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INTERROGAZIONI: VILLA ALARI  E L’INFORMATORE COMUNALE AL CENTRO DELL’ATTENZIONE

Quasi un’ora e mezza è stata riservata, nella seduta del consiglio comunale dello scorso 8 novembre, alle interrogazioni dei consiglieri al Sindaco, Eugenio Comincini. È stata senz’altro la parte più vivace della seduta, perché poi - benché ci fosse all’ordine del giorno un argomento importante, come è sempre quello del Piano per il diritto allo studio - non ci sono stati spunti particolarmente interessanti nel dibattito, limitatosi a qualche richiesta di chiarimento o a qualche sottolineatura, secondo le sensibilità, attenzioni e interessi dei singoli intervenuti. 

Incarichi ai consiglieri - In apertura di seduta il Sindaco, Eugenio Comincini, ha comunicato di aver conferito degli incarichi ad alcuni consiglieri della maggioranza per progetti specifici: a Maurizio Magistrelli per il completamento della coprogettazione della Vecchia Filanda; a Daniele Mandrini per individuare i criteri da applicare per il bando di gara del trasporto pubblico; a Agnese Rebaglio per l’introduzione dei tablet nelle scuole.

Fontanone - Il consigliere Claudio Gargantini (Persona e Città), con riferimento alla pulizia del Fontanile promossa nelle scorse settimane da Sinistra per Cernusco, ha chiesto se rispondesse al vero che la Protezione Civile locale si era offerta per la gestione di questa area naturalistica.

Il Sindaco ha risposto di non aver mai ricevuto richieste al riguardo e ha ricordato che l’ambito è ricompreso nel Plis delle Cave e pertanto il suo ricupero e la sua valorizzazione sono di competenza di questo ente sovracomunale.

Centro sportivo comunale di via Buonarroti – Gargantini ha anche chiesto se, quando e dove il centro sportivo di via Buonarroti avrà finalmente un’area ristoro, con ristorante-pizzeria da un centinaio di posti, come auspicato, a suo dire, da molti frequentatori del complesso sportivo.

Comincini ha risposto che non è previsto alcun punto ristoro, perché quanto è stato realizzato lo scorso anno con la nuova piscina comprende già un bar e “se gli mettiamo un concorrente sotto casa, il piano finanziario che è stato fatto per questo intervento non starebbe più in piedi. Sarebbe sciocco creare all’interno del centro sportivo una concorrenza.” 

Sempre con riguardo al medesimo centro sportivo comunale,  il consigliere Gianluigi Frigerio (Pdl) ha fatto presente le cattive condizioni in cui si trovano la cancellata del campo di calcio principale, alcuni campi da gioco e strutture di servizio.

Il Sindaco ha risposto che al momento non c’è alcun progetto di intervento al riguardo, pur riconoscendo la necessità di farlo, perché le risorse per ora non ci sono.

L’assessore Ermanno Zacchetti ha quindi precisato che nel frattempo il Comune è però intervenuto su altre strutture e impianti. “Interveniamo – ha spiegato Zacchetti - passo dopo passo, avendo a cura non le esigenze di una sola associazione ma quelle delle associazioni nel loro complesso.”

Rimborso IVA pagata sulla tassa rifiuti – Cristian Mandelli (Lega nord) sulla base di quanto deciso recentemente dalla Corte costituzionale, a proposito del rimborso dell’IVA pagata dai cittadini negli scorsi anni sulla tassa rifiuti - pur consapevole delle difficoltà finanziarie in cui si troverebbe il Comune, se dovesse rimborsare somme che non sono più nella sua disponibilità - ha chiesto al Sindaco di riconoscere il credito vantato da ciascun contribuente, che ha quantificato in circa 50 euro, sottraendolo dalla prossima bolletta della TIA.

