora chiusa.

Nel 1983 approvato il Piano di ricupero dell’area Sapici - Del completamento della Vecchia Filanda, collocata all’interno dell’area ex Sapici (industria chimica che, prima di trasferirsi in zona industriale, era insediata tra piazza Gavazzi e via Bourdillon), continuiamo a discuterne, con alterno interesse, da oltre un trentennio.

«Nello scorso mese di ottobre – leggiamo sul numero di novembre 1983 de “L’informatore”, periodico dell’allora Partito socialista di Cernusco sul Naviglio - con una votazione alla unanimità, si è con­cluso il dibattito sul Piano di Recupe­ro della area Sapici. Il consiglio comunale ha votato uno schema urbanistico di massima che, rin­viando alla progettazione esecutiva i problemi di dettaglio, prevede di: - realizzare, negli edifici esistenti lungo piazza Gavazzi e via Bourdillon, parecchi alloggi di proprietà comunale e alcuni negozi; - abbattere le costruzioni industria­li più recenti, salvando solo il grande capannone che costituisce un interes­sante elemento di archeologia indu­striale; - realizzare un parcheggio sotterra­neo con, al di sopra, un percorso largo 17 metri su cui trasferire parte del mercato settimanale; - mantenere le aree a verde, attrez­zandole con percorsi pedonali interni.»

Restiamo, comunque, fiduciosi che nelle prossime settimane la situazione si possa sbloccare e scrivere, quindi, che per la Vecchia (o Nuova) Filanda finalmente “è arrivato il suo momento.”

C.G.

 

INTERMEDIA: CHIUSA LA LIQUIDAZIONE,
ABBATTUTA LA SEDE

 La Cooperativa sociale Intermedia, costituita nel 1983, ha cessato l’attività nella primavera del 2006 e nello scorso novembre ha anche chiuso la fase di liquidazione, con la cancellazione dal Registro delle Imprese. Quest’ultima tappa ha coinciso, in modo del tutto casuale, anche con la demolizione dei fabbricati che questa cooperativa ha occupato negli ultimi suoi otto anni di attività.

Demolizione completata proprio in questi giorni. Ora chi si trova a passare in via Pasubio può vedere quell’area completata nuda. La demolizione è un’immagine molto evocativa e può quindi suscitare tanti pensieri.

“Per 23 anni (dal 1983 al 2006) Intermedia è stata una grande ricchezza per Cernusco - aveva dichiarato nel maggio 2006 il presidente e liquidatore della Cooperativa, Guido Brovelli - un luogo di speranza e di riscatto per molte persone. I volontari sono la solidarietà e la Provvidenza fatta persona.”

Quell’area è ora nella disponibilità della Cooperativa Edificatrice Constantes, che, nello scorso giugno - su Voce Amica, accennando alle sue future iniziative - affermava che “non meno importante (è) la scelta della nostra Cooperativa di avviare interventi anche su aree dismesse, da bonificare e riqualificare, a seguito di contaminazioni di cui certamente non è responsabile, restituendo così alla fruibilità della città porzioni di territorio compromessi. A breve, con queste finalità, ci auguriamo di poter aprire un nuovo cantiere in zona via Verdi”.

C.G.        

 

 

 

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