CernuscoInsieme

Condividi il contenuto di questa pagina con i tuoi amici:

Torna alla pagina precedente

comunità pastorale

voce amica agorà oasi cVillage

piazzetta

dalla città

CernuscoInsieme.it - Il Portale della tua Città

Stai navigando in
HOME > Cernusco7 > 11 Novembre 2013

L’IMMIGRAZIONE
DIVIDE MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

Il capogruppo del PD in consiglio comunale, Maurizio Magistrelli ha presentato una mozione sull’immigrazione, che è stata discussa e votata a conclusione della seduta dello scorso 7 novembre. A favore la maggioranza e Movimento 5 Stelle, contraria la Lega Nord, astenuto il capogruppo del PDL.

 

Il primo ad intervenire nel dibattito – dopo la lettura della mozione, il cui testo è in allegato - è stato il consigliere Angelo Levati (PD). Per il consigliere di maggioranza “il reato di clandestinità è servito solo a riempire le carceri ed è stato occasione di un gran lavoro per le forze di polizia per i respingimenti” non sempre definitivi. La mozione “chiede una revisione complessiva dell’ordinamento in fatto di migrazioni, ordinamento che ha come base la Legge Bossi-Fini che, di fatto, non ha mai fermato gli stranieri ma ha solo creato maggiore dipendenza e sfruttamento del lavoro straniero.” Per Levati “la Bossi-Fini è stata l’occasione per molti nostri concittadini ed anche per le industrie per non rispettare le leggi di collocamento dei lavoratori, perché ne impediva l’attuazione. Infine, fatto non di poco conto, questa situazione ha provocato e incentivato tutta una serie di evasioni fiscali.” L’esponente del Pd ha quindi fornito alcuni dati: “Cernusco ha il 7,2% di presenza straniera, contro il 23% di Pioltello, il 18% di Cologno e il 13% di Milano.”

Per Danilo Radaelli (Sinistra per Cernusco) le “posizioni sull’immigrazione sono viziate dall’ideologia. Occorre invece ascoltare in maniera seria ed approfondita chi lavora a contatto con gli immigrati e da lì partire per elaborare una nuova legislazione in materia.” A parere del consigliere “l’Italia non ha una visione organica del fenomeno immigratorio ma continua a lavorare in condizioni di emergenza”. Ha poi aggiunto che “la sicurezza, che va di pari passo con la dignità delle persone, si raggiunge quando a legiferare sono persone competenti, sensibili e preparate. Le future elezioni europee potranno essere l’occasione perché questo avvenga.”

Per Mauro Aimi (Movimento 5 Stelle) “l’immigrazione non è un problema italiano ma europeo, perché l’Italia è vista dagli immigrati solo come porta verso l’Europa. Dobbiamo fare pressioni verso l’Europa e non solo ascoltare quanto ci dice a proposito di euro e di economia. Essere in Europa è anche una questione politica.”

Cristian Mandelli (Lega Nord), partendo dal testo della mozione, che “sembra dare una visione xenofoba e razzista del nostro Paese”, ha posto alcune domande: “Perché allora tutti gli immigrati cercano di venire in Italia? Perché quando arrivano in Italia buttano via i documenti? Se lo fanno è perché hanno qualcosa da nascondere.” “Certo, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio – ha aggiunto - ma esaminare caso per caso.”

Per Mandelli i problemi non sono creati dalla legge Bossi/Fini ma dalla mancanza di “volontà di applicare questa normativa. La cosa più grave è che questo lassismo, questo buonismo è risaputo da chi scappa da certi Paesi e da quelle persone che ci lucrano sopra.”

“Nessuno, sia chiaro, vuole vedere quello che è accaduto a Lampedusa: il punto è come evitarlo. Io sono convinto che lo si può evitare non con il buonismo, le porte aperte, ma con il rigore, il pugno di ferro.” Ha poi aggiunto che occorre fare accordi con i paesi d’origine degli immigrati per evitare queste tragedie del mare.

