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HOME > di Mese in Mese > 21 Dicembre 2013

ENRICO RUSINENTI È STATO
UN PIONIERE DELLA RADIO LOCALE
 

Un indiscusso protagonista della storia della radio a Cernusco, e in particolare di Radio Cernusco Stereo, è stato Enrico Rusinenti. Che purtroppo ci ha lasciato lo scorso 14 gennaio, all’età di 81 anni. Il suo funerale è stato celebrato, martedì 15 gennaio, nella chiesa prepositurale.

La Comunità pastorale Famiglia di Nazaret partecipa al dolore dei famigliari e assicura la sua vicinanza nella preghiera, riconoscente per la preziosa testimonianza che Rusinenti ha  offerto nel campo della comunicazione e della carità, all’Oratorio Paolo VI e alla Parrocchia San Giuseppe Lavoratore. Attività svolte sempre con determinazione e passione, e con uno stile inconfondibile, fatto di affabilità e massima disponibilità. Ben nota, inoltre, la sua amicizia con don Nando Macchi.     

Ma Enrico Rusinenti era molto conosciuto in città anche perché è stato per tantissimi anni direttore di stabilimento all’Arco Falc, la storica fabbrica di giocattoli che un tempo sorgeva in via Verdi angolo via Boccaccio, dove ora ci sono le due torri. Chi scrive queste note, alla sua prima esperienza di lavoro, l’ha conosciuto in quella fabbrica e gli sarà sempre riconoscente, soprattutto per la pazienza dimostrata.    

 
Enrico Rusinenti (in piedi a destra) con il cardinale Martini ai microfoni di Radio Cernusco Stereo (novembre 1984).

A testimonianza dell’impegno profuso per oltre dodici anni a Radio Cernusco Stereo, riproponiamo un articolo che Rusinenti scrisse nel maggio del 1988 per Voce Amica.

Una radio locale  per ridurre le distanze - «Il tempo sembra volare. Da dodici anni la nostra radio decanale ci è fedele compagna con la convinzione di riuscire a ­stimolare l'aggregazione, il coinvolgimento, la condivisione tra la gente. Le problematiche che nel 1976 (inizio delle trasmissioni) ci toccavano erano: congiunture, crisi politiche e sociali, droga, arrivismo, arroganza e qualunquismo. Un momento che, se non ci è lecito definire terribile, era sicuramente preoccupante. Si sentiva allora la necessidi uno strumento che favorisse l'aggregazione e che questa fosse stimolo al progresso della società. Per combattere queste congiunture si doveva lavorare sempre di più nella comunicazione. Ritrovarsi per dibattere i problemi era molto difficile. La famiglia, il lavoro, l'associazionismo  essenziale, lo svago, il riposo pur limitato, impegnavano sempre più la gente. Ci si trovava sempre quelli, e pochi. Di qui l'urgenza: scoprire un mezzo nuovo, con regole opportune. Ed ecco: una radio locale, che si facesse ascoltare nei momenti più idonei da un numero sempre maggiore di persone, con una varietà di proposte alla portata di tutti. Un mezzo successivamente qualificatosi "decanale" con lo scopo di ridurre le distanze (se non proprio le solitudini), avente quale garanzia principale quella di privilegiare l’ascoltatore, nei paesi gravitanti su Cernusco. Si voleva tenere fede al presupposto che per comunicare con una radio decanale vale la regola che la comunicazione è costituita da tre elementi: da colui che parla, da ciò di cui si parla e dal soggetto a cui si parla. Dei tre, l'elemento principale doveva comunque essere il terzo, l’ascoltatore.

Trascorsi dodici anni le tematiche sono per lo più ancora le medesime. La gente però ne sa di più: di qui il legittimo convincimento che la nostra R.C.S. abbia contribuito, e non poco. Radio Cernusco Stereo è una cooperativa sociale con 147 soci; trasmette 24 ore su 24 ogni giorno, in diretta per 17 ore, con 7 notiziari e rubriche informative che superano le tre ore e mezza. Si alternano ai microfoni, puramente volontari, mediamente 80 persone la settimana, di cui una sessantina sotto i 28 anni. Una radio giovane dunque, e che resta tale anche se i suoi dodici anni di attività la collocano nei primi posti tra le radio private della provincia di Milano. 40.000 ascoltatori (tanti ce ne attribuisce l’Abacus e l’Isas nell'ultimo sondaggio) sono il conforto e la preoccupazione che ci accompagnano ogni giorno. Per questo ci necessitano tante idee e collaborazione. Ecco perché apriamo con piacere e fiducia a tutto il decanato e prima ancora alla nostra città. Ci rendiamo conto della preziosidel mezzo che Cernusco e il suo decanato hanno a  disposizione, senza ombra di dubbio al passo coi tempi. Ma gradiremmo veramente che molti facessero ogni sforzo per garantire la massima pluralità per una migliore aggregazione.»

“In R.C.S, con impegno, capacità, genialità” - L’assemblea dei soci di RCS, il 22 aprile 1988,  a Enrico Rusinenti, “che con determinazione aveva chiesto di essere esonerato da ogni incarico amministrativo, (esprimeva) il più sincero apprezzamento per l'opera svolta in R.C.S, con impegno, capacità, genialità, per tanti anni.” Nella stessa occasione fu precisato che Rusinenti non lasciava “comunque i microfoni (l'avremmo incatenato) e in R.C.S. riveste la carica di direttore generale, che rispetto a prima è soltanto più importante e più impegnativa. È ancora presto per dirgli grazie e salutarlo.”

Ora, invece, questo momento è giunto. Siamo certi che la storia della nostra radio, pur tra alterne vicende, continua ancora grazie alla volontà e alla perseveranza dei promotori, uomini profondamente convinti della sempre maggiore importanza che andavano assumendo i mezzi di comunicazione sociale. Tra questi promotori, un ruolo fondamentale l’ha avuto, senza ombra di dubbio, Enrico Rusinenti.

C.G.

 

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