Almeno “eticamente rilevante”?
di Sergio Pozzi
Parafrasando il più noto e contingente “non penalmente rilevante” su incontri
d’affari, o presunti tali, e
facendo finta che non siano intervenute leggi urgenti per cassare le cosiddette,
o presunte tali, collusioni
pregresse dei massimi nocchieri, volando basso sul panorama locale, vien da
pensare:
1) Se è “eticamente rilevante” – certamente non altro - che taluni
immobiliaristi paesani si concedano il
vezzo di vendere, non come semplice opzione, intieri piani di fabbricati senza
la preventiva
autorizzazione edilizia, evidentemente già promessa da future varianti
urbanistiche. Tralascio la frattura
del rapporto fiduciario fra le parti che ingenerano attese, esborsi e
arrabbiature per non dire altro, dato
che sono in gioco obbligazioni e capitali mica da ridere. Ha fatto bene chi ha
alzato la voce ed ha reietto
il “compromesso” visto il fermo di cantiere! Chi “glielo fa fare” a questi
imprenditori di assumersi rischi
assurdi non avendone alcuna necessità? Non saranno mica morti di fame? Forse lo
si spiega con la
presunzione di poter fare, oltre alle promesse d’ottenere, comunque e sempre
quello che si vuole.
2) Se è “eticamente rilevante” – certamente non altro – che a fronte della legge
nazionale 2 agosto 2004, n.
210 e successive modifiche che obbliga i costruttori alle garanzie fidejussorie
per parare possibili crack
e salvaguardare i sudati capitali di chi compra casa, nessuno sa niente – o si
fa finta di non saperlo. Se lo
chiedi cortesemente nella trattativa, susciti irritazione e reazione del tipo “o
giochi con noi o quella è la
porta” come se fossimo su un campo di calcio e nonostante che, in quel momento,
ti vendano
“paccottiglia”anche se tu ancora non lo puoi proprio immaginare! Capito? Così
come – e qui sta il bello
– nessuno controlla se la suddetta legge è applicata e rispettata. A chi tocca
il compito? Qualcuno lo sa?
S’immiserisce e si vanifica del tutto una delle poche disposizioni intelligenti,
visto quel che può capitare
per gl’irrimediabili fallimenti immobiliari che gettano nella disperazione un
sacco di gente.
3) Se è “eticamente rilevante” – certamente non altro – che le Banche, così
stitiche nell’elargire fondi e
prestiti per le necessità individuali per la casa ed oltremodo esose nel
riscuotere i corrispettivi dei servizi
d’istituto, non sappiano – o fanno finta di non saperlo - che pre-finanziamenti
e finanziamenti
largamente e facilmente concessi ai costruttori, sono dimensionati e poi
impiegati anche sulle parti di
fabbricato non autorizzate (!) e sulle quali il costruttore – anche qui –
esercita la cresta degli interessi nel
periodo del ritardo costruttivo per sua responsabilità! E se ci fossero scadenze
e attese improcrastinabili
da parte dell’acquirente del nuovo alloggio, si dovrebbe far causa?
4) Se è “eticamente rilevante” – certamente non altro – che tutti, sì proprio
tutti ed in particolare gli addetti
(tralasciando “baby face” l’Agente immobiliare che fa il suo mestiere..) e cioè
Progettisti Tecnici
Dirigenti Amministratori Consiglieri Comunali e Politici, siano a conoscenza –
prima o dopo non
importa - di questi fatti senza che non si faccia niente, nemmeno lanciare un
sacrosanto stop diriflessione e monito? Dopo oltre un anno d’attesa della “sanatoria” urbanistica,
da queste persone ci si
attenderebbe di più e non semplicemente affermare che l’approvazione tutoria è
“atto dovuto” come se il
“merito” non ci fosse o fosse sempre di altri. Ci mancherebbe altro: oltre al
danno si rischiava la beffa?
Una bella “sculacciata” o “ramanzina” non si poteva dare in parallelo
all’approvazione del
provvedimento giusto per non arrecare danno ulteriore agli “sprovveduti-ingenui”
promessi acquirenti?
5) Se è “eticamente rilevante” – certamente non altro – che i nostri figli, per
via di una singolarissima e
originale programmazione urbanistica locale, siano costretti a migrare verso
Masate o da quelle parti
(ma forse è meglio così visto quel che capita qui) mentre a Cernusco nonostante
tanti troppi cantieri arrivano immigrati “che possono”. Ma da quelle parti, le
case costano la metà! Sradicarsi dal luogo
d’origine per necessità è tremendo, così come sarà difficile radicarsi nel
nuovo. Qualcuno ci pensa? Che
gl’inaccettabili plusvalori degli alloggi cernuschesi siano correlati anche alle
pesanti messinscene tipo
quella descritta?
Quando, a Cernusco, si stabilirà anche per iscritto, un patto “eticamente
rilevante” tipo “Gentleman’s
Agreement” del settore che tuteli anche il compratore visto che ora, pur con
“nulla di rilevante” si
perpetuano certi “vizietti”? Una border-line sottile ma da tracciare per
difendersi dagli intoccabili. Etica vera.
Etica concreta. Etica per la gente. Non quella cavalcata da taluni, magari
riempiendosi la bocca, nei convegni
o incontri - peraltro del tutto meritori - che trattano dell’impegno sociale e
politico. Basteranno le scuse mai
arrivate?
Cernusco, 17 gennaio 2006, giorno di Sant’Antonio Abate.
CernuscoInsieme non si assume nessuna responsabilità legata al presente comunicato