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HOME > Cernusco7 > 1 Dicembre 2014

AREE DISMESSE CITTADINE: «NON C’ERA BISOGNO
DEL DECRETO “SBLOCCA ITALIA”»

È la tesi sostenuta dall’assessore all’urbanistica, Giordano Marchetti, che ha risposto ad una domanda del consigliere Claudio Gargantini sulle aree dismesse presenti all’interno della città.

 

La terza domanda d’attualità, posta all’inizio della seduta del consiglio comunale dello scorso 27 novembre, ha riguardato le aree dismesse. L’ha presentata il consigliere Claudio Gargantini (Persona & Città), facendo riferimento al decreto “Sblocca Italia” che consente ora di rilasciare permessi di costruire in deroga agli strumenti urbanistici vigenti.

“Premesso – ha detto Gargantini - che nel Piano del Governo del Territorio di Cernusco non sono state trattate le aree dismesse e rilevato che costruire sulle aree dismesse significa non erodere verde pubblico, come invece l’Amministrazione vuole fare nel Parco pubblico degli Aironi, ma sanare una situazione malsana creatasi con il tempo, si prende atto altresì che le aree dismesse sono aree di media e grande dimensione nel territorio di Cernusco e che dette aree possono essere dannose per l’ambiente e la salute dei nostri concittadini.” Il consigliere dopo aver aggiunto “che le aree dismesse, a seguito di interventi urbanistici, possono essere uno strumento di introito economico per le casse comunali”, ha chiesto al Sindaco “quali intenzioni abbia in merito alle aree dismesse.”

La risposta dell’assessore Marchetti - Alla domanda d’attualità di Gargantini ha risposto l’assessore all’urbanistica Giordano Marchetti. “Lei sostiene che il nostro PGT – ha subito osservato l’assessore – non ha trattato le aree dismesse. Non è così! Non c’era bisogno del decreto ‘Sblocca Italia’ per focalizzare l’attenzione di questa amministrazione comunale sulle aree dismesse.”

Dopo alcun sottolineature e precisazioni di carattere tecnico, con riferimento ai diversi provvedimenti legislativi nazionali e regionali succedutesi nel tempo, Marchetti ha proseguito sostenendo “che nel nostro PGT le aree che potrebbero rientrare tra quelle dismesse sono state tutte oggetto di differenti previsioni e adeguatamente motivate a meno che lei (consigliere Gargantini, ndr) intenda che tutte le aree dismesse debbano essere semplicemente trasformate in residenziali. Ma così non si fa pianificazione urbanistica, come cita nella sua domanda, al più si perseguono interessi privati e solo in parte interessi pubblici”

Previsioni del PGT per le aree dismesse - L’assessore ha poi citato alcuni esempi di aree dismesse presenti da anni sul nostro territorio per le quali il PGT ha previsto trasformazioni, sia in termini di ristrutturazione edilizia ma anche e soprattutto di ristrutturazione urbanistica.

Ha iniziato citando l’albergo Melghera, in origine di 33.500 mq di slp terziario; con il PGT è stata concessa la possibilità di trasformarlo in lotto multifunzionale: residenziale, commerciale (con lotti sino a 2500 mq di vendita) servizio, terziario.

Poi è passato a parlare del campo di modificazione ricompreso tra le vie Verdi, Pasubio, Toscanini e Fiume e di quello di via Brescia, Pio X e Scirea: in origine tutti lotti produttivi; mentre ora con il PGT è possibile fare del commerciale, terziario e residenziale.

Infine, Marchetti si è soffermato sui campi di adeguamento A6 e A7 (zone industriali) nei quali è possibile fare produttivo, commerciale e terziario, ma non è possibile fare residenziale “perché sono fuori da qualsiasi contesto abitativo”. L’assessore ha quindi precisato che in alcune di queste aree è già stato fatto qualcosa: per esempio sulle aree ex-Rapisarda, ex-Hyundai e Centro tessile).

Cernusco sul Naviglio, 1 dicembre 2014

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