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HOME > Cernusco7 > 17 Novembre 2014

IN AUMENTO CHI CERCA LAVORO

 

Diffusi dall’Afol est Milano i dati, anche per Cernusco, relativi all’andamento delle registrazioni DDL  (Dichiarazioni Disponibilità immediata al Lavoro) al 30 settembre.

 

L’Afol est Milano – una delle sei agenzie territoriali promosse dalla Provincia di Milano insieme ai ventotto Comuni (tra cui il nostro) che sono ricompresi nella sua zona di competenza – ha diffuso i dati relativi all’andamento delle registrazioni DDL  (Dichiarazioni Disponibilità immediata al Lavoro) al 30 settembre 2014. L’agenzia gestisce servizi per l’impiego, eroga attività di orientamento, accompagnamento e favorisce l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Progetta e organizza corsi di formazione professionale, per occupati e disoccupati.

 

I dati pubblicati da Afol consentono di comprendere l’andamento del mercato del lavoro nella nostra zona. Il rapporto riassume i dati per anno, a partire dal 2008. Dalle 3.169 dichiarazioni di quel primo anno di rilevazione si è passati a 5.996 del 2009, 5.908 del 2010 e 5.381 nel 2011 per poi impennarsi a 7.587 nel 2012 e 8.243 del 2013. Per il 2014 sono forniti, invece i dati per singolo trimestre e ogni comune. I cernuschesi che hanno compilato la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro sono stati 162 nel primo trimestre, 119 nel secondo e 183 nel terzo.  

I dati confermano le difficoltà che oggi molte persone incontrano nel trovare un nuovo posto di lavoro. Non sono stati resi noti dati disaggregati – per età e per settore di attività – e pertanto non sono possibili ulteriori considerazioni. Per le quali ci dobbiamo rifare a quelli diffusi dall’Istat a livello nazionale.

  

“Tenere desta la speranza, non scoraggiarsi nelle difficoltà persistenti e, per certi aspetti, crescenti come la disoccupazione che non accenna ad invertire la direzione”. È l’invito al Paese - contenuto nella prolusione del cardinale Angelo Bagnasco all’Assemblea della Conferenza episcopale italiana, dello scorso 10 novembre - in cui si segnala che “l’occupazione - nonostante l’impegno dei responsabili - è in discesa” e si esprime l’auspicio “che si ragioni non solo in termini di finanza, ma innanzitutto di produzione e sviluppo, assicurando con ogni sforzo che il patrimonio industriale e professionale, di riconosciuta eccellenza, possa rimanere saldamente ancorato in casa nostra”. “L’esperienza insegna che non esistono garanzie che tengano”, ha osservato il cardinale, secondo il quale cresce il fenomeno dei “rassegnati al non lavoro”, che il lavoro non lo cercano più. “Si sta perdendo una generazione”, il grido d’allarme: “Che cosa sarà di tanti giovani, costretti a rimanere ai bordi di una società che sembra rifiutarli?”. “È questa la globalizzazione? Quella dell’indifferenza, dell’interesse e del malaffare, anziché di una vita degna per tutti, a partire da chi ha meno o niente? I poveri e i bisognosi - di ieri e di oggi - guardano con terrore una società che corre e si allontana, rispetto alla quale loro non hanno più il passo o non l’hanno mai avuto. La globalizzazione è forse destinata ad arricchire i ricchi e a impoverire i poveri?”.

 

Cernusco sul Naviglio, 17 novembre 2014

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