“Per chi arriva da sud, l’Italia è la prima porta che si incontra. Solo una minoranza poi rimane in Italia. Dire che tutti arrivano in Italia – per il Sindaco, Eugenio Comincini - è un’inesattezza perché altri Paesi – Francia, Inghilterra, Germania  - hanno una maggiore presenza di immigrati rispetto a noi. Certo quei Paesi hanno affrontato il fenomeno immigrazione e sono riusciti nell’integrazione in condizioni economiche e sociali diverse dalle nostre attuali.”

Per Comincini “la questione non è che dobbiamo accogliere gli immigrati perché siamo buoni, ma perché il nostro Paese responsabilmente, per la sua posizione geografica, deve essere in grado di gestire, non accogliere, la miseria, la disperazione che arriva sulle nostre coste. Quello che dobbiamo esigere dall’Europa, ma anche dal nostro governo, è che siano forniti mezzi, risorse e persone per affrontare questa emergenza. Non è questione di buonismo, ma è condizione di umanità e di diritto internazionale.”

Fabio Colombo (Vivere Cernusco), premesso che “una legge non può esser disumana”, ha quindi  aggiunto che “quando siamo di fronte a situazioni del genere, come l’immigrazione, dobbiamo guardare a noi stessi, alla nostra gente, ma anche ai quei disperati che non hanno scelto di vivere in determinati condizioni in determinati paesi.”

La mozione è stata approvata dai consiglieri di maggioranza, dal Sindaco e dal consigliere del Movimento 5 Stelle (11 voti), contraria la Lega nord, astenuto il capogruppo del Pdl.

C.G.

Punto di vista – Invitiamo alla lettura della Nota di questa settimana.

 

_______________________________________

Mozione
“immigrati morti in mare, da quelle barche che invece di essere una via di speranza sono state una via di morte”

Premessa

Già nei mesi scorsi siamo stati sollecitati dalle autorevoli parole di Papa Francesco da cui abbiamo preso in prestito le parole per intitolare questa mozione che purtroppo risulta essere di concreta ed amara attualità. Anche se è evidente che non è sull’onda delle emozioni che è possibile tradurre concretamente le buone intenzioni in scelte politiche ed amministrative, la cronaca di questi giorni non può lasciare indifferenti le coscienze;

pertanto constatato che

siamo di fronte ad un fenomeno globale, causato anche da ingiustizie che vengono prodotte dal nostro sistema economico, finanziario, produttivo;

sono molte le persone, soprattutto provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente, che fuggono da paesi in guerra, dalla fame, dalle prevaricazioni della libertà personale.

Il nostro paese appare agli occhi di queste persone come “porta d’accesso” per l’Europa e spesso solamente come paese di “transito” e verso altre destinazioni e verso possibili ricongiungimenti, pur nelle difficoltà poste dal cosiddetto “Regolamento di Dublino”.

L’Unione Europea si è dimostrata latitante nel supportare il nostro paese in questo ambito. Il nostro ordinamento prevede tutt’ora il reato di clandestinità senza distinzione alcuna rispetto alla condizione individuale dei richiedenti accoglienza.

Visto

L’articolo 2 della Costituzione della Repubblica italiana che recita: “la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo che nelle formazioni sociali, ove svolge la sua personalità, richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale”.

Il Consiglio Comunale di Cernusco sul Naviglio, tutto ciò constato e visto, chiede:

1.      L’abolizione del reato di clandestinità in quanto condizione personale  non frutto di azioni illecite commesse individualmente o in associazione.

2.      Una revisione complessiva dell’ordinamento che garantisca al contempo un efficace governo del fenomeno migratorio che – proprio in ragione del grave rischio di compromissione della dignità personale – necessità dell’organizzata presenza dello Stato e la relazione costante con le organizzazioni umanitarie, volontaristiche e non profit che con esso collaborano, in accordo con la normativa internazionale sulla protezione e il diritto d’asilo.

Impegna altresì l’Amministrazione Comunale

a rappresentare quanto sopra espresso nelle opportune sedi istituzionali ed a fornire il necessario riscontro al Consiglio stesso.

 

 

 

Sito continuativamente attivo dal 1 gennaio '01    Best View:  800x600  IE 6