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APPROVATO IL PIANO COMUNALE
PER IL DIRITTO ALLO STUDIO 2011/2012

La relazione introduttiva dell’assessore. I numeri del Piano. Gli interventi in consiglio comunale.
Il Piano di dimensionamento e “verticalizzazione”. A nostro parere, il Piano del Diritto alla Studio 2011-2012 è uno strumento ben pensato e ben costruito, soprattutto tenuto conto del contesto in cui vede la luce. Di questo possiamo ringraziare amministrazione comunale e consiglio comunale
 


“Solitamente nella relazione introduttiva al Piano degli interventi di attuazione del Diritto allo studio si pone l’attenzione a quanto è presente nella relazione tecnica cercando di evidenziarne gli elementi qualificanti di novità e di sviluppo. Penso che quest’anno si possa osare uno sguardo più complessivo alle politiche scolastiche della nostra città individuando alcune tematiche di riflessione che rappresentano il filo rosso con cui leggere la concretezza delle scelte e degli interventi descritti nelle diverse aree ed interventi con cui si articola il Piano 2011/2012. Credo che confrontarsi sulle tematiche inerenti il mondo scolastico e formativo nel suo insieme non possa ridursi alla semplice lettura di parametri economici o alla descrizione degli interventi ad essi sottesi, ma debba necessariamente inquadrarsi in una lettura della realtà territoriale e delle scelte operate in campo scolastico da molteplici attori ed istituzioni locali e sovra locali. Per questo motivo vorrei individuare quattro focus di attenzione e chiavi di lettura”. Così l’assessore Maurizio Magistrelli ha avviato la sua relazione introduttiva al Piano di Diritto allo Studio 2011- 2012. Ha poi proseguito chiarendo le linee guida delle politiche scolastiche perseguite dall’amministrazione comunale. Pur ricordando la progressiva riduzione delle risorse disponibili a causa dei tagli del Governo e le conseguenti difficoltà economiche dei Comuni e delle famiglie, l’assessore ha invitato a raccogliere la sfida proponendo un esercizio di sussidiarietà orizzontale andando a sviluppare una dimensione cooperativa tra pubblico e privato, portatori entrambi di interessi generali.
Magistrelli è passato a sottolineare la necessità di uno sviluppo sostenibile che in questo Piano richiedeva comunque il riconoscimento e mantenimento del livello quali/quantitativo dei servizi essenziali. La conferma di tali servizi è stata possibile “grazie ad alcune scelte di carattere gestionale mirate a ottenere il miglior risultato possibile con le risorse disponibili. Ne sono esempi estremamente positivi gli esiti delle gare d’appalto (refezione scolastica, servizi di supporto alla disabilità, Scuola Civica di Musica) che trovano concretizzazione in quest’anno scolastico: gare che hanno operato rifiutando la logica del massimo ribasso chiedendo però ai concorrenti di giocare al meglio le proprie carte progettuali e le proprie offerte anche economiche”.
Un altro dei punti basilari è il “fare sistema intorno alla scuola”, perché le scuole da sole non bastano a se stesse. “Per la prima volta si è riusciti a costruire un Piano realmente integrato nel quale l’assessorato all’educazione svolge funzioni di facilitazione di processi e di comunicazioni”. L’avvio del Progetto Hub e il consolidamento della Conferenza permanente per l’istruzione e la formazione di Cernusco sono strumenti qualificanti nella costruzione del “sistema scuola”.

I dettagli del Piano
La parola è passata al Dirigente dell’Ufficio Servizi Scolastici, il quale ha illustrato i dettagli tecnico-economici del Piano che qui cercheremo di riassumere per sommi capi.
La spesa complessiva stanziata per gli interventi comunali ammonta a 1.424.000 euro a fronte dei 1.505.000 stanziati lo scorso anno.
Nel dettaglio, l’amministrazione comunale ha messo a disposizione 59.600 euro di contributi per il funzionamento delle scuole, dalle utenze telefoniche a materiale didattico e fotocopie (erano 45.900 euro nel 2010-2011) e 78.000 per i progetti didattici proposti dalle scuole per l’ampliamento dell’offerta formativa (erano poco più di 50.000 nel 2010/2011).
Va qui evidenziato l’innovativo “Progetto hub” che pone l’ufficio Servizi Scolastici quale interlocutore privilegiato di tutte le agenzie del territorio che intendono produrre progetti per le scuole, svolgendo una funzione di raccolta, consulenza, filtro e invio alle istituzioni scolastiche. Significativo anche il progetto “una LIM (lavagna interattiva multimediale) in ogni classe”; ad oggi ne sono state fornite dieci ed è previsto l’arrivo di altre due, entro il mese di dicembre 2011.
Per quanto riguarda invece il contributo annuale destinato alla Scuola dell’infanzia Suor Sorre, lo stesso passa dai 301.000 euro dello scorso anno a 270.000.
La refezione scolastica costerà al Comune 129.400 euro, con un lieve ritocco del costo pasto a carico degli utenti (4,50 euro quello intero, contro i 4,10 euro dello scorso anno scolastico) ma con l’implementazione di nuovi servizi di qualità come le forniture di cibi a km zero e l’uso dell’acqua potabile in luogo di quella in bottiglia.
Il trasporto scolastico vede un aumento degli utenti (620 contro i 479 dello scorso anno scolastico), per una spesa totale di 95.000 euro.
Il capitolo del sostegno alla disabilità conta su uno stanziamento di 388.000 euro (erano 373.000 euro nel 2010-2011), che prevede un incremento nelle ore di assistenza dovuto alla presenza di 7 alunni disabili in più, senza ridurre il monte ore previsto per gli alunni già assistiti, grazie al risparmio del 15% ottenuto in fase di affidamento del nuovo appalto. Completano l’area di intervento a favore della disabilità e del disagio scolastico i 73.000 euro per interventi finalizzati alla prevenzione del rischio emarginazione, 8.200 euro per il supporto psicopedagogico e altri interventi minori, per un ammontare complessivo di 503.000 euro.
La gestione della Scuola Civica di Musica passa dagli 80.000 euro degli anni precedenti agli attuali 38.800 euro, senza nessun ridimensionamento dell’offerta formativa; inoltre è intenzione dell’Assessorato attivare un sistema di borse di studio entro l’anno scolastico 2011-2012, con un tetto massimo di 5000 euro da destinare a studenti meritevole della scuola.
Per la formazione permanente, svolta attraverso la partecipazione ad AFOL e i voucher per la formazione, verranno spesi 39.500 euro.

