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HOME > Cernusco7 > 26 Maggio 2014

BCC: “PRONTI PER SCELTE IMPORTANTI”

L’assemblea dei soci è scivolata via tranquilla, pur avendo 11 punti all’ordine del giorno. Si è ravvivata solo quando si è accennato alla prospettiva di una possibile fusione.

 

Nella consapevolezza che “oggettivamente la crisi non è ancora alle nostre spalle”, come hanno scritto gli amministratori della BCC Cernusco nella loro Relazione al Bilancio 2013,  ma che, con essa “abbiamo imparato a convivere” e che “per assicurare un futuro alla banca di questa comunità il cammino è ancora lungo e, probabilmente, ci dovremo preparare ad affrontare scelte delicate ed importanti” si è svolta, domenica 25 maggio, l’assemblea dei soci del credito cooperativo locale. Convocata, quest’anno, all’Enjoy Sport Center di via Buonarroti. Presenti in 819, di cui 409 per delega, su un totale di oltre 5.700 soci.

«Siamo convinti che i risultati conseguiti, stante il difficile contesto nel quale la Banca si è trovata ad operare, siano da giudicarsi complessivamente positivi, così come valutiamo positivamente anche quelli conseguiti nella sfera dei valori “intangibili”, ovvero l’aver ricostruito un rapporto sereno con la comunità locale ed aver lavorato allo sviluppo delle qualità professionali della struttura. In questo senso pare significativo sottolineare come, nell’arco di un triennio, siano stati effettuati ben 376 interventi di sostegno ad associazioni del territorio che, attraverso il loro operato, migliorano il livello qualitativo di vita delle nostre comunità, erogando nel complesso poco meno di 500 mila euro. Particolarmente denso di significati è anche il fatto che la Banca abbia continuato, nonostante l’imperversare della crisi, ad essere un motore di sostegno per la comunità locale in tutte le sue componenti: famiglie, imprese ed associazioni che operano per mantenere positivo il livello di qualità della vita nel territorio.» Ciò che gli amministratori hanno rimarcato più volte è che la BCC “non ha chiuso i rubinetti del credito” pur in presenza di una minore propensione agli investimenti da parte delle famiglie e delle imprese.

Il direttore generale della BCC, Luca Frecchiami, ha indicato alcuni punti di forza della banca: incremento crediti non esigibili contenuto e livello di copertura per crediti inesigibili superiore alla media delle BCC lombarde; come pure un risultato lordo prima delle imposte di euro 1,787 milioni di euro (contro 1,687 dello scorso anno) quando la maggior parte delle altre consorelle regionali o hanno chiuso in perdita o con un utile non superiore a trecentomila euro. Mentre i punti di debolezza li ha indicati nella prossima entrata in vigore della normativa europea (“Basilea 3”), che pone i medesimi vincoli alle piccole e grandi banche, e nel limitato patrimonio netto, che condiziona l’operatività del credito cooperativo cittadino.

L’assemblea è scivolata via tranquilla, pur avendo 11 punti all’ordine del giorno (tra parte ordinaria e straordinaria). Si è ravvivata solo in occasione di alcuni interventi dei soci. In particolare, quando si è accennato alla prospettiva di una possibile fusione. A questo riguardo, Angelo Melzi, ex-presidente della BCC, si è detto “convinto che si può andare avanti da soli”, ma per riuscirci occorre che i nuovi amministratori “si pongano obiettivi ambiziosi (tornare a remunerare i soci, creare nuovi prodotti, decidere rapidamente … ). In questi ultimi tre anni, a suo parere, “non c’è stato sviluppo”. E se proprio alla fine alla fusione si arriverà, dovrà essere almeno “con pari dignità”. Medesimo concetto ripetuto da un altro socio.

Il presidente della BCC Cernusco, Enio Sirtori, ha precisato che ”la fusione è un argomento assolutamente all’ordine del giorno” e che sono in corso numerosi contatti: “non molliamo su nessuno” e “non escludiamo la BCC di Carugate-Inzago”. Sirtori ha anche aggiunto che dalla “Banca d’Italia non ci fanno urgenza”, facendo però capire che quella della fusione sembra ormai la direzione di marcia segnata.

Dopo aver approvato tutti i punti all’ordine del giorno, si è passati alla votazione per la nomina dei nuovi amministratori e sindaci. Alla presidenza riconfermato Enio Sirtori, unico candidato. Tra i consiglieri, riconfermati Assi Pierluigi, Comi Maurizio e Marasco Angelo; mentre i nuovi eletti sono Assi Fulvio, Di Bello Raffaele, Guzzi Stefano, Goretti Guido, Mariscalco Inturretta Carmen. Presidente del collegio sindacale è stato eletto Aldo Brunetti, già sindaco effettivo e unico candidato; mentre gli altri due componenti dell’organo di controllo sono Rigoldi Auro e Finaldi Emanuele.

«La cooperazione – scrivono gli amministratori della BCC nella loro Relazione - è un patrimonio che deve essere tutelato e valorizzato, anche in una prospettiva intergenerazionale, in quanto si fonda sul principio di democrazia partecipativa, svolgendo un ruolo di motore di sviluppo economico e di crescita sociale che sostiene la nascita dell’imprenditoria (soprattutto giovanile), nonché la valorizzazione delle qualità imprenditoriali e delle persone» e «grazie al legame con il territorio può contribuire in modo rilevante alla crescita della comunità»

 

Punto di vista - Ne siamo assolutamente convinti: la cooperazione può essere un motore importante di sviluppo per la nostra città, ma non solo. La cooperazione è un patrimonio, per Cernusco: dal credito al consumo, dall’edilizia alla scuola paritaria, dalla sociale alla produzione e lavoro. Cernusco è diversa dalle altre cittadine limitrofe anche perché è città della cooperazione. Si tratta di un patrimonio che però deve essere continuamente valorizzato e aggiornato, perché il contesto odierno è profondamente diverso da quello del passato, anche più recente.

C.G.

Cernusco sul Naviglio, 26 maggio 2014

 

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