Il Sindaco ha ribadito che il Comune si trova nella stessa posizione in cui si trovano i cittadini: o al Comune saranno restituiti i soldi dallo Stato, per rimborsare a sua volta i cittadini, o il Comune li dovrà trovare da un’altra parte. Se alla TIA del prossimo anno dovessimo detrarre quanto sarebbe da rimborsare - ha sostenuto Comincini - dovremmo conseguentemente aumentare la tariffa dello stesso importo, per coprire il costo del servizio di raccolta. Poi rimborsare a chi? Si è chiesto il Primo cittadino: solo a chi ne ha fatto richiesta? Per Comincini è lo Stato che si deve far carico di questo rimborso e sanare, con un’apposita norma, la situazione creatasi.

Villa Alari – Gianluigi Frigerio (Pdl) ha chiesto al Sindaco aggiornamenti sulle condizioni di Villa Alari e sui progetti dell’amministrazione comunale ai fini del suo riutilizzo.

L’ultima volta che è stata aperta, lo scorso marzo, in occasione della Giornata del Fai – ha risposto il Sindaco - tutti hanno potuto constatare il suo stato di conservazione. A differenza di quanti hanno votato per l’acquisizione della Villa – ha poi proseguito Comincini – che sostenevano che sarebbero stati sufficienti solo cinquecentomila euro per rimetterla a posto, noi, invece, abbiamo dovuto prendere atto che ci vogliono alcuni milioni di euro. Tutti gli interlocutori che si sono fatti avanti in questi anni hanno ritenuto troppo oneroso il costo per sistemarla: nelle condizioni attuali di mercato, l’investimento per rimettere a posto la Villa e per gestirla è da loro considerato economicamente non sostenibile e finanziabile.

Il Sindaco ha quindi affermato che l’acquisto della Villa «era un’operazione che non si doveva fare. Detto questo ci rimane il cruccio di trovare una soluzione. Non mi pare che in città ci siano stati, in questi ultimi anni, soggetti (partiti, operatori privati, forze sociali) che abbiano elaborato ipotesi economicamente sostenibili.» Ha poi aggiunto che la storica dimora è oggi priva di riscaldamento, perché la parte dove era collocata la caldaia è stata ceduta ai privati, che l’hanno poi smantellata. Comincini attende “che chi ha idee interessanti si faccia avanti”, comunque ha assicurato che “l’amministrazione comunale si sta impegnando per trovare delle soluzioni.”

Il Primo cittadino ha anche sostenuto che se si fosse mantenuto fede a quanto previsto nell’accordo di programma sottoscritto negli anni ’90 con i Fatebenfratelli, la Villa sarebbe rimasta ai frati e il Comune avrebbe avuto la possibilità di utilizzare le sue sale centrali per attività di interesse cittadino. Se quell’accordo fosse stato rispettato, non ci troveremmo nella situazione attuale.

Il consigliere Giuliano Mossini (Pdl), sempre a proposito di Villa Alari,  ha chiesto al Sindaco se non avesse mai pensato di costituire un gruppo di lavoro per monitorarne lo stato di conservazione. “Se non abbiamo i soldi per sistemarla – ha aggiunto Mossini - almeno facciamo in modo di evitare che la situazione possa peggiorare.”

Comincini ha annunciato che nel prossimo anno è previsto un intervento poderoso sul tetto e in seguito nei giardini circostanti la storica residenza.

Alloggi comunali – La mancanza di informazioni sulla gestione del patrimonio immobiliare comunale, sul sito web del Comune, è stata oggetto di un’interrogazione di Gianluigi Frigerio (Pdl): “patrimonio che richiede la massima trasparenza e modalità che evitino dubbi maliziosi”. Il consigliere ha quindi chiesto: “quanti sono e dove sono collocati questi alloggi? Perché non c’è l’indicazione, anche in forma criptata, degli affittuari? Ci sono oppure no anche casi di sub-affitto? È vero che ci sono affittuari che hanno acquistato alloggi in edilizia libera per i figli?

Comincini ha spiegato che la sua amministrazione, per la prima volta nella storia della nostra città, ha deliberato delle decadenze dall’affitto di alloggi comunali, cioè degli sfratti. Si è quindi impegnato a fornire i dati statistici “utili” sugli affitti comunali e a rispondere a breve anche agli interrogativi posti da un settimanale locale sul medesimo argomento.

