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HOME > Cernusco7 > 20 Ottobre 2014

CHIUSURA PUNTO NASCITA UBOLDO:
CRESCE LA MOBILITAZIONE

 

La decisione della Regione di chiudere, dal prossimo 1 gennaio, il punto nascita del nostro ospedale sta suscitando numerose reazioni in città.

 

 

Grande partecipazione alla manifestazione che si è tenuta sabato scorso, 18 ottobre, da piazza Gavazzi all’ospedale Uboldo, promossa dal personale del reparto e da neo mamme, che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini. Il corteo, che è sfilato per le vie del centro città,  era aperto da uno striscione con la scritta: “Orgogliosi di essere nati a Cernusco”.

 

Da segnalare inoltre che il Sindaco, Eugenio Comincini, sul suo blog scrive: “ho contattato diversi soggetti per raccogliere ulteriori elementi” sulla chiusura del punto nascita dell’Uboldo e “al tempo stesso altre persone mi hanno cercato per condividere analisi e azioni da intraprendere. Si sono fatti vivi con me lavoratori, rappresentanti sindacali autonomi, cittadini, altri sindaci, personale politico …”. Poi aggiunge: “stranamente, in questa settimana, gli unici che non si sono fatti vivi sono stati i rappresentanti sindacali confederali, quelli di CGIL, CISL e UIL”. Comincini quindi spiega che ha attivato “qualche contatto per capire se ci sono, se possono occuparsi della vicenda” e così scopre “una cosa da non credere: un alto ed autorevole rappresentante della troika sindacale riferisce ad un componente dell’Amministrazione che i confederali sapevano già da due anni dell’intenzione di chiudere Cernusco e andare a Melzo!” E, infine, chiosa: “Viene fuori che a coltivare l’orto qualche frutto salta sempre fuori: e così, le frequentazioni dei confederali con i piani alti dell’ASL possono portare a decisioni che i sindaci e gli organi competenti immaginavano e conoscevano come differenti.”

Un’interrogazione in consiglio regionale è stata presentata da Paolo Micheli, consigliere regionale di Patto Civico, che si è detto perplesso “non solo per il merito della soppressione di un servizio, ma anche per il metodo” seguito per giungere alla chiusura. “Mesi fa dall’Azienda ospedaliera di Melegnano paventavano la chiusura del reparto di maternità di Melzo. – spiega Micheli nella sua interrogazione – Ora, inspiegabilmente, con un cambio repentino delle carte in tavola, arriva la delibera che ha spiazzato tutti e che rischia di creare grandi disagi ai cittadini non solo di Cernusco ma di tutta l’area. Al di là della motivazione organizzativa che si è voluto dare a questa decisione, non vorrei che la ragione vera della strada repentinamente imboccata, nasconda più esigenze politiche che tecniche e riorganizzative. E mi riferisco in particolare ai toni entusiastici utilizzati dal vicepresidente leghista del consiglio regionale, Fabrizio Cecchetti, che nel dare la notizia ha parlato di ‘grande vittoria del Carroccio in Regione’. Chiedo perciò al presidente Maroni e all’assessore Mantovani se non è il caso di fare chiarezza su questa vicenda, affinché le vittorie di un partito non siano pagate con il disagio di tanti cittadini”.

È in corso anche una raccolta di firme per una petizione polare - “Teniamo in vita le nascite a Cernusco” – promossa dal consigliere comunale di Forza Italia, Gianluigi Frigerio.

Per il prossimo 22 ottobre, alle ore 21, in Biblioteca civica, ingresso da via Fateneefratelli - Vivere Cernusco, Partito Democratico, Sinistra per Cernusco e SEL - hanno organizzato un incontro per discutere della decisione regionale, riguardante  la chiusura, dal prossimo 1° gennaio, del punto nascita dell’Uboldo per accorparlo con quello del Santa Maria delle Stelle di Melzo.

 

Cernusco sul Naviglio, 20 ottobre 2014

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