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HOME > Cernusco7 > 17 Marzo 2014

EX-CENTRO SOCIALE:
INAUGURAZIONE PER TRENTA ALLOGGI E CENTRO DIURNO
 

Com’è tradizione, in occasione della Fiera di San Giuseppe non manca quasi mai l’inaugurazione di qualche nuova opera pubblica. Così è anche quest’anno con il taglio del nastro per l’edificio dell’ex Centro sociale di via Buonarroti e per l’adiacente Casa dell’acqua: il tutto nella mattinata di sabato 22 marzo.

 

L’edificio ex Cariplo (un tempo adibito a centro sociale per studenti e lavoratori provenienti da altre regioni), di proprietà comunale, ospita 30 appartamenti: 28 sono già stati assegnati mentre i restanti due saranno utilizzati per progetti legati alla disabilità. Gli appartamenti fanno parte del Contratto di Quartiere, il piano di riqualificazione dei quartieri urbani caratterizzati da degrado delle costruzioni e dell’ambiente urbano, finanziato dalla Regione ma che in questo caso è stato necessario integrare con fondi del Comune. Villa Greppi ha, infatti, messo a disposizione circa la metà della somma necessaria a ristrutturare l’edificio. Cinque degli appartamenti già assegnati sono stati riservati ad anziani anche in virtù del futuro avvio del Centro Diurno Integrato (accreditato con ASL e Regione), che sarà aperto all’interno dell’edificio e che potrà ospitare fino a 30 anziani non autosufficienti non facilmente gestibili a domicilio, ma non ancora di entità tale da richiedere il ricovero a tempo pieno. Il Centro entrerà in funzione nei prossimi mesi dopo che sarà stata aperta la gara per aggiudicare la gestione del servizio.

All’interno dell’edificio ex Cariplo sono inoltre stati realizzati degli spazi che saranno assegnati alle associazioni cittadine attraverso un bando pubblico. 

Punto di vista - Per chi ha la memoria corta giova ricordare che l’edifico ex-Cariplo fu al centro di un innovativo progetto di riqualificazione che nei primi anni del 2000 vide partecipi l’amministrazione comunale, le parrocchie cittadine e un operatore del sociale privato. «Le parrocchie cittadine, rappresentate dal Prevosto di Santa Maria Assunta, don Luigi Caldera – si legge su Voce Amica di marzo 2002 - e l'amministrazione comunale hanno convenuto sulle linee guida di un innovativo progetto per la riqualificazione dell'ex Centro Sociale di via Buonarroti … Dal confronto, dall'analisi e dallo studio sull'ex Centro Sociale di via Buonarroti, condiviso per oltre un anno, da amministrazione comunale e parrocchie cittadine, emergono le seguenti linee guida: realizzazione di un centro servizi polifunzionale che renda fruibile le sue strutture agli ospiti e al resto dei cittadini cernuschesi; creazione di una struttura che offra un servizio di ospitalità in monolocali o bilocali in grado di accogliere sia anziani cernuschesi che piccoli nuclei familiari, con tariffe molto p basse del mercato; diversificazione delle tipologie e delle fasce di età degli ospiti al fine di favorire l'incontro e l'integrazione tra le persone, in un ambito di quotidiana normalità; creazione di spazi di vita comunitaria, di proposta ricreativa e culturale, di servizi basilari (chiesa, infermeria, mensa, palestra, biblioteca) aperti a tutti i nostri concittadini; realizzazione di un centro diurno per anziani e presenza di sedi per associazioni di volontariato cernuschesi A completamento dell'iter, il progetto per il nuovo centro sociale sa presentato al consiglio comunale, per la discussione e l'approvazione, prima della fine del mandato dell'attuale amministrazione, e alla Curia di Milano, per quanto di sua competenza, ai fini del rilascio delle necessarie autorizzazioni alla Parrocchia Santa Maria Assunta
Un progetto che però non approdò mai in aula consiliare perché l’amministrazione comunale di allora pochi mesi dopo cambiò idea sull’iniziativa, probabilmente perché il ruolo di garante e non di gestore dell’intervento le andava troppo stretto.
Avendo seguito personalmente quel progetto, ritengo ancora oggi che quella fu una grande occasione mancata per la nostra città. Quando ancora non si parlava di housing sociale quell’iniziativa ne coglieva l’essenza, si apriva alla collaborazione tra pubblico e privato, senza oneri per il Comune, se non la messa a disposizione dell’immobile.   

C.G. 

Cernusco sul Naviglio, 17 marzo 2014  

 

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