Degrado lungo le vie di accesso alla città – Il degrado che si nota lungo alcune delle vie principali di accesso alla città è stato fatto presente dal consigliere Giuliano Mossini (Pdl). Ha quindi chiesto se non fosse possibile accordarsi con i Comuni limitrofi per rimuovere i rifiuti e pulire le strade. Comincini ha osservato che i tratti di strada segnalati sono di competenza provinciale e quindi “non si può andare a pulire dove spetta ad altri farlo”.

Informatore comunale – Sulla mancata distribuzione, in versione cartacea, dell’informatore comunale è intervenuta la consigliera Mariangela Mariani (Vivere Cernusco). Ha definito inusuale che la composizione del nuovo consiglio comunale e quella della nuova giunta non siano state portate a conoscenza dei cernuschesi. Ha poi posto alcuni interrogativi al Sindaco: quando ci si è accorti che non c’erano le risorse per stampare l’informatore comunale? Se ci si è accorti all’ultimo momento non c’è stata una certa disattenzione da parte del dirigente competente? Il Sindaco non ritiene che il settore della comunicazione debba essere presidiato con maggiore attenzione dal dirigente preposto? Poi ha sottolineato che “la mancata distribuzione dell’informatore fa seguito a  qualche altra svista dei competenti uffici” e ha concluso così: “raggiungere tutti i cittadini con il notiziario comunale è trasparenza e democrazia. Non trascuriamo l’informazione su carta, perché solo il 40% dei cernuschesi va su internet”.

Il Primo cittadino ha fatto presente che la spending review dello scorso settembre, intervenuta dopo la richiesta degli articoli ai singoli gruppi consiliari, ha ulteriormente limitato la spesa del Comune per la comunicazione. Spesa che ha già raggiunto il tetto massimo possibile e che in precedenza era stata ridotta dell’80% dallo Stato. Comincini ha chiarito che quello che si potrebbe spendere in più per la comunicazione potrebbe derivare solo da nuove sponsorizzazioni, dopo che tutte quelle già previste in bilancio saranno state effettivamente incassate.

Stagione di prosa Teatro Agorà – Sull’aumento del biglietto ridotto della stagione di prosa in programmazione al Teatro Agorà ha posto la sua attenzione la consigliera Mariangela Mariani (Vivere Cernusco). Premesso che “il sostegno del Comune si è ridotto negli anni”, ha però chiesto “perché non si è subordinato il contributo comunale al mantenimento di una politica di prezzi che favorisse l’accesso dei giovani, perché non si è chiesto di spalmare gli aumenti su tutti tipi di biglietto invece che concentrarli solo su quelli ridotti?

L’assessore Rita Zecchini innanzitutto ha sottolineato che l’accordo con l’Agorà è importante, poi ha precisato che l’amministrazione comunale ha quasi dimezzato il suo contributo. “Io sono per ricercare  anche forme diverse di programmazione – ha continuato l’assessore - per esempio: creare alternative per un teatro di giovani con spettacoli gratuiti. Con Agorà c’è una collaborazione in atto: ma ricordiamoci che è un soggetto privato e che chi vi opera sono tutti volontari (diversamente quali sarebbero i costi di gestione e quindi i prezzi dei biglietti?). Avranno sicuramente valutato le loro difficoltà. I cittadini a cui è destinata quel tipo di proposta teatrale se lo possono anche permettere quel ritocco del prezzo del biglietto.” Sono tutte considerazioni che evidentemente alla consigliera Mariani sono sfuggite. 

Revisore dei conti del Comune – Il consigliere Mauro Aimi (Movimento cinque stelle) ha fatto presente che è stato nominato revisore del nostro Comune il vicesindaco di Carugate: «siamo quindi in presenza di un doppio incarico remunerato che, pur non essendo vietato dalla legge, si pone in contrasto con i “principi della buona politica”». Ha quindi invitato il revisore interessato a dimettersi.

C&A

 

DIRITTO ALLO STUDIO:
ALLA SCUOLA RISORSE IMPORTANTI

La novità più importante del Piano per il diritto allo studio 2012/2013 è in una conferma: l’amministrazione comunale ha deciso di destinare alle scuole cittadine sostanzialmente le stesse risorse dello scorso anno. In tempi di crisi e di sforbiciate ai conti pubblici non è certamente scelta di poco conto. È un dato che merita di essere sottolineato. Anche le componenti più critiche della minoranza hanno riconosciuto questo impegno.

