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La “quadra” di Monti dell’ICI-IMU sugli immobili della Chiesa: e da noi?

 

Tutti d’accordo? Tutto bene? Finalmente … dopo l’avvenuto chiarimento nazionale. Forse …

Pongo interrogativi perché, a mio avviso, NON si può NON tenere conto di esaminare la situazione anche localmente, essendo in gioco la destinazione urbanistica che il PGT prevede – con retini e disposizioni precisi – su immobili, aree e terreni della Chiesa destinati a “pubblico interesse”.

Un conto è la “zonizzazione” generale o particolare che prevede lo strumento urbanistico e di programmazione; un altro conto è la “destinazione funzionale” degli immobili “compatibili” con la destinazione di zona in parallelo alle cosiddette “prevalenze d’uso” che pare l’elemento determinante per l’esatta applicazione della tassa. Forse siamo di fronte a un possibile “conflitto”.

Sollevo l’interrogativo perché, se la destinazione di zona prevista dal PGT per questi immobili è ricompresa fra gli standards - dotazioni pubbliche, occorre fare un’attenta riflessione sull’applicabilità della tassa e discernere chiaramente con provvedimenti formali inappuntabili. Si dovrà quindi analizzare - caso per caso sul PGT – se queste attrezzature della Chiesa cernuschese sono considerate e classificate, come io sostengo, “urbanizzazioni secondarie” concorrenti al computo del monte complessivo delle aree “pubbliche o di uso pubblico”.

E’  anche su questi “numeri” che si basa la convinzione che Cernusco, sarebbe - ma solo da poco tempo a questa parte - la “perla” della Martesana con tanti standars di qualità dove si “vive meglio”. Conseguentemente, ragionevolezza, buon senso, obbiettività senza paraocchi o peggio,  anticlericalismi viscerali, dovrebbero determinare che su queste aree-immobili NON si deve pagare l’ICI-IMU.

Troppo comodo e contraddittorio sarebbe il contrario se, da un lato, a queste “attrezzature” venisse imposto il pagamento dell’ICI-IMU pur essendo le stesse computate come “pubbliche” dal medesimo Ente Comune: due posizioni in antitesi.

Aggiungo che – per legge – essendo la Chiesa l’Ente istituzionalmente competente per la realizzazione delle opere di urbanizzazione destinate al culto  assieme a quelle educative e pastorali sempre facenti parte degli standards, mi chiedo qual è la fine che fanno gl’introiti urbanizzativi – in pro quota – incassati dal Comune per tali attrezzature in quanto componenti il quadro tecnico-economico a supporto del calcolo dei costi urbanizzativi, tralasciando per ora la legittimità di richiedere gli oneri di costruzione (costi e urbanizzazioni) sulle dotazioni urbanistiche “pubbliche o di uso pubblico”.

Credo che questi miei quesiti rimarranno senza risposte o, se arriveranno, sarà per dire “che la Chiesa già riceve l’otto per mille”, dimenticando che questo è un “compenso” completamente diverso.

La mia è una posizione personale, non rivendicativa, sperando che il quesito NON diventi oggetto di malversazioni ideologiche elettorali.

 

Sergio Pozzi

Cernusco, 7 marzo 2012


 

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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