Gli interventi dei consiglieri comunali
E’ stata poi la volta degli interventi dei consiglieri comunali. Praticamente tutti i presenti hanno espresso apprezzamento per l’iter seguito nella predisposizione di questo Piano; la documentazione è stata messa a disposizione per tempo, gli uffici comunali hanno offerto la massima collaborazione e la Commissione consiliare ha potuto ben lavorare su temi comuni, approfondire i vari aspetti del Piano e fare proposte costruttive.
A riprova del clima di collaborazione che ha accompagnato il cammino e la predisposizione di questo progetto, va segnalato l’accoglimento di due richieste, avanzate dai consiglieri di minoranza negli emendamenti al Piano dello scorso anno e pienamente condivise dalla Commissione mensa, ovvero la fornitura di cibi a km zero e l’uso dell’acqua potabile invece di quella in bottiglia, punti già precedentemente citati.
Corale l’apprezzamento per il mantenimento del livello dei servizi offerti e soprattutto per i risparmi generati dalle ultime gare d’appalto che, oltre al recupero di vitali risorse economiche, ha garantito il mantenimento di qualità e quantità del servizio; inoltre anche l’avvio del Progetto hub è stato sottolineato da più parti come un fatto estremamente positivo. Su quest’ultimo progetto ha posto evidenza il consigliere Ciro Angrisano, dicendosi particolarmente soddisfatto per le sinergie generate dalla collaborazione tra scuola, società sportive e associazioni. Anche Daniele Cassamagnaghi ha rimarcato l’importanza del Progetto hub soprattutto per la possibilità di monitorare le spese di questo assessorato. Claudio Gargantini ha aggiunto che è stato importante che il Comune abbia coperto spese di competenza dello Stato come il canone per le fotocopiatrici e le spese per la banda larga, ha dichiarato la sua soddisfazione per la nuova sede di Aurora-Bachelet anche perché libererà 25 aule necessarie alla scuola pubblica.
Tra le note negative, il consigliere Gianluigi Frigerio (Pdl) ha segnalato il mancato recepimento di un’altra richiesta avanzata lo scorso anno, cioè l’adozione di un “quoziente familiare”, importante strumento per aiutare le famiglie cernuschesi mentre alcuni consiglieri, sia nella maggioranza che nell’opposizione hanno stigmatizzato il taglio effettuato sul contributo al Sorre, ricordando che questo ricadrà esclusivamente sulle famiglie. Claudio Gargantini ha poi ribadito che il mantenimento dell’attuale localizzazione dell’Ipsia resta un “disastro” dal punto di vista urbanistico. Unitamente a lui, Daniele Cassamagnaghi ha poi chiesto che con i risparmi generati dalle gare d’appalto suddette, si trovasse una soluzione per le famiglie che non hanno potuto accedere alla nuova sezione della scuola dell’infanzia di via Buonarroti.

La replica dell’assessore all’educazione
Nella sua replica Magistrelli ha dichiarato che le risorse recuperate, 100.000 euro circa, sono stati subiti reinvestiti per i servizi di assistenza agli alunni con disabilità, mentre gli altri sono stati utilizzati per mantenere i predetti livelli di servizio nonostante i tagli governativi.
Ha poi chiarito che i genitori chiedevano una Scuola dell’infanzia pubblica, statale, gratuita mentre la proposta che si poteva offrire era una scuola non statale, a pagamento e dato che solo tre famiglie ne hanno fatto formale richiesta si è deciso di non aprire il servizio; le altre famiglie sono riuscite, in modi diversi, a trovare delle soluzioni alternative.
Sul “quoziente familiare” l’assessore ha riconosciuto le ragioni di Gianluigi Frigerio ma ha anche specificato che si è trattato di una scelta prudenziale, a fronte di una situazione già complicata dal punto di vista economico.