 

L’illustrazione del Piano è stata introdotta dall’assessore all’educazione, Rita Zecchini, che, in particolare, si è soffermata sui tagli operati dagli ultimi governi nazionali sui finanziamenti alla scuola statale. «Le politiche dei tagli  - ha affermato l’assessore - hanno impoverito sempre più la scuola svilendone la funzione educativa, sociale e culturale. È proprio in un periodo di crisi che ci sarebbe bisogno invece di investire nella scuola perché si investe sul futuro. Compito decisivo dell'amministrazione comunale è di valorizzare l'istituzione educativa per eccellenza, la scuola, ponendola al centro della propria attenzione perseguendo l'obiettivo di una rivalutazione della sua funzione sociale e culturale, mettendola in condizione di praticare i modelli pedagogico- didattici più avanzati.» Zecchini ha poi indicato gli obiettivi del suo assessorato: «Oltre all'impegno per implementare strumenti, progetti e iniziative per la costruzione di una scuola al passo coi tempi, una mia particolare attenzione sarà dedicata alle strutture e agli arredi: molti studi e ricerche rilevano infatti che una positiva relazione con l'ambiente riveste un ruolo importante nel processo educativo. Pertanto dovrà essere prestata molta cura all'organizzazione degli spazi e degli arredi nelle scuole, e ai suoi effetti sui processi emotivi, cognitivi e motivazionali connessi con la costruzione delle conoscenze. Altrettanto importante sarà dedicare spazio e tempo alla relazione e collaborazione con tutte le componenti scolastiche, a partire dai docenti, fondamentale per individuare percorsi e progetti da sostenere, per potenziare l'offerta formativa, per raggiungere la piena inclusione sociale di tutti i bambini e ragazzi con particolare attenzione alle persone disabili, alle condizioni di svantaggio sociale e a tutte le forme di disagio. In questa direzione ci proponiamo di investire risorse in progetti di qualità e nell'innovazione, specie quando siano finalizzati a rafforzare il legame e le sinergie tra scuola e territorio con l'obiettivo di costruire un vero e proprio patto educativo di comunità.»

 

Il Piano si articola in cinque aree e prevede entrate per 131.000 euro e uscite per 1.345.000 euro. La prima area, contributi diretti alle scuole per il funzionamento, l’ampliamento e il miglioramento dell’offerta formativa, ha uno stanziamento di circa 400.000 euro; la seconda, refezione scolastica e servizi di supporto e controllo, al netto delle entrate, comporta per il Comune una spesa di 55.000 euro; la terza, servizi rivolti alle scuole, alle famiglie, agli utenti per l’attuazione del diritto allo studio, prevede un’uscita netta di circa 220.000 euro; per la quarta, servizi per l’integrazione della disabilità e servizi di sostegno e prevenzione per gli alunni a rischio emarginazione, la spesa prevista è di 471.000 euro; per la quinta e ultima area, servizi rivolti alla comunità per l’educazione permanente, ci sono nel Piano 60.000 euro circa di uscite.

Il Piano interessa una popolazione studentesca di 3.090 alunni, dalla scuola dell’infanzia alla scuola media inferiore, suddivisi in 121 classi.

 

Le minoranze, pur esprimendo apprezzamento per il metodo di lavoro seguito e per il dibattito svoltosi nella competente commissione consigliare, non hanno mancato di sollevare alcuni rilievi, a partire dalla riduzione del contributo alla Scuola d’infanzia paritaria Suor Sorre.

Il consigliere Giuliano Mossini (Pdl) ha posto la sua attenzione sul servizio mensa e sulla riduzione del contributo all’asilo Sorre. A proposito del quale ha affermato: “noto con amarezza che la cifra viene decurtata. Chiedo che rimanga il contributo di 300.000 euro, perché i costi generali di gestione ci sono sempre sia che ci siano 15 o 20 alunni per classe, così da consentire all’asilo di lavorare tranquillamente e di non dover ridurre il personale. Sono orgoglioso che ci sia questo asilo a Cernusco e mi auguro che possa continuare anche per il futuro.”

