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HOME > Cernusco7 > 24 Marzo 2014

VILLA ALARI: PIÙ NESSUNO NE PARLA

In Villa Gervasoni, all’angolo tra via Cavour e via IV Novembre, il 2 marzo 2007 fu sottoscritto l’atto notarile per l’acquisizione, da parte del Comune, della Villa Alari. Sono quindi passati poco più di sette anni da quel giorno e purtroppo la prestigiosa residenza dei conti Visconti di Saliceto non ha ancora trovato la sua nuova destinazione. 

 

L’ultima volta che si parlò pubblicamente di Villa Alari fu nella seduta del consiglio comunale del 8 novembre 2012, quando il consigliere Gianluigi Frigerio (Forza Italia) chiese al Sindaco aggiornamenti sulle condizioni di Villa Alari e sui progetti dell’amministrazione comunale ai fini del suo riutilizzo. In quella circostanza il Primo Cittadino, Eugenio Comincini, rispose che «l’ultima volta che fu aperta, nel marzo 2012, in occasione della Giornata del Fai - tutti hanno potuto constatare il suo stato di conservazione. A differenza di quanti hanno votato per l’acquisizione della Villa – proseguì poi Comincini - che sostenevano che sarebbero stati sufficienti solo cinquecentomila euro per rimetterla a posto, noi, invece, abbiamo dovuto prendere atto che ci vogliono alcuni milioni di euro. Tutti gli interlocutori che si sono fatti avanti in questi anni hanno ritenuto troppo oneroso il costo per sistemarla: nelle condizioni attuali di mercato, l’investimento per rimettere a posto la Villa e per gestirla è da loro considerato economicamente non sostenibile e finanziabile.» Il Sindaco aggiunse poi che l’acquisto della Villa era «un’operazione che non si doveva fare. Detto questo ci rimane il cruccio di trovare una soluzione. Non mi pare che in città ci siano stati, in questi ultimi anni, soggetti (partiti, operatori privati, forze sociali) che abbiano elaborato ipotesi economicamente sostenibili» e comunque «chi ha idee interessanti si faccia avanti», assicurando che «l’amministrazione comunale si sta impegnando per trovare delle soluzioni.» Il Sindaco annunciò anche che per il 2013 erano previsti «un intervento poderoso sul tetto e in seguito nei giardini circostanti la storica residenza.» Qualcosa è stato fatto, ma non certamente nella consistenza annunciata, e qualcos’altro dovrebbe essere fatto nei prossimi mesi.

L’attuale Sindaco, quando sedeva sui banchi dell’opposizione, voto contrò l’acquisizione di Villa Alari, motivando così la sua decisione: «il problema non è la contrarietà ad acquisire a patrimonio pubblico Villa Alari, ma la mancanza di progetto che è correlata a questo piano. Si è voluto correre per acquisirla, in vista delle elezioni (quelle comunali del 2007), in modo da aver qualcosa in mano da sbandierare per far dimenticare i tanti altri errori e problemi che in questa città comunque continuano ad esserci” aggiungendo anche: “se porterete il merito di aver acquisito la Villa, porterete anche la responsabilità di non aver saputo cogliere l’opportunità di valorizzare tutto l’asse di via Cavour; di aver perso l’occasione storica di valorizzare quella quinta naturale che da Villa Greppi e dal Palazzo Viganò guarda verso il Naviglio e il Santuario di Santa Maria. L’aver concesso la possibilità di costruire un obbrobrio al posto dei vecchi padiglioni dei frati non sarà un merito che vi verrà ascritto.”

Chissà che cosa penseranno gli ultimi Visconti che hanno abitato in questa storica Villa: Alfonso di Saliceto di cui ricorre quest’anno il 90° della morte e la contessina Valentina deceduta settant’anni fa?

 

Punto di vista - Da oltre quindici mesi più nessuno, maggioranza e opposizione, parla di Villa Alari, eppure è un bene acquisito a patrimonio comunale: quindi dovrebbe interessare tutti. Siamo consapevoli che il momento attuale è il meno favorevole per dare un futuro e definito assetto alla Villa – per le difficoltà e i vincoli in cui si dibatte la finanza pubblica e per la crisi economica che continua a incidere sull’economia nazionale scoraggiando gli interventi dei privati – ma questo non esime l’amministrazione comunale dal cercare e dall’esplorare delle possibili soluzioni, coinvolgendo tutte le formazioni presenti in consiglio comunale, e dal provare a individuare e sollecitare un contributo dalle componenti della società civile che possono offrire suggerimenti e risorse in tal senso, anziché aspettare che “chi ha idee interessanti si faccia avanti”. Pensando anche a un “report” semestrale, da presentare in consiglio comunale, sullo stato dell’immobile e delle ipotesi in campo.

C.G.

Cernusco sul Naviglio, 24 marzo 2014    

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