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HOME > Cernusco7 > 30 Marzo 2015

UNIONE: TRIONFALISTICA LA MAGGIORANZA,
ATTENDISTE LE OPPOSIZIONI

“Si intravede una visione strategica lungimirante dei servizi sociali” (Gadda). “Vorrei trattenere coloro che si sono sperticati in lodi a guardare i problemi che abbiamo davanti” (Keller)

 

Il dibattito sulla proposta di partecipazione della nostra città alla costituenda Unione dei Comuni ha fatto registrare toni trionfalistici, con l’eccezione di Sinistra per Cernusco, da parte della maggioranza; mentre le minoranze, almeno quelle presenti, sono state attendiste se non critiche.

“Accogliamo con entusiasmo questo passaggio” ha dichiarato Daniele Pozzi (PD). “Sono proprio contento di votare questo statuto” ha  affermato Pietro Melzi (PD). Con l’Unione, ha sottolineato Andrea Gadda (PD)  “si intravede una visione strategica lungimirante dei servizi sociali. Si prospetta una razionalizzazione della spesa. Si respira innovazione e novità. Lo scopo deve essere quello di migliorare la qualità dei servizi e i processi che li determinano. Un plauso alla Giunta comunale per la scelta fatta.” Quindi ricorrendo ad una metafora sportiva ha concluso: “l’allenamento è finito. Inizia la gara. Senza bruciare le tappe, bisogna perseverare nel lavoro.” 

Più misurato l’intervento del capogruppo del PD, Maurizio Magistrelli: “La scelta dell’Unione non è di carattere economico ma politico e istituzionale. Non vogliamo assumerci il merito di questa scelta, ma la responsabilità di aver lavorato per farla nascere.” Quindi ha aggiunto: “sono contento perché abbiamo colto i segni che ci venivano da questo tempo così difficile e perché ho sentito una passione che non è una cosa frequente ascoltare al giorno d’oggi.”

“Sono convinta – ha sostenuto Mariangela Mariani (Vivere Cernusco) - che la necessità di rendere più efficienti ed efficaci i servizi ci portano, di necessità, a fare questa scelta. Una scelta non obbligatoria e quindi migliore e lungimirante. Quando ci sono buone opportunità un’amministrazione comunale ha il diritto di coglierle, nell’interesse dei cittadini.”

A smorzare decisamente i toni della maggioranza ci ha pensato Danilo Radaelli. “Davanti a noi – ha spiegato il consigliere comunale di Sinistra per Cernusco - si stanno profilando cambiamenti che non riguarderanno soltanto l’organizzazione interna degli enti locali, ma il rapporto di cittadini, associazioni, imprese con la pubblica amministrazione. La necessità di una nuova e migliore organizzazione degli enti locali però rischia di non essere supportata da quei mezzi e quelle risorse necessarie a dare buoni servizi alle comunità locali, a fornire una risposta a bisogni vecchi e nuovi, a garantire diritti e democrazia. Su quest’ultimo punto, non nascondiamo dubbi rispetto al proliferare di enti di secondo livello.” Ma Radelli ha anche aggiunto che “con grande sincerità dobbiamo dirci che ad oggi non abbiamo certezze che la scelta sia la più giusta e la migliore per gestire in ‘comune’ servizi e funzioni. Non c’è dubbio che le politiche sociali (e quelle giovanili) rappresentino un buon punto di partenza per testare il nuovo ente, perché in questi ambiti c’è una collaborazione già avviata tra i Comuni. Ma non corriamo …” Poi la conclusione: “Da pionieri onesti dobbiamo dire chiaramente che oggi avviamo una fase sperimentale, per misurare da qui ad un anno i primi risultati e soltanto dopo decidere se procedere, se delegare altre funzioni e servizi, oppure se servono aggiustamenti o passi indietro.”

Toni decisamente diversi negli interventi dei soli due esponenti di minoranza presenti. Cristian Mandelli (Lega nord) ha premesso di “essere sempre stato scettico verso questo strumento (l’Unione, ndr)” e ha spiegato la sua richiesta di referendum con il fatto che “nessuna delle forze politiche presenti in consiglio comunale ha avuto un mandato specifico su questo punto”  Poi ha posto attenzione su alcuni aspetti pratici: un’unica stazione appaltante per le gare non potrebbe voler dire appaltare ad un prezzo più basso a scapito della qualità? Fare un bando di gara per grandi quantità non potrebbe pregiudicare la possibilità di partecipazione per i piccoli operatori? Un domani quando le amministrazioni comunali che vi aderiranno saranno di colore diverso e si dovessero trovare in disaccordo sulle scelte da fare, che cosa succederà dell’Unione? Per il Sindaco, i primi due interrogativi, non hanno motivo di esistere.

Claudio Keller (Gruppo misto) ha annunciato la sua astensione sulla proposta anche “se in cuor mio c’è il desiderio che il tutto cammini al meglio per il bene della nostra città. Vorrei trattenere coloro che si sono sperticati in lodi a guardare i problemi che abbiamo davanti, che non saranno pochi e che si potrebbero impigliare con il pettine. Mi auguro di no. Abbiamo tanti nodi davanti da sciogliere e mi auguro che siano scioglibili.”

Votazione scontata dopo gli interventi ascoltati: maggioranza compatta a favore dell’Unione, contrario Mandelli e astenuto Keller.

Cernusco sul Naviglio, 30 marzo 2015

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