Christian Mandelli (Lega nord) ha riproposto la questione dell’utilità o meno del nuovo complesso scolastico a est della città: “considerando la riorganizzazione verso la quale si sta andando, creazione di due istituti comprensivi, non sarebbe meglio investire le risorse future nell’ammodernamento delle strutture attuali anziché costruire una nuova scuola? Rinunciandovi potremmo risparmiare delle risorse da destinare magari alla gratuità del trasporto scolastico, diminuendo così il traffico in città e l’inquinamento e sarebbe anche un incentivo per la mobilità sostenibile.”

Gianluigi Frigerio (Pdl) ha dichiarato la sua contrarietà al Piano per la riduzione del contributo all’asilo Sorre. “Questo asilo nasce come istituto per bambini poveri. Riducendo il contributo in maniera così forte - ha spiegato Frigerio - il Sorre si vedrà costretto, perché ha già un deficit di Bilancio, ad alzare le rette. Così poi sarà frequentato solo dai figli di famiglie con reddito medio-alto.” Frigerio ha anche spiegato che le famiglie in difficoltà pagano già rette più basse e in alcuni casi hanno anche la refezione gratis per i loro figli. Il consigliere ha poi osservato che approvare un Piano per il diritto allo studio in novembre ha poco senso, perché l’attività delle scuole è già avviata, “forse è il caso che si ripensi ai tempi di formazione e discussione del Piano”.

Claudio Gargantini (Persona e Città) ha parlato di “eccezionali premesse (riferendosi a  quanto affermato dall’assessore), che però devono diventare progetti concreti, perché altrimenti sono solo bei spot che non costano nulla”. Rivolto poi alla Zecchini, che aveva lamentato i tagli dei finanziamenti statali alle scuole, ha sottolineato che “è nostra precisa responsabilità e preoccupazione fare il bene dei nostri ragazzi e non occorre ogni volta richiamare le competenze dello Stato, perché altrimenti è come se si volesse quasi delegare le nostre responsabilità.”      

Si è poi complimentato per il maggior stanziamento, rispetto allo scorso anno, di 12.000 euro per i progetti in autonomia delle scuole, ma ha anche espresso critiche sul metodo usato dall’asilo Sorre per stabilire le rette da far pagare alle famiglie dei bambini: “io non posso accettare che si ricorra all’autodichiarazione quando si dà un contributo pubblico”. Inoltre ha chiesto di modificare l’ISEE (l’indicatore sulla base del quale viene attribuita la fascia di reddito alla famiglia dell’alunno e il conseguente importo della retta da pagare), perché “stiamo elargendo contributi a chi non ne ha bisogno”. Gargantini ha anche vivacemente contestato la mancata presentazione dei dati, che aveva richiesto, sull’Afol (Agenzia provinciale per la formazione): “mi aspettavo questi dati e alcune spiegazioni, per togliere ogni dubbio sulla nostra partecipazione in questa Agenzia.” L’assessore si è impegnata a portarli nella prossima seduta della commissione consigliare competente.

 

La maggioranza - Nel dibattito, seguito all’illustrazione del Piano, la maggioranza ha espresso compattamente il suo sostegno al documento presentato.

Per Agnese Rebaglio (PD) «il Piano presentato si muove nel solco di una continuità rispetto al lavoro del quinquennio precedente e conferma la bontà della strada intrapresa. Sceglie cioè di contenere, sul fronte scuola, i tagli che i vincoli imposti dal patto di stabilità e le misure di riduzione dei trasferimenti prese a livello nazionale per fronteggiare la crisi finanziaria impongono su molti ambiti della gestione cittadina. Questo è evidente nel Piano per esempio là dove si garantisce il servizio di assistenza di alunni con disabilità per i quali il Comune si impegna largamente, facendosi carico di integrare il sostegno garantito dagli insegnanti di sostegno statali con una copertura di un numero importante di ore settimanali. Ma è evidente anche nel mantenimento di una quota significativa di contributi alle scuole per il sostegno all’innovazione e ai progetti didattici. Oppure nello sforzo di accollarsi oneri che sarebbero di competenza dello stato, quali per esempio quelli relativi alla connessione wi-fi. O le ingenti risorse investite nel servizio del trasporto scolastico, che vanno nella direzione di incentivare buone pratiche a vantaggio della collettività tutta.»

