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HOME > Cernusco7 > 27 Ottobre 2014

CIMITERO: CONTINUE LAMENTELE PER LA POCA CURA

Sembra ormai di ripete un triste ritornello, ma il nostro cimitero non è certamente un luogo ben curato. I numerosi appelli fatti sinora sono rimasti inascoltati.

 

Le critiche per lo stato in cui si trova attualmente il nostro cimitero sono state espresse a più voci negli ultimi anni e più recentemente nel corso della seduta del consiglio comunale dello scorso 7 aprile, durante la quale sono state chieste anche spiegazioni per la mancata realizzazione della “sala del commiato”. Dell’argomento se ne riparlerà anche all’inizio della prossima seduta del consiglio comunale, convocato per mercoledì 29 ottobre, dato che il consigliere comunale Gianluigi Frigerio ha preannunciato di aver presentato al sindaco un’interrogazione riguardante lo stato di manutenzione e pulizia del nostro cimitero 

Negli scorsi mesi c’è stato, innanzitutto il problema dei loculi allagati nella parte nuova, ad est, del cimitero, con la conseguente riesumazione delle salme e la loro provvisoria sistemazione in colombari. Poi sono stati lamentati la mancanza di qualsiasi controllo al suo interno e lo stato di degrado in cui versa la cappella centrale e  le erbacce che crescono un po’ ovunque.

Il Sindaco, Eugenio Comincini, in quell’occasione, aveva dichiarato che la giunta comunale stava pensando alla riorganizzazione dei servizi cimiteriali, probabilmente per affidarli ad un gestore a mezzo bando pubblico; gestore che si dovrebbe occupare anche della realizzazione della sala del commiato.

 

Punto di vista - Probabilmente la giunta comunale sta pensando ancora! Perché nel frattempo poco o nulla è cambiato al cimitero, se si eccettua, avvinandoci al 2 novembre, la pulizia dei viali e dei vialetti. Eppure ci vuole poco: basta che il personale addetto al cimitero faccia sempre le pulizie e le manutenzioni che dovrebbe fare.
Ci sia risparmiata almeno quest’anno, anche se li dovesse pagare uno sponsor, l’abbondante posa di crisantemi gialli agli ingressi del cimitero. Quei soldi potrebbero essere spesi in modi molto più utili per il decoro interno del camposanto.  
L’abbiamo già scritto qualche mese fa ma giova ripeterlo: la cura che una comunità riserva ai propri defunti è uno dei tratti distintivi che rileva la sua cultura, il suo umanesimo. Non lasciamo quindi che il cimitero, luogo di silenzio e di riflessione, si trasformi in luogo di disordine e di incuria.  

C.G.

Cernusco sul Naviglio, 27 ottobre 2014

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