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HOME > di Mese in Mese > 25 Febbraio 2013

A DIECI ANNI DALLA “MISSIONE CITTADINA”:
CHE FINE HA FATTO LA REGOLA DI VITA?

 

«Dopo due settimane intense di incontri, di predicazione e di preghie­ra (dal 15 febbraio al 2 marzo 2003), si conclude la Missione predicata. I Padri di Rho si sono rivolti a tante persone nelle varie occasioni di incontri avuti con tutte le età. E adesso? È tutto finito? La Missione può passare tra i ricordi? Invece adesso tutto comincia, perché la Missione deve portare i suoi frutti nella vita quotidiana da qui in poi.»

 

Al termine della Missione 2003 i padri di Rho e i preti delle parrocchie cittadine lasciano una “regola di vita” secondo il Vangelo. A ciascun cernuschese dicono:

- accogli con attenzione la Parola del Signore nella liturgia, nei gruppi di ascolto, nella catechesi;
- fa’ dell’Eucaristia il centro della tua vita, partecipandovi in modo attivo e consapevole, talvolta anche nei giorni feriali;
- accostati con regolarità al sacramento della Riconciliazione;
- testimonia nel quotidiano la tua appartenenza al Signore e alla Chiesa;
- sii presente, in modo responsabile, nella comunità parrocchiale, e offri il tuo dono ai fratelli.

La “regola di vita” secondo il Vangelo è «una proposta semplice ma impegnativa.

Regola di vita: è un'espressione questa che da un po' viene propo­sta per indicare che la vita spiritua­le non può essere lasciata in balia delle voglie o del caso. Si tratta di uscire dal­lo spontaneismo (forse anche un po' di comodo) per prendere Dio un po' sul serio, dandogli il posto che gli spetta, cioè il primo.

Secondo il Vangelo: questa regola trova sua ispirazione e la sua sorgente nella Parola di Gesù. Continuamente dobbiamo richiamarci al fatto che vivere da cristiani non può voler dire vivere come sembra giusto a cia­scuno di noi, bensì vivere seguendo Cristo e la sua Parola.

La parola del Signore: si parte proprio da qui, dall'ascoto: 'In principio la Parola'. Primo momento indicato per l'ascolto della Parola è la liturgia: nella celebrazione dell'Eucaristia domenicale noi ci sediamo anzitutto alla mensa della Parola e di essa siamo invitati a nutrirci perché è Parola di vita. L’Eucaristia: è ora di smetterla di pensare che per essere cristiani non c bisogno di andare a Messa! C'è bisogno di molto di più, ma non senza la Messa. Se mai, la Messa va vissuta molto meglio, con una partecipazione attenta e intensa; se mai, la Messa va continuata e vissuta anche fuori di Chiesa.

La riconciliazione: è celebrazione dell'Amore di Dio, è tornare alla purezza del Battesimo, è punto d'arrivo del cammino di conversione a cui tutti siamo chiamati. Non ha senso stare anni senza confessarsi (magari facendo imperterriti la Comunione ogni volta che si va a Messa), ciascuno rifletta sul suo modo di vivere questo Sacramento.

La vita quotidiana: è il luogo dove va poi incarnata la fede, dove va vissuto e testimoniato ciò in cui si crede, dove si deve vedere nei fatti che uno è cristiano: famiglia, scuola, lavoro, tempo libero, impegno sociale, eccetera, non sono ambiti estranei o indipendenti rispetto alla nostra fede.

Essere Chiesa per servire: fare parte di una comunità non vuoi dire servirsene, ma servirla e mettere l'Amore prima di tutto. Ritengo che questa dimensione comunita­ria della nostra fede sia essenziale per il futuro e sia anche la testimonianza più importante che possiamo dare.» (Don Luigi Caldera, prevosto di Cernusco dal 1994 al 2008, per Voce Amica, marzo 2003)

 

Un frutto concreto della Missione cittadina del 2003 sono stati i Gruppi di ascolto della Parola, che continuano ancora oggi il loro cammino, pur con gli inevitabili cambiamenti e alcune fatiche.

«L’esperienza dei Gruppi di ascolto in famiglia – hanno scritto su Voce Amica di settembre 2012 due animatori - festeggia quest'anno il decimo compleanno avendo mosso i primi passi nel lontano 2002. I gruppi, formati da circa 10 persone, si riuniscono ciascuno nella casa messa a disposizione da una famiglia e nella semplicità di una sala da pranzo o di una cucina, attorno ad un tavolo o in un salotto, si legge e si riflette il brano proposto tratto dalle Sacre Scritture, guidati da un animatore che aiuta a collocare il brano nel suo contesto e fornisce le stimolazioni utili alla riflessione che si svolge in serenità alla scoperta di ciò che il brano dice e soprattutto di ciò che il brano dice a ciascuno ora, in questa società e in questo momento. Una preghiera e un breve scambio di chiacchiere concludono poi la serata. Gli incontri mensili iniziano normalmente alle 21 ad eccezione di un gruppo che, presso l'oratorio SACER, si riunisce nel pomeriggio. I gruppi sono aperti a tutti, nessuno deve sentirsi escluso o impreparato perché nessuno insegna agli altri, ma insieme si condividono le proprie riflessioni, le proprie esperienze e perché no? I propri dubbi. È un piccolo spazio di tempo (poco più di un'ora) che ci si concede una volta al mese per fermarsi, allontanarsi momentaneamente dai problemi pratici della quoti­dianità e riflettere. I Gruppi di Ascolto sono aperti a tutti, quindi anche e soprattutto a chi vorrebbe provare un cammino diverso, più partecipato dove oltre ad ascoltare può, se lo desidera, esprimere il suo pensiero e confrontarsi.»

Per informazioni sui Gruppi di ascolto si possono contattare le segreterie delle parrocchie.

C.G.

 

 

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