Danilo Radaelli (Sinistra per Cernusco) ha manifestato il suo apprezzamento per “il patto educativo territoriale” proposto dall’assessore Zecchini, per non lasciare sole le scuole in un periodo di profonde trasformazioni. Si è poi detto soddisfatto per la quanità e la qualità del Piano. Per la prima, “nonostante le difficoltà, è rimasto sostanzialmente invariato lo stanziamento complessivo”; per la seconda, ha giudicato “interessanti alcuni progetti finanziati: l’interculturalità, la memoria storica, metti a dimora un albero, la cittadinanza attiva”.

Mariangela Mariani (Vivere Cernusco) dopo aver affermato che “appaiono francamente molto alti i costi sostenuti dal Comune per le spese telefoniche delle diverse scuole, ha posto la sua attenzione, in particolare, sugli adolescenti disabili che frequentano le scuole superiori. “Il nostro Comune – ha spiegato Mariani - continuerà a farsi carico anche del sostegno di ragazzi cernuschesi che frequentano scuole superiori in altri comuni. Intervento che dovrebbe essere a carico della Provincia, che però non ha mai ottemperato a questo impegno. Ben venga quindi la decisione del Comune di procedere per vie legali per chiedere alla Provincia il pagamento di quanto dovuto. Se dovessimo vincere la causa (e c’è già un precedente favorevole) la Provincia dovrebbe rimborsare il Comune dei circa 112.000 euro spesi dal 2006 al 2011, oltre ai 30.000 di questo 2012.”

Maurizio Magistrelli (PD) si è detto d’accordo sulla necessità di metter mano all’ISEE e poi ha inviato “tutti a considerare il rapporto tra scuola e Comune non come un rapporto esclusivo” ma volto a coinvolgere tutti i soggetti interessati che operano sul territorio. Ha anche rivendicato la bontà della scelta fatta dalla maggioranza a proposito della nomina del nuovo assessore all’educazione e della presidente della commissione competente, scelta che a suo tempo non tutti avevano condiviso.

 

Replicando agli interventi dei consiglieri, l’assessore Zecchini a proposito dell’asilo Sorre ha affermato che “abbiamo una diminuzione della nostra capacità di spesa, fortemente penalizzata da tagli per circa 500.000 euro negli ultimi 6 mesi. Abbiamo incontrato la preside dell’asilo e abbiamo trovato la sua comprensione. In questa scelta non si va a valutare l’importanza o meno di una scuola rispetto a un’altra ma si vanno a rendere compatibili le risorse che abbiamo per tutte le scuole cittadine. Ci incontreremo presto per costruire il percorso della nuova convenzione (quella vigente scade nel 2013) e in quella sede potremo parlare anche di applicazione delle fasce ISEE.”

L’assessore si è poi personalmente impegnata a presentare il prossimo Piano entro la fine di giugno 2013. Ha anche dato assicurazioni sulle competenze delle persone che compongono la commissione mensa, incaricata di controllare la qualità dei cibi; di essa fa parte anche una dietologa pagata dal Comune. Con riguardo al nuovo polo scolastico, Zecchini ha sostenuto che “delocalizzare in più aree, in più plessi scolastici, permette di avere strutture nuove, più efficienti e moderne. Dopo la riqualificazione dell’edificio scolastico di piazza Unità d’Italia risparmieremo circa il 40% nei consumi energetici. L’impegno è quindi quello di riqualificare anche tutti gli altri edifici scolastici.” L’assessore ha poi aggiunto che “costruiremo nei prossimi mesi una nuova ala per l’eventuale nuova sezione della scuola materna di via Buonarroti e riqualificheremo l’edificio interessato.”