Il Sindaco: “Anche al Sorre andava chiesto di condividere i sacrifici”
Ha concluso il sindaco, Eugenio Comincini, ringraziando l’assessore e gli uffici comunali per il lavoro svolto in fase di preparazione del Piano e i consiglieri per il contributo offerto durante i lavori in Commissione e nel dibattito consiliare.
Il Primo cittadino ha anche ribadito che i risparmi ottenuti sono serviti a garantire i servizi ai livelli quali-quantitativi dello scorso anno anche a fronte della riduzione di risorse disponibili.
Sulla riduzione al Sorre ha cercato di far comprendere che in una situazione in cui si sta tagliando su tutto, anche a questa istituzione tanto importante per la città andava richiesto di condividere i sacrifici.
Nella votazione finale non ci sono stati voti contrari: a favore 13 consiglieri, astenuti Lega, Pdl e il consigliere Gargantini.

Il Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche
Nelle considerazioni iniziali dell’assessore all’educazione è stato citato anche il Piano di Dimensionamento delle istituzioni scolastiche che ha permesso di realizzare la “verticalizzazione” delle scuole cernuschesi. Tale proposta di dimensionamento, in attuazione delle nuove leggi, è stata inoltrata per la richiesta di parere obbligatorio alle istituzioni scolastiche del territorio le quali hanno comunicato le proprie valutazioni. Attualmente la popolazione scolastica del primo ciclo di istruzione consta di 3.056 alunni suddivisi in tre plessi di scuola dell’infanzia, tre plessi di scuola primaria e due plessi di scuola secondaria di primo grado. La proposta di “dimensionamento” non può prevedere la creazione di tre istituti comprensivi poiché a Cernusco esistono solo due scuole medie e pertanto la giunta comunale è arrivata a proporre la costituzione dei seguenti due istituti comprensivi: il primo comprendente la scuola dell’infanzia di via Dante, la primaria di via Manzoni, la secondaria di piazza Unità d’Italia e il secondo che riunisce le scuole dell’infanzia e primarie di via Buonarroti e via don Milani, la secondaria di via don Milani.
Il primo “polo” avrebbe come sede piazza Unità d’Italia e raggrupperebbe 58 classi con 1.475 alunni mentre il secondo “polo” fisserebbe la propria sede in via don Milani, facendo da riferimento per 62 classi e 1.581 alunni.
La giunta comunale comunque ha evidenziato che l’attuazione del Decreto sulla “verticalizzazione” da parte del nostro Comune resta subordinata al pronunciamento della Suprema Corte, a cui alcune Regioni hanno presentato ricorso ritenendo tale Decreto di dubbia legittimità costituzionale e alla definizione dei criteri di dimensionamento da parte della Conferenza Unificata Stato-Regioni; inoltre nei pareri espressi dalle istituzioni scolastiche di Cernusco si evidenzia la preoccupazione, condivisa dall’amministrazione comunale, derivante dal sovradimensionamento dei nuovi istituti comprensivi.
Va poi tenuto conto che con la creazione del nuovo polo scolastico andrà rivisto tale piano di dimensionamento, motivo per cui sarà necessario attivare un tavolo di confronto con le scuole locali e le competenti autorità provinciali, non escludendo la possibilità della creazione di un nuovo istituto comprensivo.

Una breve e semplice “nota” conclusiva
L’approvazione di questo Piano mostra vari aspetti degni di nota: la scelta dell’amministrazione
comunale, condivisa e sostenuta da tutto il consiglio comunale, di difendere la scuola e un’offerta formativa di qualità; la capacità della giunta comunale di recuperare risorse economiche per mantenere il livello dei servizi; la risposta corale delle istituzioni cittadine per trovare soluzioni alternative in questo momento di forte criticità. Ci è parso, dal tono e dai contenuti degli interventi, che vi sia stato un gran lavoro preparatorio prima del consiglio comunale da parte di tutti, sia a livello di amministrazione comunale che di commissione; inoltre abbiamo colto, se pur con i dovuti distinguo e nel rispetto del ruolo di ognuno, una “convergenza” su questo tema, un sentire comune. E questa è una buona cosa, che va evidenziata.
Il Piano del Diritto alla Studio 2011-2012 è uno strumento ben pensato e ben costruito, soprattutto tenuto conto del contesto in cui vede la luce. Di questo possiamo ringraziare amministrazione comunale e consiglio comunale e invitarli a mantenere questo clima di collaborazione e costruttività sicuramente utile per il bene della città. Ora la speranza è che si inverta invece il trend negativo a livello nazionale, che si traduce concretamente in continue riduzioni di risorse, e che lo Stato torni ad investire sulla scuola e quindi sul futuro nostro e delle nuove generazioni.

Guido Brovelli
 

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