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MANUALI E ZERO ASSOLUTO


 

Le critiche all’operato ad un uomo pubblico, fanno parte elle regole della democrazia, almeno fin quando c’è. In più, Frigerio è incapace di cogliere la distinzione fra peccato e peccatore e risponde come sua abitudine. Ma visto che solo ora reagisce, vuol dire che i precedenti non erano chiarissimi; avrei potuto accorciare e mi scuso con tutti gli altri. Per evitare futuri malintesi consiglio, durante la sua discesa dall’Olimpo, la lettura di quattro bigini. Non è roba mia. Trattano di POLITICA-AMMINISTRATIVA.

 

1) Manuale del “COMUNE SENSO DEL PUDORE URBANISTICO”. Autore sconosciuto. Molto difficile trovarlo, anche nelle librerie specializzate e, ovviamente nemmeno sul web. Non è preciso in fatto di norme, determinazioni e nemmeno in disposizioni, commi e articoli. E’ destinato agli Amministratori Pubblici in specie ai Sindaci. Il primo capitolo s’intitola “COME  POLITICAMENTE FARLA FRANCA FACENDO SPARIRE UN PRG”. Circola la voce che, all’inizio, era osteggiato dall’editore perché troppo fantasioso. Poi, davanti all’unico esempio italiano è stato stampato. L’altro capitolo, “COME NON PAGARE DAZIO POLITICO PER UN PRG INDEGNO”, invece sta avendo molto successo. 

 

2) Manuale del “BON TON AMMINISTRATIVO” di Autore sconosciuto. Purtroppo impossibile trovarlo perché è esaurito da molto, troppo tempo. Si prevede una nuova ristampa e forse sarà disponibile sul web. E’ destinato agli Amministratori che ai quesiti dei cittadini sui loro atti pubblici, menano il can per l’aia (vedi premessa).  

 

3) Manuale delle “DIFFERENZE FRA PUBBLICO E PRIVATO”. Autore il Garante. E’ destinato agli Amministratori pubblici che infrangono la più elementare regola della “privacy” in specie sui rapporti sindacali con ex Dipendenti. E’ utile per chi pur avendo percorso tutti i ruoli: elettivi, istituzionali, direttivi, fino a dirigere la Pubblica Amministrazione, ha confusione in testa. Se non altro per ricordare chi ha avuto inquadramenti mansioni e responsabilità contrattuali ben precise e documentate.

 

4) Manuale delle “COMMISSIONI COMUNALI INQUISITORIE”. Autore scomparso. Pare che un Sindaco qualche anno fa, abbia voluto sottoporre parte della classe politica della zona e qualche dipendente “preso a caso”, ad audizioni riservate e a particolari processi sommari. Al cospetto del Presidente di quella commissione, il Napoleone di via Freguglia era un novellino: provare per credere. Naturalmente “nulla di personale”. Forse un segno forte trasversale per far capire a tutti il nuovo corso e mettere subito le cose in chiaro su chi comanda. Barletta (chi era costui?) allora noto come “trem-cua” ora invece della serie “mi ha commosso”, consenziente. Sulla pagina di copertina, mano anonima ha scritto: “che pena”.

 

Ma a Frigerio debbo tre pubblici ringraziamenti.

·        Il primo, di cui mai avrei pensato di farmene vanto ma me ne da destro, attiene il trasferimento mascherato da “causa di lavoro”. Il segno trasversale si rinnova. Semmai ne avessi avuto incarico, sono orgoglioso di essere stato segato “prima” e di non aver partecipato “poi”, nemmeno lontanamente e neanche con una virgola al suoi progetti DESAPARECIDO-INDEGNO.

·        Il secondo per via delle royalties per i manuali di urbanistica: non lo sapevo. Vuoi vedere che qualcuno, ancora una volta, mi ha scippato un’ opera prima? Che ci sia la possibilità di un bis favorevole dopo il recente ufficiale riconoscimento (sempre da via Freguglia) del libro sulle “Santele” che un famoso editore d’arte paesano voleva tutto per sé?

·        Il terzo è chiuso nella “privacy” del mio cuore. Sono ricordi dei colleghi di allora, del Dirigente e dell’Assessore-speed che, di nascosto da Lui, chiedeva qualche consiglio su cosa fare. Era l’inizio della nuova era.

 

Ci sarebbero altre “cose personali” celate dietro dinieghi per peseudo cavilli regolamentari o malcelate questioni zonizzative “punitive” tali da non permettere neanche di poter chiuder un portico in zona ben precisa e unica del paese. Guarda caso in tutti e due i PRG. Ma ai Cernuschesi frega ovviamente poco.

 

Bertold Brecht fa dire a Galileo Galilei. “Fortunato quel paese che non ha bisogno di eroi”. Fortunata Cernusco, perché grazie all’eroicità dei propri abitanti riesce a superare anche lo ZERO ASSOLUTO dei due PRG.

 

Tranquillo Frigerio è tutta farina del mio sacco, anche se non sono geometra. Farina indipendente e libera nei giudizi, con ovvie idee simpatie e debolezze come tutti gli uomini. Lasci stare le braghette, cadregott e cugiarott con cui tutti noi giocavamo da piccoli, con esiti diversi. In certe cose basta buon senso ed è per questo che da parte mia è stop su questa storia. Non certo nella mia memoria.

 

Ho solo una preoccupazione: mi spiacerebbe un sacco che dopo certi eventi, a questa città sia ripristinato d’ufficio il vecchio toponimo: Cernusco Asinario. Che direbbe la Padania ? 

 

 

Sergio Pozzi

CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato

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