Zecchini, a proposito dei contributi volontari richiesti dalle scuole ai genitori, ha spiegato che “sono i consigli di circolo e d’istituto che decidono al riguardo e in piena autonomia. Il Comune non c’entra in questa iniziative.” Infine, per gli asilo nido, l’assessore ha riconosciuto che c’è un problema di liste d’attesa: “vedremo di fare convenzioni con le strutture private cittadine” per dare così a tutti la possibilità di trovare una soluzione.

 

Il Sindaco, a conclusione del dibattito, è intervenuto per dare rassicurazioni sulla staticità delle strutture scolastiche, informando che “l’amministrazione comunale ha stanziato 80.000 euro per fare indagini e per avere certezze e risultanze che possono tranquillizzare i genitori.”

Il Primo cittadino ha apprezzato “che si facciano le pulci su come si spendono i soldi a disposizione” ma ha fatto anche questa “battuta: su Afol e altre questioni facciamo la radiografia e noi ci preoccupiamo della staticità delle scuole, ma non mi risulta che i privati e i condomini, in cui i bambini trascorrono la maggior parte del loro tempo, abbiano discusso di fare verifiche sulla staticità dei loro edifici, che a volte sono più vecchi delle scuole. Bisognerebbe governare certe paure e timori per evitare sprechi di denaro pubblico.”

Comincini, in risposta anche a quanto affermato da Mandelli, ha precisato che l’amministrazione comunale  “sta creando condizioni perché, una volta usciti dall’attuale crisi, si possa offrire condizioni migliori di vita ai cernsuchesi. Se poi negli edifici scolastici rimarranno alcuni spazi vuoti, non ce ne dobbiamo preoccupare oltre il necessario, perché potranno essere spazi da utilizzare per altri servizi ai cittadini. In passato la Lega ha saputo utilizzare questi spazi in modo intelligente, mi meraviglio quindi che Mandelli continuamente ripeta di non costruire una nuova scuola”.

Per il Sindaco “essere riusciti, in questo anno estremamente difficile per le risorse a disposizione, a mantenere invariato i finanziamenti per la scuola vuol dire aver fatto grossi sacrifici. Vuol dire che le scelte politiche sono state fatte realmente, preferendo investire sullo scuola piuttosto che su altro. Questa amministrazione sa distinguere e scegliere le priorità: scuola e sociale.”

Il Piano è stato approvato dalla maggioranza, contrari due consiglieri del Pdl (Mossini e Frigerio), astenuti Mandelli, Gargantini e Aimi (Movimento 5 stelle), assente il capogruppo del Pdl Claudio Keller.   

 

Ci riserviamo di commentare il Piano per il diritto allo studio e in particolare la riduzione del contributo alla Scuola dell’infanzia Suor Sorre in una prossima Nota.

C&A

 

AREE A PARCHEGGIO E MINORI STRANIERI 

Oltre a discutere, per quasi di tre ore, del Piano per il diritto allo studio, il consiglio comunale, lo scorso 8 novembre, ha anche approvato altri due punti, mentre ha rinviato alla prossima seduta l’esame e la votazione della mozione sul decoro urbano.

Monetizzazioni aree a parcheggio – L’assessore all’urbanistica, Giordano Marchetti ha proposto il dimezzamento del costo di monetizzazione dei parcheggi per nuove attività commerciali ubicate in edifici esistenti, con o senza cambio d’uso, in centro storico e dintorni: da € 6.100 a € 3.050. La proposta dell’amministrazione comunale intende  favorire l’avvio di nuove attività commerciali in aree già sature, dal punto di vista edilizio, tenuto conto che il precedente costo di monetizzazione poteva apparire gravoso per chi lo fa ricorrendo all’affitto dei locali, come avviene quasi sempre.

Maggiorazioni contributi di costruzioni - La mancata cessione delle aree per servizi, quando si tratta di nuove costruzioni in aree agricole, comporta una maggiorazione del 5% del costo di costruzione da destinare esclusivamente a interventi di rinaturalizzazione ambientale. Considerato che la legge che prevede questo incremento è entrata in vigore nell’aprile del 2009, l’amministrazione comunale si dovrà quindi attivare per chiedere il versamento di detto contributo a partire da quella data (e non da giugno scorso, data di approvazione della maggiorazione) per tutti i permessi di costruire e le DIA ricadenti nelle aree interessate e emesse nel frattempo.

