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HOME > Cernusco7 > 3 Febbraio 2014

PRESTO UNA NUOVA AUTOAMBULANZA
ALLA CROCE BIANCA

A donarla saranno la BCC Cernusco, la Cooperativa Edificatrice Constantes e la Nuova Cooperativa Agricola Cernuschese. Il nuovo automezzo è in corso di allestimento e nella prossima primavera dovrebbe essere pronto per entrare in servizio.   

 

A distanza di circa dieci anni da un’analoga iniziativa – eravamo allora nel 2003 e in città si svolgeva la Festa provinciale della cooperazione – le tre cooperative cernuschesi hanno rinnovato il loro impegno a favore della comunità cittadina donando alla locale sezione della Croce Bianca una nuova autoambulanza che le permetterà così di rinnovare il parco automezzi e di continuare a prestare, con la riconosciuta competenza e sensibilità, il proprio servizio, in condizioni di efficienza.

La scelta delle citate cooperative fa seguito ad una rinnovata collaborazione avviata nel 2012 – anno internazionale della cooperazione - con l’organizzazione, in ottobre, della Festa della cooperazione cernuschese. D’altra parte i principi di mutualità – che dovrebbero contraddistinguere ogni cooperativa – trovano espressione anche nell’attenzione che queste società, senza scopi di lucro, solitamente pongono al territorio in cui operano.

Le cooperative e la crisi - Diverse indagini svolte in questi ultimi anni hanno rilevato che le cooperative sono quelle che hanno meglio affrontato la crisi economica in corso. “Le imprese cooperative italiane negli anni della crisi sono cresciute a tassi superiori a quelli sia delle imprese di altro tipo che delle istituzioni pubbliche”. Questo il primo dato che emerge dal rapporto di ricerca “La cooperazione italiana negli anni della crisi”, presentato nello scorso gennaio a Roma dal centro di ricerca Euricse e dall’Alleanza delle cooperative italiane.

Al “cooperativismo cristiano, mi sono entusiasmato” -  La cooperazione è guardata con particolare attenzione anche dalla Chiesa. Papa Francesco ne ha parlato nel suo video-messaggio al Terzo Festival della Dottrina sociale della Chiesa (Verona, 21-24 novembre 2013). «Ho incontrato alcuni rappresentanti del mondo delle cooperative – ha detto Papa Bergoglio - e (…) mi ha molto consolato e penso sia una buona notizia per tutti sentire che, per rispondere alla crisi, si è ridotto l’utile, ma si è mantenuto il livello occupazionale. Il lavoro è troppo importante. Lavoro e dignità della persona camminano di pari passo. La solidarietà va applicata anche per garantire il lavoro; la cooperazione rappresenta un elemento importante per assicurare la pluralità di presenze tra i datori del mercato. Oggi essa è oggetto di qualche incomprensione anche a livello europeo, ma ritengo che non considerare attuale questa forma di presenza nel mondo produttivo costituisca un impoverimento che lascia spazio alle omologazioni e non promuove le differenze e l’identità.»

Papa Bergoglio, parlando di cooperazione, ha anche attinto ai suoi ricordi giovanili. «Io ricordo – ero ragazzo – avevo 18 anni: anno 1954, e ho sentito mio padre fare una conferenza sul cooperativismo cristiano e da quel tempo io mi sono entusiasmato con questo, ho visto che quella era la strada. E’ proprio la strada per una uguaglianza, ma non omogeneità, una uguaglianza nelle differenze. Anche economicamente è lenta. Io ricordo ancora quella riflessione del mio papà: va avanti lentamente, ma è sicura.»

 

“Rivestire di novità la continuità” - L’augurio rivolto da Papa Francesco alle cooperative è anche un impegnativo compito per il loro futuro: «Auguro a tutti coloro che sono impegnati e sono attori di riforme cooperativistiche, di tener viva la memoria della loro origine. Le forme cooperative costituite dai cattolici come traduzione della Rerum Novarum testimoniano la forza della fede, che oggi come allora è in grado di ispirare azioni concrete per rispondere ai bisogni della nostra gente. Oggi questo è di estrema attualità e spinge la cooperazione a diventare un soggetto in grado di pensare alle nuove forme di Welfare. Il mio auspicio è che possiate rivestire di novità la continuità.»

Un augurio e un compito anche per le numerose cooperative cernuschesi.

C.G.

 

Cernusco sul Naviglio, 3 febbraio 2014

 

    

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