Su questo e sul precedente punto tutti d’accordo e un consigliere astenuto (Gargantini).

Riconoscimento simbolico della cittadinanza italiana ai minori stranieri nati in Italia e residenti in città - Il Sindaco ha invitato i consiglieri ad approvare un atto di indirizzo per il riconoscimento simbolico della cittadinanza italiana ai minori stranieri nati in Italia e residenti nel nostro Comune. La proposta fa seguito a una iniziativa lanciata da Unicef Italia, che ha chiesto ai sindaci italiani di conferire - il 20 novembre, giornata dedicata dall’ONU ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza - ai cittadini stranieri minorenni nati nel nostro Paese la cittadinanza onoraria.

Ad oggi sono 61 i comuni italiani che hanno aderito all’appello dell’Unicef.

Il Sindaco, Eugenio Comincini, ha ricordato che in Italia vale il principio dello ius sanguinis: si è cittadini italiani se nati da genitori italiani; mentre in altri Paesi vige il principio dello ius soli, si acquisisce la cittadinanza della nazione dove si è nati. Nel nostro Paese – ha proseguito Comincini - abbiamo ormai la seconda generazione di immigrati, che sono nati e vivono in Italia, che parlano la nostra lingua e condividono le nostre tradizioni, ma non possono essere cittadini italiani perché le leggi del nostro Paese al momento precludono questa possibilità di essere cittadini italiani. Nell’attesa che il Parlamento si pronunci sul cambiamento di questa normativa, il Sindaco ha invitato il consiglio comunale ad approvare la proposta fatta dall’Unicef Italia. Secondo i dati forniti dal Sindaco, nel nostro Comune i minori stranieri nati in Italia e residenti in città sono 240, pari al 4% della popolazione cernuschese che ricade in questa fascia d’età (5.866).

L’atto di indirizzo proposto dal Primo cittadino ha avuto il solo voto contrario del consigliere della Lega nord. La cittadinanza onoraria sarà conferita durante un’apposita cerimonia, in programma per sabato 24 novembre.  

Il giovane consigliere leghista, Cristian Mandelli, ha affermato che non rientra tra le facoltà del Comune riconoscere la cittadina italiana; l’unica che può conferire è la cittadinanza onoraria, anche a cittadini stranieri che si siano distinti per atti a favore del Comune. Conferire la cittadina onoraria sarebbe – per Mandelli - come creare delle false aspettative, perché non avrebbe poi alcun seguito. “Personalmente e come movimento – ha aggiunto il consigliere - siamo contrari a questa proposta. Riteniamo che non deve essere sminuito il valore della cittadinanza. Per i minori esiste già la possibilità, al compimento del 18° anno d’età, di decidere se diventare oppure no cittadini italiani. La cittadinanza dovrebbe essere il risultato di un lungo percorso di integrazione e non qualcosa di dovuto.”

A Daniele Radaelli (Sinistra per Cernusco), per rendere maggiormente significativo questo riconoscimento simbolico, piacerebbe che il consiglio comunale si facesse promotore anche di qualche iniziativa educativa e formativa su questa tematica.

Per Claudio Gargantini (Persona e Città) è una delibera importante, anche culturalmente, che potrebbe portare presto, si è augurato, al riconoscimento della cittadinanza. “Mi piacerebbe che questa iniziativa riuscisse anche a legare con uno dei progetti di interculturalità delle scuole cittadine.”

Angelo Levati (PD) ha sostenuto che «le leggi attuali sugli stranieri in Italia sono altamente diseducative e vanno contro la coscienza degli italiani. Quindi questa “forzatura” può essere utile per cambiare direzione.»

Per Mariangela Mariani (Vivere Cernusco) “è un gesto simbolico, non ha un valenza legislativa, ma anche i gesti sono importanti per portare avanti qualcosa che riteniamo un gesto di civiltà”.

Gianluigi Frigerio (Pdl) ha parlato di “un atto importante, perché i simboli spesso aiutano a cambiare mentalità e cultura.”

C&A

 

 

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